L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 8 settembre 2016

Energia pulita c'è la politica NO

ReaPower, energia elettrica dall’acqua di mare. A Palermo è realtà
ENERGIA
Pubblicato il 07 SET 2016

RUDI BRESSA

Con l'elettrodialisi inversa, i ricercatori hanno sviluppato una fonte di energia rinnovabile. Il primo prototipo realizzato dall'Università di Palermo.

Acqua e sale. Sono queste le componenti principali che hanno dato vita al progettoReaPower, coordinato dall’Università di Palermo e realizzato presso le saline Ettore Infersa di Marsala. Il sistema è in grado di produrre elettricità sfruttando i diversi gradienti salini dell’acqua salata e salmastra.
ReaPower utilizza la cosiddetta elettrodialisi inversa (in gergo Sgp-Re), e sfrutta la differente concentrazione salina tra l’acqua di mare e l’acqua salmastra per produrre elettricità a basso costo e rinnovabile. La tecnologia consiste nell’estrazione dell’energia osmotica che si instaura tra due soluzioni saline a differente concentrazione: una volta miscelate si forma infatti una corrente ionica, attraverso una membrana osmotica, che può essere “catturata” e utilizzata per produrre elettricità ad impatto ambientale zero e in qualsiasi condizione.


Le prove in laboratorio.
RePower, energia rinnovabile low cost

La differenza con le fonti rinnovabili oggi a disposizione è appunto quella di non essere intermittente. Sole e vento non sono sempre costanti. “Penso che avere un’altra fonte di energia rinnovabile sia di fondamentale importanza al giorno d’oggi”, spiega Adriana D’Angelo, ricercatrice che ha partecipato al progetto ReaPower. “Grazie a questa nuova tecnologia sarebbe sempre possibile produrre corrente elettrica, a differenza dell’energia solare ed eolica per le quali in mancanza di sole e vento bisogna ricorrere alle scorte immagazzinate in precedenza”.


Il primo prototipo in Sicilia

Dal sito ufficiale del progetto si spiega che in un’unità con una membrana di 42 mila metri quadrati, con flussi in entrati di 130 litri l’ora, si è in grado di produrre 450 kW di potenza.

“Una stima indica in 10 Terawattora anno l’energia ottenibile da gradienti salini disponibili sul territorio italiano, una quantità analoga a quanto generato dalla fonte eolica nel 2012 in Italia”, spiega Giorgio Micale, docente di teoria dello sviluppo dei processi chimici a Repubblica. “Per quanto riguarda la Sicilia lo sfruttamento dei gradienti salini può consentire la produzione di energia elettrica per una quantità dell’ordine di 100 gigawattora”.

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