la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
giovedì 30 aprile 2015
Giochi e Scommesse niente sconti ci devono 500 milioni di euro
Legge di stabilità, Pucci (As.tro): Su tassa 500 mln aspettiamo proposte credibili
“La nostra è una soluzione giusta, abbiamo fatto gli interessi del mandato preso”
di rog- 29 aprile 2015
“Aspettavo di vedere una proposta da parte delle altre
associazioni, invece la nostra è stata l’unica proposta sul tavolo.
Paghiamo il giusto e ci sembra una divisione equa”. Così al VELINO il
presidente di As.tro, Assotrattenimento, Massimiliano Pucci, dopo
l’incontro di oggi con il sottosegretario all’Economia con delega ai
giochi Pierpaolo Baretta, in cui la filiera ha discusso del pagamento
della tassa di 500 milioni decisa dalla legge di Stabilità per il
settore dell’automatico, di cui la prima rata da 200 milioni dovrà
essere versata domani. “ Abbiamo fatto gli interessi del mandato che
abbiamo preso – continua Pucci replicando al presidente di Sapar Curcio
-. Siamo passati dal 3 a minimo il 30 per cento. Noi non promettiamo la
luna ma una soluzione giusta. Il resto è aria fritta. La nostra è stata
l’unica proposta, visto che quella di Acadi e Sapar è stata bocciata. Ed
è una proposta per i gestori che hanno a cuore il futuro della loro
azienda”. Sulla possibilità che la filiera possa ancora raggiungere nei
prossimi giorni un’intesa Pucci sottolinea: “Aspettiamo le proposte
degli altri. Siamo disponibili a rimetterci intorno a un tavolo a patto
che le proposte siano credibili e fattibili. Quelle che ho visto fino a
oggi erano promesse poco realizzabili. Chi si lamenta dovrebbe fare una
proposta ma non dobbiamo dare l’impressione che qualcuno possa prendere
delle scorciatoie”.
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