Tre sono le tecniche da me considerate.
La prima, in un ordine casuale, è quella
dello stupido, non ben strutturata e autolesionistica ma molto diffusa
(ahimè), perché gli stupidi notoriamente abbondano e con le loro azioni
danneggiano anche se stessi, oltre che gli altri. Anzi, in certe
occasioni lo stupido danneggia solo se stesso, quale suprema
manifestazione della pochezza e dell’irrazionalità umana. Un esempio
lampante, in Italia, lo offrono gli elettori piddini/piddioti (e
forsanche quelli del cinque stelle …).
La seconda è la tecnica dello sciacallo,
noto canide di piccola taglia che si ciba di piccoli animali, più deboli
di lui, non disdegnando le carogne di quelli morti. Un caso di
necrofagia conclamato, che porta lo sciacallo a divorare cadaveri, la
qual cosa ci disgusta favorendo i conati di vomito.
La terza è quella dell’Apache, non tanto
supportata con rigore dalla verità storica, quanto dagli stramaledetti
western di Hollywood. L’Apache, coerente con se stesso, se ne stava
paziente in agguato fra le rocce, a quaranta gradi all’ombra durante il
giorno e venti sotto zero durante la notte mangiando lucertole, o ciò
che trovava per sopravvivere. Quando il nemico mostrava segni di
cedimento e si apriva uno spiraglio allora attaccava uscendo allo
scoperto, sapendo di avere una possibilità di vittoria, e uccideva,
scalpava, torturava senza dir nulla (solo le urla di guerra per
spaventare).
Ebbene, la tecnica che io prediligo – e
che applico anche nella realtà quotidiana e lavorativa – è quella
dell’Apache, perché sarebbe autolesionistico attaccare un nemico più
forte, senza possibilità alcuna di vittoria. Allora, è necessario
mantenere un profilo basso e sopravvivere, senza dimenticare chi siamo,
senza scordare gli odi e i conti da regolare, pronti ad agire con la
massima spietatezza contro il nemico quando si apre il fatidico
spiraglio e si profila la possibilità di vittoria. Ciò è coerente con
l’insegnamento leninista, secondo il quale il rivoluzionario
(bolscevico, nel caso storico di Lenin) deve lavorare duramente, deve
mantenere coerenza anche quando le condizioni gli sono avverse, per poi
poter approfittare al meglio delle occasioni favorevoli, quando i tempi
maturano e si profila la possibilità di sconfiggere il nemico.
Lasciando perdere gli stupidi, la cui
madre è sempre in cinta (più delle coniglie), quella che ho definito non
troppo scherzosamente la tecnica dello sciacallo è regolarmente
applicata dal ripugnante, miserabile e mercenario stato islamico
sunnita, mangiatore di carogne, feroce con i più deboli e con coloro che
non possono difendersi. Una caratteristica che, guarda caso, condivide
con i suoi sponsor della classe dominante finanziaria neocapitalista, i
quali attaccano i deboli da posizioni di forza – la lotta di classe a
senso unico in corso da un trentennio in occidente, la shock economy – e
si “cibano” dei cadaveri degli stati nazionali che fanno fallire o
destabilizzano in modo violento (ovviamente per aprire al mercato,
modernizzare la società e portare la democrazia). Il legame fra le élite
dominanti del denaro e della finanza, i loro valletti politici e lo
stato islamico è ormai evidente, anche in termini di obbiettivi. Obama è
amico dello sciacallo e lo sarà anche la strega psicopatica Hillary
Clinton.
Sfruttando la confusione che la Brexit
britannica sta portando in un’Europa socialmente devastata dai trattati
europei e, nel girone dantesco più interno, dalla moneta unica elitista,
lo stato islamico in difficoltà in Siria e Iraq applicherà ancora una
volta la tecnica di caccia dello sciacallo, ma questa volta nel vecchio
continente. Si prevedono attacchi, stando alle agenzie di stampa che
diffondono prontamente (sempre solerti, in tali casi …), a Berlino e
Bruxelles, tali da paralizzare l’Europa.
Sicuramente lo stato di guerra
asimmetrica che s’innescherà, sconsiglierà i popoli europei di seguire
l’esempio britannico, stretti nella morsa dei sanguinosi attentati e dei
crolli di borsa, sopraffatti dalla paura. Il cerbero neocapitalista
dalle tre teste – liberismo, liberalismo e libertarismo – dovrà
ringraziare ancora una volta i suoi protetti jihadisti tagliagole, come
ha già fatto in Siria, Iraq e Libia, finanziandoli e armandoli di tutto
punto. Saranno contenti i Padroni e gli euroservi Merkel, Schäuble,
Hollande, Valls, nonché la sinistra collaborazionista tutta che continua
a ingannare i popoli, inventando false opposizioni.
Prepariamoci a tempi difficili, quindi,
ma non solo per gli sprofondi di borsa, le crisi bancarie, lo spread in
salita, anche per ragioni per più tragiche e sanguinose.
Lo sciacallo jihadista è alle porte e si prepara a dilaniare la carcassa dell’Europa …
Ad infima!
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