
(Rinnovabili.it)
– Lo Sblocca Italia disegna un’Italia che sembra un colabrodo. Con
questa affermazione prende il via il discorso di
Gianni Girotto, che definisce il Decreto un
“Trivella Italia” dai risvolti spaventosi.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle
nella Commissione Industria e Commercio del Senato mette in guardia
circa il provvedimento sottolineando come, nonostante il Premier Renzi
faccia riferimento solamente alla Sicilia alla Basilicata, in verità il
provvedimento riguardi tutto il paese come riportato nella
mappa che evidenzia la situazione di tutte le regioni.
“Durante la presentazione del
decreto Sblocca Italia infatti il Governo ha specificato che il
provvedimento era necessario per sbloccare le attività estrattive di
idrocarburi. In realtà, osservando la mappa diffusa dagli uffici del
Ministero per lo Sviluppo Economico si vede che tutta l’Italia è
interessata!”.
A discapito della salute quindi la
nostra penisola potrebbe presto essere interessata da una fiorente
attività estrattiva di idrocarburi, andando a danneggiare anche il
turismo e l’agricoltura “che mal si conciliano con l’estrazione petrolifera e di altri idrocarburi” continua il rappresentante del M5S Senato.
“Le regioni più interessate oltre a Sicilia e Basilicata saranno Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio, Calabria“ spiega Girotto sottolineando l’importanza di avvisare “i
cittadini ed i comitati locali che con lo Sblocca Italia si
sostituiscono le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione con
una concessione unica che riveste il carattere di interesse strategico
della durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente.
Semplificando le procedure e allungando i tempi per il quale è possibile
esercitare l’attività estrattiva sul territorio perfino con proroghe
che potrebbero arrivare fino a 50 anni” ha proseguito Girotto.
Tra le modifiche anche l’assegnazione
del potere autorizzativo al Ministero dell’Ambiente e enon più alle
Regioni, che saranno chiamate a consegnare al Dicastero tutti i
documenti e le istruttorie in corso.
“E’ un duro colpo di mano contro le amministrazioni territoriali e
locali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e
compromettere lo sviluppo dell’economie locali del settore agricolo e
turistico, fortemente legate alla valorizzazione e alla tutela della
bellezza del territorio e del paesaggio” continua il capogruppo a 5
stelle nella Commissione ricordando l’importanza, per il futuro
dell’Italia e dell’intero pianeta, di affidarsi a obiettivi vincolanti
al 2030 che conducano alla progressiva
riduzione delle emissioni inquinanti, all’aumento del
risparmio energetico e alla crescita della
produzione di energia ottenuta da fonti rinnovabili ottenendo così anche vantaggi economici e nuovi posti di lavoro nel settore.
“Occorre proporre un nuovo modello
di sviluppo industriale ed ecologico, come stanno facendo Germania,
Danimarca e gli altri Paesi europei, che dalle politiche filo-fossili
del governo Renzi conseguiranno esclusivamente un ulteriore vantaggio
tecnologico ed economico” ha concluso Girotto.
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