L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 19 dicembre 2015

2015 crisi economica, è il primo segnale della devastante ed inevitabile distruzione di soldi?

Bond: americani in fuga dai fondi

18 dicembre 2015, di Daniele Chicca
NEW YORK (WSI) – È fuga dai bond negli Stati Uniti e stavolta non riguarda solo quelli spazzatura in piena crisi. Bank of America lo ha definito un vero e proprio “bagno di sangue”.
I fondi obbligazionari con giudizio investment grade sono stati colpiti da un’ondata record di ‘redemption’. È il panico nel settore, dopo che una settimana fa due fondi ad alto rendimento, Lucidus Capital Partners e quello creditizio di Third Avenue, hanno annunciato o la liquidazione dell’intero portafoglio o la loro chiusura.
Un’altra sfilza di default è prevista nel mercato del credito. Secondo il report di Bank of America Merrill Lynch nella settimana in cui la Federal Reserve ha imposto la storica stretta monetaria gli investitori hanno deciso di ridurre l’esposizione al mercato creditizio, prelevando miliardi di dollari dai fondi.
Il team di analisti, con alla guida Michael Hartnett, ha fatto sapere che i fondi obbligazionari hanno visto fuoriuscire 13 miliardi di dollari questa settimana, il livello più alto da giugno 2013. I fondi che investono in prestiti bancari hanno avuto una performance settimanale ancora più negativa, la peggiore dal 2011.
Secondo i dati di Lipper sono stati ritirati dai fondi comuni e fondi ETF obbligazionari ‘investment grade’ circa 5,1 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti. Si tratta di fondi che investono in bond e che sono giudicati con un rating di almeno BBB-  da una delle principali agenzie di rating.
La somma di denaro fuoriuscita nel mese di dicembre è la più alta dal 1992, data in cui Lipper ha iniziato a raccogliere i dati. In totale gli investitori hanno prelevato ben 15,4 miliardi di dollari dai fondi obbligazionari americani nel mese in corso, secondo Lipper.
Intanto per i bond high-yield la serie negativa continua sui mercati. La settimana ha visto ancora una volta prendere la porta di uscita almeno 3 miliardi di dollari dai fondi obbligazionari che investono in titoli junk(spazzatura). Una simile ampiezza delle perdite di investimento nel settore si è vista solo quattro volte negli ultimi dieci anni.

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