CHARLIE HEBDO: VICEPRESIDENTE IRAN AD ASSISI, DA CONDANNARE VIOLENZA FISICA E VERBALE
SAN FRANCESCO E LE DONNE, L'APPROFONDIMENTO DI TG1 DIALOGO

Malaverdi ha riferito di aver parlato con il Papa ''delle questioni della famiglia e delle sfide che la famiglia deve affrontare a livello globale per trovare la soluzione, e delle strategie per fermare lo sfaldamento a livello familiare, cellula della societa'. Con il Papa - ha aggiunto - abbiamo parlato della collaborazione tra fedi attraverso le guide religiose per affrontare queste sfide che la famiglia ha oggi davanti''.
Cosa pensa di San Francesco?
Ho studiato la figura di San Francesco e so qualcosa sulla sua condotta di vita. So che Papa Francesco ha scelto questo nome per la peculiarità della sua vita e della condotta del Santo. Questo è il motivo del mio viaggio e della mia visita a questo mausoleo. Non vedo l'ora di poter visitare la Basilica.
Cosa vi siete detti con Papa Francesco?
E' stato un momento e una opportunità per parlare delle relazioni bilaterali della Santa Sede e l'Iran. Relazioni a livello multilaterale, a livello regionale internazionale ed è stato proficuo. Io ero portatrice dei saluti calorosi da parte del Presidente Rohani. Abbiamo apprezzato le nostre posizioni riguardo all'estremismo nel mondo e sulla violenza e abbiamo parlato delle soluzioni per i focolai di crisi che avvengono nel mondo.
Si è parlato della persecuzione dei cristiani?
Ho espresso la posizione del popolo iraniano, delle guide iraniane, del governo iraniano riguardo la violenza e il estremismo e ho informato il Papa che è da condannare senza mezzi termini. Ciò che noi abbiamo fatto sempre. Non c'è nel nostro pensiero e nelle posizioni nostre né estremismo, né fondamentalismo nel nome della nostra religione. Anche il Santo Padre la pensa così.
E' da condannare senza mezzi termini ogni violenza, guerra e estremismo perché vengono subiti soprattutto le donne e i minori. Bisogna condannare questi atti di violenza. Abbiamo parlato degli ultimi avvenimenti a cui abbiamo assistito riguardo alla violenza al giornale francese, Charlie Hebdo. Noi condanniamo sia chi in nome della religione mette in atto la violenza e chi abusando della libertà si permette di offendere le credenze e fede altrui. Quindi entrambe le cose devono essere condannate fermamente, sia violenza verbale che fisica. Poi abbiamo parlato, su invito da parte del Nobile Pontificio Consiglio della Famiglia, delle questioni della famiglia e le sfide che deve affrontare a livello globale per trovare la soluzione e le strategie per fermare lo sfaldamento a livello famigliare, cellula della società. Poi abbiamo parlato della collaborazione tra fedi attraverso le guide religiose per fermare queste sfide che oggi la famiglia ha davanti.
Redazione online
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