L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 7 agosto 2015

Napolitano interviene e ricatta il Presidente del Senato, non perde il vizio

07/08/2015 09:48

Napolitano? 'Dovrebbe fare come Ratzinger: tacere'

Re Giorgio non smette di intervenire, pro Renzi. E la leghista Saltamartini gli ricorda che da ex...

Napolitano? 'Dovrebbe fare come Ratzinger: tacere'

Oramai non passa giorno senza un suo intervento da ex presidente della Repubblica. O da presidente emerito. Poco cambia, a parte la ‘sostanza’ – più quantitativa che altro – di un continuo interventismo da parte di Giorgio Napolitano. 
L’ultima sortita è quella di una lettera inviata al Corriere della Sera, il giornale orfano dell’anti-renziano direttore Ferruccio De Bortoli, per cercare di dettare la linea renziana (magari anche allo stesso Corrierone, chissà) sulle riforme. “Non si può più tornare indietro – fa sapere Napolitano - La discussione sul progetto di riforma costituzionale ha appena superato un passaggio decisivo. La senatrice Finocchiaro ha nella sua replica raccolto i temi e le posizioni che hanno avuto modo di esprimersi in Commissione nel corso di molte settimane in luglio ed agosto”. E via di questo passo, con un linguaggio più o meno (ma soprattutto più) contorto.
Un presenzialismo da ex, quello di Napolitano, che sta suscitando le critiche di quell’opposizione verso la quale ‘re Giorgio’ non è mai stato tenerissimo. E tra i vari commenti, si segnala quello tagliente di Barbara Saltamartini, deputato della Lega Nord, che su twitter ha scritto:  "Dei due Papi uno tace. Dei due presidenti Napolitano parla piu' di Mattarella. Perché Napolitano non impara da Ratzinger e tace?".
Igor Traboni



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