L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 28 agosto 2015

Yemen, l'Arabia Saudita dopo i bombardamenti umanitari attua le invasioni umanitarie

Arabia Saudita invade nord dello Yemen. Riyadh : si tratta di operazione transitoria

Arabia Saudita invade nord dello Yemen. Riyadh : si tratta di operazione transitoria

Le truppe dell’ Arabia Saudita hanno attraversato il confine con lo Yemen. Si tratta della prima volta da quando è scoppiato il conflitto con le milizie sciite degli Houthi che hanno occupato buona parte del Paese e costretto alla fuga a Riyadh l’ultimo Presidente eletto, Abd-Rabbu Mansour Had, nella primavera scorsa.
Le forze armate saudite dichiarano che si tratta di un’invasione temporanea che fa evidentemente seguito al lancio di missili da parte degli Houthi in territorio saudita che sembra abbiano provocato la morte di oltre 50 persone.
Riyadh ha dato vita ad una coalizione dei paesi del Golfo che da mesi bombarda le posizioni degli sciiti e a volte ha provocato anche molti morti tra le popolazioni, nel tentativo di piegare la resistenza degli Houthi e delle truppe alleate fedeli all’ex Presidente Ali Abdullah Saleh che i sauditi ritengono siano finanziati ed appoggiati dall’Iran. I bombardamenti sono riusciti per ora a costringere le milizie sciite ad abbandonare la città portuale di Aden conquistata dopo aver preso il pieno controllo della capitale Sana’a.
Si calcola che fino ad oggi più di 4.300 persone siano state uccise nel conflitto nello Yemen, di cui, secondo le Nazioni Unite, quasi la metà si tratta di civili.

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