Brutti, sporchi e cattivi
di Marco Travaglio.
Il Fatto Quotidiano, 30 dicembre 2016.
Altri dieci buoni motivi per cui i 5Stelle non potranno mai governare né Roma, né l’Italia, né un condominio.
1. Campidoglio: Raffaele Marra, dirigente comunale dai tempi di
Alemanno e Marino, viene promosso da Virginia Raggi a capo del
Personale. Marra risulta incensurato e mai indagato, poi la Procura di
Roma scopre che tre anni prima s’è fatto pagare una casa da un
costruttore e lo fa arrestare. Tutti contro la Raggi perché doveva
prevederlo che sarebbe finito nei guai, quindi è un’inca pace che non
sa scegliersi i collaboratori: “Caos Roma, Raggi nella bufera, Virginia
vattene”. Palazzo Chigi: il premier Paolo Gentiloni nomina
sottosegretari del suo “nuovo” governo tutti quelli di Renzi, fra i
quali Giuseppe Castiglione, indagato in Mafia Capitale per corruzione
elettorale e turbativa d’asta (appalto truccato del Cara di Mineo);
Simona Vicari, inquisita per falso (visite in cella a Cuffaro); e Vito
De Filippo, imputato per peculato e indagato per induzione indebita (già
concussione). Grandi elogi a Gentiloni per la serafica continuità col
governo Renzi, che tanto bene fece agli italiani a loro insaputa:
nessuno gli dà dell’incapace per non aver previsto che Castiglione, De
Filippo e Vicari sarebbero finiti sotto inchiesta, anche perché lo erano
già, quindi non solo l’aveva previsto: lo sapeva. Perciò li ha
confermati. Lui sì che sa scegliersi i collaboratori.
2.
Campidoglio: la Raggi nomina assessore all’Ambiente Paola Muraro,
incensurata e non indagata. Un mese dopo la Muraro fa un secondo
interpello ai pm e scopre di essere inquisita. Lo annuncia lei stessa
con la Raggi un mese e mezzo dopo, in commissione Ecomafie. Polemiche à
gogo perché non l’hanno detto subito, attacchi furibondi a Di Maio
perché era stato avvisato via email ma aveva taciuto. “Caos 5Stelle, Di
Maio nella bufera, Luigi vattene”. Poi la Muraro riceve l’invito a
comparire con le accuse (presunte violazioni del testo unico ambientale)
e la Raggi la fa dimettere. “Caos Roma, Raggi nella bufera, Virginia
vattene”. Palazzo Chigi: Gentiloni promuove a ministro dello Sport il
sottosegretario Luca Lotti, incensurato. Poi Lotti viene indagato per
favoreggiamento e rivelazione di segreto insieme al comandante generale
dei Carabinieri, Tullio Del Sette: Luigi Marroni, ad di Consip, li
accusa di averlo avvisato che i pm di Napoli avevano piazzato delle
cimici nei suoi uffici per trovare le prove di una mazzetta per il più
grande appalto d’Europa che sta a cuore a papà Renzi e a due
imprenditori amici. Gentiloni conferma Marroni, Lotti e Del Sette perché
“ho fiducia nei magistrati”. Risultato: o la Consip è guidata da un
calunniatore, o al governo e al vertice dell’Arma ci sono due
delinquenti bugiardi. Ma niente caos-bufera-“Renzi e Gentiloni
sapevano”: solo tanta fiducia nella Giustizia.
3. Palazzo
Vecchio, Firenze: come rivela il Fatto nel 2015, la Corte dei Conti
boccia gli ultimi 4 bilanci del Comune, cioè l’intera gestione dell’ex
sindaco Renzi: “Gravi irregolarità, inosservanza dei principi contabili
di attendibilità, veridicità e integrità del bilancio”. Nessuna
reazione. Palazzo Chigi: l’Ufficio parlamentare di Bilancio, Bankitalia e
la commissione Ue censurano la Stabilità di Renzi. Nessuna reazione.
Campidoglio: i revisori dei conti bocciano il bilancio della giunta
Raggi, il primo non falso degli ultimi 10 anni, dopo aver avallato tutti
gli altri. Uno dei tre revisori è imputato per bancarotta fraudolenta.
“Caos Roma, Raggi nella bufera, Virginia vattene”.
4.
Palazzo Chigi: la Corte costituzionale, con ampie motivazioni, boccia in
quanto incostituzionale la riforma Madia della PA. Governo, partiti e
giornaloni attaccano la Consulta che si permette addirittura di
sindacare la costituzionalità di una legge. Campidoglio: come ben 800
sindaci, anche la Raggi emana un’ordinanza per vietare a Capodanno
botti, razzi e fuochi artificiali a difesa dell’incolumità di persone e
animali. Ma il Tar del Lazio accoglie un ricorso dei produttori di botti
e sospende senza motivazioni l’ordinanza, rinviando la discussione sul
merito al 25 gennaio: tanto per il Capodanno 2017 c’è tempo. E giù
lacrime dei giornaloni sul Capodanno triste, con l’albero di Natale
spoglio e senza Concertone (lo sponsor che ha vinto la gara chiedeva i
soldi al Comune: primo sponsor a pagamento della storia). “Caos Roma,
Raggi nella bufera, Virginia vattene”.
5. Palazzo Marino,
Milano: il sindaco Giuseppe Sala, indagato per falsa dichiarazione
(nascose una villa in Engadina e due società in Romania), truffa (sulle
monete e le medaglie di Expo) e soprattutto falso in atto pubblico (sul
maggiore appalto di Expo), nomina assessore al Bilancio Roberto Tasca,
suo socio nella Kenergy (società che produce energia elettrica, una di
quelle non dichiarate). Altri applausi. Campiddoglio: la Raggi, non
indagata, per evitare il conflitto d’interessi tra Raffaele Marra e il
fratello Renato, ufficiale dei Vigili che aspira ai gradi di comandante
(fascia 5) con ottimi titoli, lo dirotta a dirigente Turismo (fascia 3).
L’Anac nulla obietta sull’assessore socio di Sala, ma denuncia la Raggi
ai pm per il conflitto d’interessi dei Marra. Così ora “può essere
indagata” (Repubblica), anzi lo sarà “presto” (l’Unità). “Caos Roma,
Raggi nella bufera, Virginia vattene”.
6. Campidoglio: da
giugno la Muraro chiede alla Procura di essere sentita. Risposta:
picche, fino all’interrogatorio del 21 dicembre. Anche la Raggi, quando
il 22 dicembre viene denunciata dall’Anac, si dice pronta a parlare coi
pm, ma niente: ci sono le ferie. Lo stesso giorno Lotti e Del Sette
apprendono di essere indagati e pretendono di essere sentiti subito.
Nonostante le ferie, Del Sette viene sentito la sera stessa, e Lotti il
27. Tra un panettone e un brindisi. Per loro “tutto falso, tutto
chiarito, tutti innocenti”. Invece “caos Roma, Raggi nella bufera,
Virginia vattene”.
7. Il costruttore Sergio Scarpellini,
benefattore e beneficiario di tutti i partiti, è arrestato con Marra e
confessa altri favori in acquisti di case a Mirko Coratti (Pd),
Gianfranco Zambelli (Pd), Irene Pivetti (ex Lega, ora Centro) e Luciano
Ciocchetti (Udc). Ma in galera c’è solo Marra. “Caos Roma, Raggi nella
bufera, Virginia vattene”.
8. Renzi, il 24.6.2015,
dichiara alla Camera: “Il rimpatrio non è un tabù, la sinistra non può
aver paura del concetto di rimpatrio”. Applausi sui giornaloni per il
suo alto senso della legalità. Nel dicembre 2016 Di Battista e Grillo
chiedono accoglienza per i profughi e rimpatrio per gli irregolari, come
prevedono le leggi italiane ed europee di destra e di sinistra. I
giornaloni parlano di “svolta lepenista”, anzi “trumpista”, anzi
“fascista” dei 5Stelle.
9. Nel 2012 Mario Monti rinuncia
alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020: standing ovation da Pdl,
Centro, Pd e giornaloni. Nel 2016 la giunta Raggi rinuncia alla
candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 per gli stessi motivi: non c’è
un euro. Fischi e pernacchie da tutti i partiti e dai giornaloni. Ieri
Gentiloni, già favorevole alla rinuncia di Monti, ha definito “un
errore”la rinuncia della Raggi. “Caos Roma, Raggi nella bufera, Virginia
vattene”.
10. Corriere della Sera, 27.12: “Prendete
l’albero di Natale in Piazza Venezia. Così brutto non l’avevamo mai
visto. Brutto al punto di dover intervenire in un secondo tempo per
migliorare gli addobbi... Un segnale, quell’albero, che avrebbero dovuto
cogliere subito. Invece no. Per la prima volta dopo vent’anni, il
Concertone di Capodanno non ci sarà”. Libero , 24.12: “La politica
imbruttisce chi la fa come la Raggi. Gli zigomi sporgenti e i cerchi
neri testimoniano notti insonni. È l’ombra della donna che era. Lontani i
tempi in cui poteva andare in giro a fotografare le buche”. Brutto
l’albero e brutta pure la sindaca. “Caos Roma, Raggi nella bufera,
Virginia vattene.
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