Crisi Grecia, ora il rischio è il ritorno alla dracma
Se venerdì non si raggiungerà l'accordo a Bruxelles tra governo
greco e eurogruppo la Bce non potrà che chiudere i rubinetti del
finanziamento di emergenza (Ela) che oggi tiene in piedi le banche
greche con una riserva di 65 miliardi di euro, dopo che sono stati
bloccati i bond greci come collaterali da portare a Francoforte. Questi
gli scenari possibili di un fallimento
1. Grecia, se si esce dall’euro e si torna a nuova dracma
Per evitare l'insolvenza, e con essa un crollo di tutto il sistema
bancario greco, l'unica opzione rimarrebbe per il governo greco lasciare
l'euro ed introdurre una nuova valuta - una dracma nuova di zecca. Con
la banca centrale greca che, riconquistata la sua indipendenza
monetaria, potrà tornare a fornire alle banche commerciali la liquidità
necessaria. E nel corso di un terribile periodo di transizione, la banca
centrale potrebbe anche finanziare lo Stato greco, accettando nuove
emissioni dei titoli di Stato come garanzia mentre oggi non può
accettarne più di 15 miliardi di euro all'anno. Tutto questo sicuramente
minerebbe la fiducia, già limitata, nella nuova valuta, che si
tradurrebbe in una forte svalutazione della nuova dracma rispetto
all'euro, forse del 50%.
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-02-17/crisi-grecia-ora-rischio-e-ritorno-dracma-nuova-dracma-112935.shtml?uuid=AB8j63vC
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