Visco dice sì alla bad bank. Bankitalia alza stime crescita e prepara 130 mld per il QE
Titta Ferraro Lun, 09/02/2015
E' arrivato l'avallo del
governatore di Bankitalia, Ignazio Visco,
al varo di una bad bank anche in Italia dove far confluire i crediti in
sofferenza. Il numero uno di via Nazionale ha definito "cruciale"
l'istituzione di una bad bank per togliere alle banche la zavorra delle
sofferenze e liberare risorse per finanziare imprese e famiglie.
La bad bank, già praticata in paesi europei quali Spagna, Irlanda e Slovenia, dovrebbe permettere di liberare risorse incagliate nei bilanci delle banche favorendo il rilancio della crescita. A fine novembre risultavano pari a 181 miliardi di euro i crediti in sofferenza.
Visco ha precisato che servirà il pieno coinvolgimento delle banche nei
costi dell'operazione "e un'adeguata remunerazione del sostegno
pubblico".
Ok anche a riforma delle banche popolari Dal
palco dell'AssiomForex il governatore di Bankitalia ha dato pieno
assenso anche alla riforma delle popolari che a suo avviso "risponde a
esigenze da tempo segnalate".
Bankitalia metterà sul piatto 130 mld per QE
Non sono mancati riferimenti all'azione della Bce, che il prossimo
mese darà il via al piano di quantitative easing da 60 miliardi di euro
al mese. Dovrebbe aggirarsi a circa 130 miliardi di euro gli acquisti di
titoli di stato italiani da parte della banca d'Italia nell'ambito del
programma Bce. Gli interventi delle banche centrali nazionali saranno commisurati alle rispettive quote del capitale della Bce.
Riviste al rialzo le stime di crescita Revisione
al rialzo delle stime di crescita da parte di Bankitalia. Ignazio
Visco, ha annunciato sabato che le previsioni per quest'anno e il
prossimo sono state riviste al rialzo in virtù dell'effetto positivo
sull'economia italiana del programma di quantitative easing della bce,
al via il prossimo mese. le nuove stime vedono il pil 2015 a +0,5% rispetto al +0,4% indicato lo scorso mese e a +1,5% nel 2016 (dal
+1,2% precedente). "Le ulteriori variazioni dei tassi di interesse e
del cambio derivanti dalle nuove misure della Bce potranno portare a una
più elevata crescita del Pil, al momento valutabile al di sopra dello
0,5% quest'anno e dell'1,5% il prossimo", ha rimarcato Visco nel corso
del suo intervento al convegno dell'AssiomForex.
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