
Linus Torvalds, lo sviluppatore finlandese naturalizzato statunitense che creò il kernel Linux, ha una forte opinione riguardo quanto avvenuto in casa Intel con Meltdown. Tra le espressioni colorite il concetto è chiaro
LinuxIntel
Linus Torvalds, il creatore del kernel Linux e direttore dello sviluppo dello stesso, non ha parole tenere per Intel. Dopo la pubblicazione delle informazioni sulle vulnerabilità Spectre e Meltdown, il noto sviluppatore si è lasciato andare a esternazioni ben poco lusinghiere nei confronti del produttore.
Torvalds, infatti, ha sparato ad alzo zero sullo sviluppo delle CPU Intel e sui tentativi dell'azienda di discolparsi almeno parzialmente, incolpando anche altri produttori. Se la prende in particolar modo con le patch iniziali per risolvere il problema, che entrano in funzione anche con CPU che non sono affette da Meltdown (come le CPU AMD). Torvalds non è, d'altronde, nuovo a questo tipo di esternazioni: capitò già con NVIDIA a causa delle politiche di sviluppo di quest'ultima.
Questo è quanto ha scritto su LKML:
Un progettista di CPU competente sistemerebbe questo problema assicurandosi che la speculazione non avvenga tra i domini di protezione. [...]
Penso che qualcuno in Intel dovrebbe davvero dare una gran bella occhiata alle loro CPU e ammettere che hanno dei problemi, invece che scrivere frasette da PR che dicono che tutto funziona secondo progetto.
...e questo vorrebbe dire davvero che tutte queste patch di mitigazione dovrebbero essere scritte con "non tutte le CPU sono merda" in mente.
O Intel dice in pratica che "ci impegniamo a vendervi merda ora e per sempre, e non sistemare mai alcun problema"?
Perché se le cose stanno così, magari dovremmo cominciare a guardare più verso ARM64.
Per piacere, parlatene con i manager. Perché io vedo esattamente due possibilità:
- Intel non intende sistemare nulla
O
- questi workaround dovrebbero poter essere disabilitati.
Qual è delle due?
Linus
L'emergenza è rientrata: sono infatti state accettate delle patch che permetteranno al kernel di distinguere tra le CPU che riscontrano il problema e quelle che invece non ne sono coinvolte. In questo modo gli utenti AMD non riceveranno alcuna penalizzazione in termini prestazionali con l'avvento di Linux 4.15 e con l'installazione di kernel precedenti cui è stata applicata la patch (tipicamente i kernel LTS a lungo supporto).
Sebbene ci sia stato molto dibattito online, non ci sono stati particolari annunci riguardo la vulnerabilità da parte dei grandi nomi della tecnologia. Torvalds è tra i pochi ad aver affermato - sebbene in maniera piuttosto colorita - la sua posizione in maniera netta al riguardo. Se questo sia un bene o no, è difficile dirlo.
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