Bulgaria cavallo di Troia?
Il paese fa parte della Ue ma la sua popolazione é ancora fortemente filorussa, e dopo il 5 ottobre il nuovo governo dovrà decidere presto sui lavori del gasdotto "South Stream "
Canzoni pro-russe, bandiere rosse che sventolavano in piazza assieme a centinaia di ritratti di Vladimir Putin : questo è successo pochi giorni fa in un paese che é membro dell'Unione Europea, la Bulgaria, dove il 5 ottobre prossimo si rinnova il Parlamento statale.
Il partito filo-russo ha attirato al suo raduno annuale ai bordi del lago di Koprinka, nella Bulgaria centrale più di 7.000 persone e l''incontro é stato seguito con attenzione da diversi altri partiti.
L'Unione Europea è il principale donatore della Bulgaria, che fa parte anche della NATO, m a il cuore di molti bulgari guarda a Oriente.
Il 40% i cittadini si oppongono alle sanzioni imposte alla Russia dall'Occidente per la sua politica in Ucraina, contro appena un 13% che le approva, secondo uno studio dall'istituto "Mediana". In un messaggio letto letto al raduno sul lago, l'ambasciatore russo
Yuri Isakov ha accolto con piacere la riunione , che a suo parere dimostra quanto la Russia sia "radicata nel cuore dei bulgari, nonostante le mutate circostanze".
"I nostri due paesi condividono linguaggi simili, l'alfabeto cirillico ed il cristianesimo ortodosso, e sotto la dittatura comunista la Bulgaria era considerato il più fedele alleato di Mosca, per questo i tentativi dell'Occidente di opporsi alla vicinanza fra le nostre nazioni sono destinati al fallimento", dice
Danail Dimitrov, 38, un militante del partito partito filo-russo, che é professore di storia e dunque ricorda subito la guerra russo-turca del 1877-1878, grazie alla quale si conclusero cinque secoli di dominio ottomano in Bulgaria.
Dopo un quarto di secolo di democrazia, la nostalgia del grande "fratello" di é fatta ancora più forte in molti bulgari, visto che la piccola nazione balcanica di 7,4 milioni di abitanti resta il paese più povero dell'Unione europea. Alla vigilia delle elezioni anticipate, la tensione tra l'UE e la Russia rappresenta una speranza per il partito ultranazionalista "Ataka": al lago Koprinka il suo capo Siderov ha promesso di
fare di tutto per evitare che la Bulgaria diventi un "poligono di tiro" contro la Russia. Per quanto riguarda i socialisti, che hanno sostenuto il governo "tecnocratico" caduto nel mese di luglio, anche alcuni dei loro esponenti erano presenti alla festa filo-russa.
" Ataka" sostiene in modo più sfumato un "approccio equilibrato tra Oriente e Occidente che difenda gli interessi nazionali". Il modello dell'ex primo ministro Boyko Borisov (2009-2013), del qiale i sondaggi prevedono un ritorno al potere, in realtà sempra essere più la Germania, che lui ha detto di considerare"il modello più appropriato di gestione" per la Bulgaria, L' "Unità riformatrice" (anticomunista e di destra), un potenziale futuro alleato Borissov, si spinge oltre proponendo la rimozione del monumento dell'esercito sovietico a Sofia , cosa che darebbe un "segno di appartenenza all'Europa."
A giudizio degli analisti, il prossimo governo sarà impegnato come i suoi predecessori a dimostrare la lealtà sia verso l'Unione europea che per la "casa Russia". "La Bulgaria è uno stato paradossale," riassume Ognian Mintchev del Centro per gli studi Internazionali di Sofia: "Appartiene alla NATO e l'UE, ma Mosca ha il controllo completo delle fonti di energia, e l'oligarchia bulgara difende gli interessi economici e strategici russi. Sinistra e destra si trovano d'accordo nel voler realizzare il progetto del gasdotto russo-italiano "South Stream" bypassando l'Ucraina, che sta causando tanti problemi al gigante dell'energia "Gazprom".
L'inizio della costruzione del tratto bulgaro delle condotte è stato fermato in extremis prima dell'estate, dopo le proteste da Bruxelles e Washington ma il progetto è ben lungi dall'essere abbandonato. Borissov assicura che se ci sarà un accordo europeo, la costruzione potrebbe iniziare in autunno anche se la posizione bulgara di equidistanza provoca sospetti in Europa.
Nella scorsa primavera, la rivista "Der Spiegel " ha citato fonti interne ai servizi segreti tedeschi per affermareche Berlino e altre capitali temono che Mosca sfrutti la sua influenza in Bulgaria per "dividere il blocco dei 28 ", anche se su questo i paesi membri appaiono tutt'altro che compatti,
"Il mio paese viene visto come un cavallo Troia russo all'interno dell'UE ", ammette il politologo
Daniel Smilov, secondo il quale" il prossimo governo dovrà superare un grave prova di buona reputazione. "
http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=74546&typeb=0&Loid=226&Bulgaria-cavallo-di-Troia-