Ideologia di genere e potere finanziario: cosa c’è dietro
la campagna mondiale contro la famiglia?
I “nuovi diritti” disintegrano la famiglia generando un uomo solitario e senza
radici: il consumatore è il suddito perfetto
La Pontificia
Università San Tommaso d’Aquino di Roma ha organizzato il 30 settembre il
dibattito “Ideologia del gender: una rivoluzione antropologica”, con la
partecipazione di Filippo Savarese, di “Manif Pour Tous – Italia”, della
psichiatra Dina Nerozzi, del sacerdote domenicano Giorgio Maria Carbone,
esperto di Bioetica, e dell’economista Federico Iadicicco, membro
dell’associazione ProVita.
Federico Iadicicco ha
affrontato in particolare i grandi interessi finanziari che diffondono il
cosiddetto “indifferentismo sessuale”, e quindi attaccano l’istituzione
familiare. Ecco alcune delle osservazioni condivise dall’economista:
- Grandi
corporazioni multinazionali come Apple, Coca-Cola, Pepsi, Nike, Motorola, Kodak, la
Open Society di
George Soros, le fondazioni MacArthur, Ford, Goldman e Rockefeller, tra
gli altri giganti, offrono consistenti e costanti apporti di denaro alle
cosiddette “cause LGBT”.
- È
interesse di queste corporazioni disintegrare gli “organismi
intermediari”, come la famiglia, per distruggere a poco a poco i legami
comunitari, lasciando l’essere umano sempre più solo e senza vincoli.
Quanto più l’individuo è solitario, più sarà fragile, e questa fragilità
lo rende un consumatore e un suddito perfetto: cercherà nel consumo
compulsivo un modo per riempire il proprio vuoto. Oltre a questo, senza
vincoli familiari, sociali e comunitari forti, non rappresenta un pericolo
per la gigantesca industria che governa il mondo.
- Particolarmente
importante per questa strategia di disintegrazione umana è la
popolarizzazione e generalizzazione del cosiddetto “utero in affitto”:
alla fin fine, più gente ignora l’identità della propria madre e del
proprio padre, più fragili diventano i vincoli di paternità-maternità e
filiazione.
- Il
potere economico e finanziario impone la sua agenda ai poteri politici,
che diventano marionette delle grandi corporazioni mondiali. È
interessante, ad esempio, la grande attenzione dedicata dagli organismi
sovranazionali all’imposizione dell’ideologia di genere nelle legislazioni
dei vari Paesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, che dovrebbe
concentrarsi sulla soluzione dei veri problemi sanitari che affliggono il
mondo, è molto più interessata a imporre direttrici ideologiche di
educazione sessuale per bambini e a impiantare la teoria del gender nelle
scuole per manipolare da subito le nuove generazioni.
- Tutti
i Paesi occidentali adottano già una o varie leggi contrarie alla
famiglia. Ci sono molti più progetti volti a semplificare il divorzio che
a rafforzare il matrimonio. Anziché basarsi sulla famiglia naturale,
composta da un uomo-padre, una donna-madre e i figli amorevolmente da loro
generati, accolti, e allevati, c’è molto più impegno per svuotare il
concetto naturale di matrimonio ed equiparare al matrimonio qualsiasi tipo
di unione romantica, per quanto fugace, impreparata e inconsistente possa
essere.
- Per
mettere a tacere chi si oppone all’equiparazione delle unioni omosessuali
al matrimonio, così come all’adozione di bambini da parte delle coppie
omosessuali, si impongono leggi presentate come di “lotta all’omofobia”:
fondamentalmente criminalizzano l’opinione, minacciando con la prigione i
cittadini disposti a esercitare il diritto di pensare e di esprimersi
liberamente in difesa del concetto naturale di matrimonio.
- I
poteri finanziari mondiali influenzano tutto il mondo in modo non
collegato esclusivamente a un determinato orientamento politico. È ad ogni
modo notorio che l’ideologia dell’autoproclamata sinistra del XXI secolo
promuove apertamente il laicismo e l’individualismo. Secondo
Federico Iadicicco, l’ideologia di genere è per la sinistra di oggi quello
che il marxismo è stato per la sinistra di ieri.
[Traduzione dal
portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]
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