Ttip, la verità di chi ha avuto accesso ai documenti segreti. Beffa in tutti sensi
1 giugno 2016, di Alberto Battaglia
Da lunedì scorso il testo provvisorio del Ttip, il trattato di libero scambio in fase di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea, è disponibile per una consultazione di un’ora presso la sede ministeriale di via Veneto a Roma.
L’accesso, riservato ai parlamentari e ai funzionari governativi, è
rigorosamente controllato: vietati gli smartphone e qualsiasi
riproduzione dei brani del trattato. Da un lato è la prima volta, scrive
il ministero dello Sviluppo economico, che il testo di un trattato
viene reso accessibile prima della fine delle negoziazioni, dall’altro
il tempo a disposizione è estremamente risicato per il corposo faldone:
farsi un’idea complessiva del contenuto è talmente difficile da rendere
quest’operazione “trasparenza” una “operazione di facciata”.
La pensa così la deputata del Movimento 5 stelle Silvia Benedetti,
che ha potuto accedere al testo traendone quanto basta per confermare
tutte le paure che gravitano intorno a questo negoziato: “Abbiamo
scoperto il segreto, ora sappiamo il vero scopo del Ttip: servirà agli
Usa per scardinare il nostro mercato. Abbiamo la conferma della volontà
dei manovratori di agire indisturbati”, dice la deputata a Repubblica.
Il Ttip proprone la creazione di un mercato fra Usa e Ue che
armonizzi le regole sugli standard qualitativi e rimuova i dazi residui,
in modo da incrementare la concorrenza, il volume degli scambi e,
quindi, la crescita complessiva. Il problema è che, per raggiungere
un compromesso sui nuovi standard, si paventa che le elevate tutele
europee saranno abbassate per consentire l’accesso di prodotti americani
meno controllati, specialmente nel settore alimentare.
“Il vero e unico obiettivo dell’accordo”, spiega la
Benedetti, “è togliere tutti gli ostacoli normativi, burocratici e
amministrativi al commercio. Sul piano alimentare, in particolare, il
dato più stridente è la forte pressione degli Usa, che scalpitano per
conquistare i mercati europei. Mentre da parte dell’Europa la tutela
delle Dop, Igp e Doc è ancora troppo debole. L’effetto sarà di aprire i
nostri supermercati a prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza conquistati dai consumatori europei”.
L’apertura del ministero verso i contenuti del futuro Ttip resta solo
teorica secondo la deputata a 5 stelle: “Se non conosci già a fondo
l’argomento è impossibile cavarci qualcosa il tempo a disposizione è
troppo poco. Visto che si tratta di scelte che riguarderanno la vita di
tutti, concedere un’ora sola per leggere integralmente gli atti
negoziali è una presa in giro”.
Il Mise, da parte sua, si è reso disponibile a “prolungare l’orario
di consultazione”. I contenuti, comunque sia, non devono diventare di
pubblico dominio: lo testimoniano le misure di sicurezza raccontate
dalla Benedetti.
“Non si possono fare fotografie o fotocopie,
soltanto prendere appunti in modo rapido e sommario. Non è concesso
infatti trascrivere interi paragrafi. Non si viene lasciati soli ma si
sta per tutto il tempo sotto la sorveglianza di un funzionario”.
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