L’intervista. Buttafuoco: “L’Islam fa paura perché è la religione che ravviva la Tradizione”
Pubblicato il 7 agosto 2015 da Irib
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Esteri Le interviste

Pietrangelo Buttafuoco
Pierangelo Buttafuoco,
Giorgia Meloni, giornalista e ex ministro e deputata, interviene nei
quotidiani italiani per dichiarare il suo disappunto su una sua
eventuale candidatura per il governatorato di Sicilia. Il motivo
principale sembra un sentimento quasi nazionalistico in difesa
dell’identità non islamica della Sicilia. Ci dica quanto e’ fondata la notizia, se e’ vera, ci dica se lei accetterà o meno questa proposta?
La notizia è fondata, è vera, gli uomini
di Matteo Salvini, il leader della Lega Nord, hanno lanciato l’idea di
una mia candidatura per l’elezione alla presidenza della Regione
siciliana. Lo stesso Salvini, pur essendo il capo di una formazione
politica da sempre ostile alle politiche di immigrazione dove poi è
facile cadere nell’islamofobia, ha sempre dimostrato affetto e anche
amicizia nei miei confronti. Quando lo scorso anno mi sono impegnato
contro il disastro politico siciliano e ho lanciato la mia campagna per
la cancellazione dell’autonomia e lo statuto speciale dell’isola – un
territorio assai delicato per gli equilibri geopolitici – tra i leader
nazionali Salvini è stato l’unico a esprimersi e a dare, pur essendo lui
un autonomista, il suo appoggio a questa battaglia. Una cosa è
l’autonomia dove funziona, un’altra in Sicilia dove tutto si sfascia.
Molte realtà politiche della Lega Nord, quali Terra Insubre o il sito
internet Il Talebano, sono partecipi di molte mie prese di posizioni
pubbliche nel dibattito culturale e politico. Detto ciò io non accetterò
la proposta di candidarmi perché non è nelle mie capacità. Io faccio
politica, certo, ma con i miei libri e con i miei articoli.
Cosa risponde a chi sostiene che
scegliere un governatore islamico, naturalmente italiano di pure
origini siciliane, conoscitore della cultura e della storia della sua
terra, come lo è Pietrangelo Buttafuoco, può essere dannoso e
addirittura pericoloso per la Sicilia e per l’Italia?
Non c’è da perdere tempo con queste
obiezioni. E nella ridicola presa di posizione della esponente di destra
non c’è neanche islamofobia, piuttosto ignoranza. La signora ha
semplicemente preso il pretesto per non farsi rubare troppi consensi da
Salvini e ha creduto che davvero fossi interessato a questa operazione
politica per mettersi di traverso. La Sicilia, poi, per chi non lo
sapesse è il perfetto contravveleno nella guerra al fanatismo e al
terrorismo. Sia esso islamofobo, sia islamico-fondamentalista. La mia
terra, coi suoi poeti, col suo orizzonte sociale e culturale, già nel
suo stesso dna universale, rappresenta alla perfezione la profezia di
Goethe: il futuro dell’Europa sarà quello di un Islam addolcito nelle
acque del Mediterraneo.
L’Isis, il pericolo e il nemico
numero uno dell’Occidente? Come si spiega il fatto che circa l’ottanta
per cento delle vittime delle barbarie e atrocità firmate dal Cosiddetto
Califfato dello Stato Islamico, sono i musulmani e in particolare gli
sciiti?
Me lo spiego nella semplicità
dell’evidenza. Il potere domina col caos e il caos trova nell’Isis il
suo più servizievole agente. Sarebbe più che facile estirpare la peste
del terrorismo ma è assai comodo per lo status quo che il cosiddetto
Califfato semini morte e distruzione tra i musulmani e nel mondo, e poi,
faccia passare un’equazione tutta mentale e perciò pericolosa: Islam
uguale terrorismo.
L’islamofobia si diffonde
velocemente pur assumendo nuove sfaccettature, suscitando nuovi effetti e
reazioni e percorrendo nuovi terreni. A chi conviene far credere che il
nemico principale da combattere e abbattere in Occidente e’ l’ Islam?
Perché l’Islam fa paura?
L’Islam fa paura perché è la religione
che ravviva la Tradizione. Fa paura perché porta in Occidente i valori
del Sacro. Come spiega Franco Cardini, uno dei massimi storici europei,
se solo i cristiani conoscessero più intimamente il Cristianesimo non
potrebbero che amare l’Islam. E così, viceversa. Sono stato recentemente
in Russia e ne sono tornato favorevolmente colpito della integrità
spirituale di quel popolo, votato interamente alla religione della
Tradizione e incardinato nel Sacro al punto tale di fare altrettanta
paura quanto ne fa l’Islam. Ed è significativo scoprire, con
l’islamofobia, quale sia la seconda gamba della sovversione: la
russofobia. Chi vuole il mondo ridotto a una sola dimensione odia tutti i
colori del cielo. Tutti i raggi delle religioni della Tradizione che
fanno a gara per arrivare alla stessa luce, l’unico Dio di tutti.
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