L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 5 agosto 2015

Somalia, individualismo dimenticando il bene comune è la giusta coltura per Al-Shabaab

Somalia: compagnia britannica Soma Oil & Gas accusata di corruzione nei confronti di alti funzionari di Mogadiscio
 
Mogadiscio, 04 ago 09:58 - (Agenzia Nova) - La compagnia petrolifera britannica Soma Oil & Gas è accusata di aver versato centinaia di migliaia di dollari ad alti funzionari somali, mettendo in pratica atti “che minano le istituzioni pubbliche somale attraverso la corruzione". È quanto emerge da un rapporto delle Nazioni Unite ripreso dall’emittente “Bbc”, secondo cui la compagnia avrebbe somministrato pagamenti per un totale di 490 mila dollari al ministero del Petrolio e delle risorse minerarie somalo a partire dal giugno 2014. La somma sarebbe stata concessa nell’ambito di un "programma di sviluppo" formalmente destinato a coprire gli stipendi di un team di esperti, tra cui geologi e geologi. In realtà, sostengono gli investigatori dell’Onu, i fondi sarebbero stati utilizzati per pagamenti “sistematici di alti funzionari ministeriali", alcuni dei quali erano "strumentali sia per garantire la stipula dei contratti iniziali sia per negoziare gli accordi successivi". Per ora la società, che è presieduta dall'ex leader del Partito conservatore Michael Howard, ha negato ogni accusa. (Res) © Agenzia Nova - 

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