la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
domenica 29 gennaio 2017
Mosler Economics - la soluzione alla crisi, alla disoccupazione c'è ma il corrotto Pd pensa ad altro
A Roma Pavlina Tcherneva parla di denaro pubblico per il bene pubblico
28 gennaio 2017
Pavlina Tcherneva ieri era a Roma in qualità di relatrice al
convegno “Lavoro Garantito” insieme a Tania Scacchetti – segreteria
nazionale CGIL e Stefano Fassina – Sinistra Italiana.
La conferenza è stata aperta da Chiara Zoccarato Promotrice dell’incontro
La relazione di Pavlina Tcherneva ha un titolo che esprime l’alto profilo della proposta
“Modern money and Job Guarantee – Public money
dot public good” (Moneta moderna e il lavoro garantito: denaro pubblico
per il bene pubblico )
L’economista statunitense ha spiegato lo stretto legame tra il Piano di Lavoro Transitorio e la moneta.
“è un’idea tossica è che il denaro sia scarso. Il denaro è una
realtà pubblica ed è un monopolio. La moneta è un bene pubblico per cui
deve avere un obiettivo pubblico”. Ha sottolineato inoltre l’anomalia dell’Unione Europea dove
la Banca Centrale non può fornire moneta e garanzie agli Stati. La
moneta è lo strumento con cui lo Stato può creare ricchezza e benessere,
ma questo dipende da come lo Stato spende la moneta; il PLT (Piano di Lavoro Transitorio) è un buon
modo di spendere perché sconfigge la disoccupazione. La piena
occupazione è un diritto, è uno stabilizzatore della valuta e uno
stabilizzatore economico anticiclico. L’economista statunitense ha
illustrato le caratteristiche di un PLT e il caso reale del il Plan
Jefès adottato dal governo argentino per far fronte alla dilagante
disoccupazione a seguito della crisi del 2001. IL PLT è anche uno
strumento che argina le cattive condizioni di lavoro in termini di
salari e diritti “La soluzione al lavoro cattivo privato è un buon lavoro pubblico non l’assenza del lavoro” ha detto Pavlina Tcherneva. “Non ci si può dire progressisti se si è conservatori economicamente”
Tania Scacchetti ha illustrato le caratteristiche
del Piano del Lavoro della CGIL del 2013 che si pone l’obiettivo di
ricostruire il sistema riproduttivo e sociale, distrutto dalla crisi, e
di evidenziare il ruolo pubblico nel rilancio dell’occupazione.
Stefano Fassina ha evidenziato il valore del discorso dell’economista MMT
“È evidente lo scarto che esiste tra le parole di
sinistra che Pavlina Tcherneva proponeva e quello che la sinistra è
oggi. La sinistra necessita di una riforma interna culturale e di
ritornare alla piena e buona occupazione”
Il deputato di Sinistra Italiana ha parlato delle politiche europee andando dritto al nodo
“I Trattati europei generano disoccupazione. La
nostra non è una crisi ma il funzionamento ordinario del sistema
economico europeo. Dobbiamo cambiare strada, la moneta unica non
funziona. Stiamo lavorando ad un Piano B e arrivare alla piena e buona
occupazione”
Stefano Fassina ha parlato della necessità dell’intervento dello
Stato nel rilancio dell’economia e di una difesa culturale alla retorica
neoliberista che rimanda costantemente l’immagine della pubblica
amministrazione come inefficiente e sprecona.
Il tour di Pavlina Tcherneva si è concluso ieri con l’iniziativa di Roma.
Noi di Rete MMT la ringraziamo di cuore per essersi spesa con
entusiasmo e passione tra Madrid e Roma e per aver reso più potente la
divulgazione della MMT intrecciando l’approfondimento economico con una
visione sociale e democratica.
Le abbiamo chiesto la sue impressioni su queste giornate memorabili, eccole.
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