L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 3 gennaio 2016

Milano elezioni, il brillante Sala sa che la destra e la sinistra sono intercambiabili come lui ieri a destra oggi a sinistra

pubblicato il 03/gen/2016 15:30

Milano, De Corato su Sala: ex commissario Expo non conosce umiltà

Replica all'intervista del candidato a primarie centrosinistra

Roma, 3 gen. (askanews) - "Giuseppe Sala tenta di essere ecumenico ma cade nel ridicolo. Nel corso dell'intervista rilasciata a SkyTg24, l'ex commissario Expo ne spara di tutti i colori e dimostra di non conoscere l'umiltà". Riccardo De Corato, ex vice-sindaco di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione Lombardia, replica così all'ex commissario Expo e candidato alle primarie del centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, che è stato intervistato da SkyTg24. "Sono passati solo pochi anni - afferma De Corato, in una nota - da quando varcava il portone di Palazzo Marino, chiamato dal sindaco di centrodestra Letizia Moratti a svolgere il ruolo di city manager, eppure Sala già da allora, stando alle favole che racconta, in cuor suo apparteneva alla sinistra. Quella progressista, dice lui. Si dice non renziano, e quindi non si capisce perché il premier segretario abbia fatto il diavolo a quattro per candidarlo a Milano. Parla di Letta e Bersani per ingraziarsi tutte le anime del Partito Democratico. Ma il vero capolavoro Sala lo compie quando si scopre leghista, invocando maggiore autonomia finanziaria. Non solo, strizza l'occhio ai grillini e si dichiara favorevole ai matrimoni gay. E si permette anche di indicare in Sallusti il candidato del centrodestra dal giorno 8 febbraio. Patetico. Se vincerà le primarie, con ogni probabilità pretenderà di celebrare anche l'Angelus. Si dice incorruttibile, evidentemente era distratto quando la magistratura ha disposto l'arresto per alcuni manager che lavoravano ad Expo pochi mesi prima dell'avvio dell'esposizione universale. Majorino, la Balzani, Caputo e gli altri si mettano il cuore in pace: Sala in queste ore starà già componendo la squadra di Giunta, a che serve andare a votare?".

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