progetto alternativo

la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice

L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 7 aprile 2018

Diego Fusaro - c'è il rischio che il M5S diventi Pd 2.0

POLITICA
Venerdì, 6 aprile 2018 - 14:07:00

M5s, Diego Fusaro al SUM a Ivrea:"Dialogo con Salvini,non diventate un Pd 2.0"
Il filosofo Diego Fusaro al SUM#02 di Ivrea. "Il M5s è di fronte a un bivio: o si schiera con gli oppressi come dovrebbe o diventa un Pd 2.0".

INTERVISTA

di Lorenzo Lamperti

Sabato 7 aprile a Ivrea si tiene il SUM#02, la seconda edizione della convention di Davide Casaleggio. Nata per ricordare il padre Gian Roberto, fondatore del M5s insieme a Beppe Grillo, la kermesse ospiterà filosofi, giornalisti, scrittori e scienziati. Molti nomi illustri tra i presenti: il sociologo Domenico De Masi, la psicologa Maria Rita Parsi, il direttore del tg La7 Enrico Mentana, Andrea Scanzi, Luisella Costamagna, l'informatico Alfonso Fuggetta, il docente di neuroscienze Fausto Caruana, il fisico Roberto Cingolani e il drammaturgo Moni Ovadia. Ci sarà anche Diego Fusaro, il giovane filosofo che collabora da qualche mese con Affaritaliani.it, dove pubblica la fortunata rubrica "Lampi del pensiero", che dialogherà di lavoro e imprese. Lo abbiamo intervistato per capire com'è nata la sua partecipazione all'evento e qual è il suo giudizio politico sul M5s.

Diego Fusaro, com'è nata la sua partecipazione al SUM#02?

In realtà mi avevano invitato anche l'anno scorso ma non ero potuto andare perché ero già impegnato in un'altra conferenza. E' nata perché Davide Casaleggio in persona mi ha contattato perché credo abbia stima di me, legge le cose che scrivo ed evidentemente le apprezza. Probabilmente ha notato che nella mia elaborazione filosofica sto cercando di ricategorizzare la realtà cercando nuove sintesi che vadano al di là dei vecchi schemi. Il M5s è un movimento giovane e dunque libero rispetto alle vecchie ideologie. Ha più coraggio e meno agorafobia intellettuale, come la chiamo io.

Si sta discutendo molto del posizionamento del M5s. Aldo Giannuli, per esempio, ha deciso di allontanarsene perché ritiene che abbia preso una direzione "troppo di destra". Secondo lei è vero oppure destra e sinistra sono categorie che non rientrano più nella politica pentastellata?

Dal mio punto di vista non ha senso usare queste vecchie categorie di destra e sinistra. E menomale che il M5s le ha superate. Qui ormai si tratta di stare o con il signore mondialista e apolide oppure con il servo nazionale popolare precarizzato. Le differenze oggi sono tra "alto" e "basso", tra "sfruttatori" e "sfruttati". Le sinistre, al pari delle destre, si sono schierate al fianco degli sfruttatori e contro gli sfruttati. Bisogna quindi andare oltre queste vecchie categorie e guardare più in là.

Il M5s sta dalla parte degli sfruttati?

Il Cinquestelle è a un bivio ora. E' un momento decisivo della sua vita. Deve capire se diventerà un partito di rappresentanza del servo precarizzato nazionale popolare, cioè degli sconfitti, o se invece diventerà un Pd 2.0, cioè un nuovo partito di rappresentanza della classe apolide turbocapitalistica. Lo scopriremo nei prossimi mesi.

Lei ha espresso più volte le necessità di un "partito del dissenso". Il M5s può esserlo?

Finora lo è stato. E' riuscito a trasformare l'astensionismo, gesto tipicamente individuale, in un gesto corale e condiviso, sociale e politico. Il M5s ha finora svolto il compito di "partito del dissenso" dicendo no al Pd e alle élite. Bisognerà capire se quando dovrà effettivamente amministrare riuscirà a diventare un vero partito di rappresentanza dei più deboli oppure si piegherà e cambierà conformazione. 

In che senso si sta muovendo secondo lei Di Maio? Come giudica la sua contemporanea apertura a Lega e Pd?

Io credo che il M5s debba cercare il dialogo con la Lega di Matteo Salvini perché è l'altro partito che ha preso le difese dei dominati contro i dominanti. Deve invece evitare qualsiasi contatto con il Pd e con Forza Italia che sono i partiti di rappresentanza della élite mondialista. Io confido nel dialogo con la Lega e nella creazione di un fronte unico in difesa dei più deboli, della sovranità nazionale, della dignità del lavoro.

Qual è il suo giudizio sul programma del M5s? Il reddito di cittadinanza, per esempio, è un'idea giusta?

No, il reddito di cittadinanza non è affatto una buona misura. Bisognerebbe partire dal lavoro e non da forme "altre". Il rischio è che in Italia capiti quanto già successo in Danimarca, dove insieme a una forma di reddito di cittadinanza ti propongono dei lavori che spesso sono mortificanti e degradanti rispetto al proprio titolo di studio e alle proprie qualifiche. Ma se tu non accetti quei lavori perdi anche il reddito di cittadinanza. Rischia dunque di essere un'arma a doppio taglio che crea più problemi di quanti non ne risolve. Del resto io sono critico anche sulla Flat Tax proposta dalla Lega. Questo anche per ribadire che io dialogo volentieri, da indipendente, sia con il M5s che con la Lega ma non sono totalmente affine a nessuno.

Quale sarebbe l'orizzonte ideologico e i principi necessari alla politica italiana?

Occorerebbe ripartire da valori di destra e idee di sinistra, volendo utilizzare le vecchie categorie. Per quanto riguarda i valori di destra, bisognerebbe ripartire dalle difesa di nazione, onore, valore, famiglia, società civile. Per quanto riguarda le idee di sinistra bisognerebbe invece ripartire dalla difesa del lavoro, delle classi più deboli, dalla solidarietà comunitaria e dai diritti sociali. 

Che rapporti ha con gli uomini del M5s e come li giudica dal punto di vista politico?

Io ho rapporti con alcuni di loro. In primo luogo con Nicola Morra, il filosofo del Cinquestelle. Si tratta di una persona molto preparata e colta della quale penso tutto il bene possibile. Poi ho rapporti con Ignazio Corrao, con cui abbiamo fatto cose insieme in Sicilia per il "No" al referendum costituzionale. Si tratta di un giovane preparato e valido. Di quelli che conosco io ho una buona impressione però singole persone validissime le ho trovate in tutti i partiti, come per esempio Alfredo D'Attorre del Pd. Non ne faccio dunque un discorso di casacca politica. Io spero solo davvero che il M5s non diventi mai un Pd 2.0

http://www.affaritaliani.it/politica/m5s-diego-fusaro-intervista-533597.html
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Gaza la prigione a cielo aperto - i sionisti ebrei promettono più cecchini, più morti


Israele promette una reazione “più dura” mentre gli abitanti di Gaza organizzano nuove manifestazioni contro Israele 

News - 6/4/2018

Gaza-PressTv. Scontri tra Palestinesi e truppe israeliane sono scoppiati vicino alla barriera di confine di Gaza, dove gruppi di manifestanti si sono riuniti per il più grande raduno contro l’occupazione dallo scorso venerdì, quando i militari israeliani hanno ucciso 20 dimostranti disarmati. 

L’agenzia France-Presse ha riportato che una persona sembra essere stata colpita a est di Gaza venerdì, ma le sue condizioni non sono state subito chiare. 

Centinaia di manifestanti si sono radunati in luoghi vicino alla barriera di confine ad est di Khan Yunis, nel sud dell’enclave palestinese assediata, e ad est della città di Gaza, con un numero previsto che dovrebbe aggirarsi intorno ai 30.000. 

Le proteste fanno parte di manifestazioni di sei settimane denominate la “Grande Marcia di Ritorno”, iniziate lo scorso venerdì. Sono diventate violente quando i militari israeliane hanno usato forza letale per disperdere i manifestanti. 

Venerdì mattina un altro Palestinese è morto per le ferite da arma da fuoco subite la settimana scorsa, portando il bilancio delle vittime della brutale repressione israeliana a 22. Sono state ferite anche 1.500 persone. 

Migliaia di Palestinesi sono accampati vicino alla barriera di confine dalla scorsa settimana. 

Venerdì sono stati incendiati pneumatici per creare una cortina fumogena contro i cecchini israeliani. 

Israele ha schierato carri armati, veicoli blindati e forze speciali vicino alla recinzione e ha dato alle sue truppe il permesso di sparare per uccidere. 

Secondo l’AFP, le truppe si sono posizionate lungo un crinale dall’altro lato della barriera e hanno installato un ventilatore alto circa due metri, nel tentativo apparente di spingere via il fumo. 

Alla vigilia della nuova manifestazione, Avigdor Liberman, il ministro israeliano per gli Affari militari, ha avvertito che i militari continueranno a sparare contro gli abitanti di Gaza se questi si avvicineranno alla recinzione. 

L’AFP ha citato il 20enne Ahmed Abu Ghali che diceva “oggi sarà un martire”, mentre alzava la sua maglietta per mostrare la ferita ancora sanguinante della scorsa settimana e che ha richiesto 40 punti di sutura. 

“Sono stato ferito venerdì scorso ma sono fuggito ieri dall’ospedale”, ha detto. 

Israele ha avvertito che le sue regole di ingaggio sono rimaste immutate per le proteste del venerdì nonostante l’indignazione internazionale, fra cui quella del capo dell’ONU Antonio Guterres che ha invitato alla moderazione. 

“In particolare, esorto Israele ad esercitare la massima cautela nell’uso della forza per evitare vittime. I civili devono poter esercitare il loro diritto di manifestare pacificamente”, ha affermato in una nota. 

I Palestinesi affermano che i manifestanti che sono stati uccisi non rappresentavano una minaccia per i soldati, e i video diffusi online hanno alimentato le loro accuse. 

Human Rights Watch ha definito le azioni delle truppe israeliane “calcolate” e illegali. Guterres e l’Unione Europea hanno chiesto un’indagine indipendente, che Israele ha respinto del tutto. 

Nella Striscia di Gaza, quasi 1,3 milioni dei due milioni di abitanti del piccolo territorio sono rifugiati, e chiedono il diritto di tornare alle loro case antecedenti al 1948. 

Le proteste dovrebbero protrarsi fino al 15 maggio, che segna il 70° anniversario della Nakba palestinese (Catastrofe), quando oltre 750.000 Palestinesi furono deportati con la forza dall’esercito israeliano durante la guerra arabo-israeliana del 1948.
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Traduzione per InfoPal di Edy Meroli
http://www.infopal.it/israele-promette-una-reazione-piu-dura-mentre-gli-abitanti-di-gaza-organizzano-nuove-manifestazioni-contro-israele/
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Gaza la prigione a cielo aperto - 27 morti 2500 feriti, la caccia grossa dei sionisti continua

ESTERI
07/04/2018 16:03 CEST | Aggiornato 6 ore fa

Dopo le morti di Gaza Israele fa i conti con se stesso
Voci critiche si levano dentro e fuori il Paese e coinvolgono alcune tra le più importanti associazioni ebraiche americane

By Umberto De Giovannangeli

AMIR COHEN / REUTERS

Ventisette morti, oltre 2500 feriti in campo palestinese, nessuno in quello israeliano. Non è questione di capacità militari. E' qualcosa di altro, di fronte al quale parlare di "scontri" è violentare la realtà, piegandola alla propaganda di parte. Su questo Israele s'interroga, sulla sua "metamorfosi" che va ben al di là di un eccesso di difesa. Voci critiche si levano dentro e fuori il Paese e coinvolgono alcune delle più importanti associazioni ebraiche americane. La politica spiega solo in parte questa "metamorfosi", e i risultati delle ultime elezioni, con la formazione del governo più di destra che Israele ha conosciuto nei suoi settant'anni di storia, danno conto del consolidamento di una "psicologia nazionale" che non può essere raccontata solo parlando di "sindrome di accerchiamento".

I Venerdì di sangue a Gaza- 30 marzo e 6 aprile - e la deportazione di migliaia di rifugiati africani voluta dal governo in carica, rappresentano un mutamento culturale, identitario, che abbatte il tradizionale schema destra/sinistra. Benjamin Netanyahu, primo ministro alle prese con inchieste riguardanti accuse di corruzione e menzogne in atti pubblici, è parte del problema ma non è il tutto. Con la sua solita radicalità e chiarezza di esposizione, Gideon Levy, firma di Haaretz, spiega così questa metamorfosi: "Si può attaccare al primo ministro quanto si vuole - se lo merita. Ma alla fine si dovrebbe ricordare: non è Benjamin Netanyahu. È la nazione. Almeno la maggior parte della nazione. Tutte le manifestazioni del male negli ultimi giorni e tutte le farse sono state progettate per soddisfare i desideri più meschini e gli istinti più oscuri ospitati dagli israeliani. Gli israeliani volevano il sangue a Gaza, il più possibile, e le deportazioni da Tel Aviv, il più possibile. Non c'è modo di abbellirlo; non si devono offuscare i fatti. Netanyahu - debole, patetico, malvagio o cinico - è stato spinto da un solo motivo: compiacere gli israeliani e soddisfare i loro desideri. E quello che volevano era sangue e deportazione. Se solo il problema fosse con Netanyahu e il suo governo. Quindi, in un'ulteriore elezione, o forse in due, il problema potrebbe essere risolto. I bravi ragazzi prenderanno il potere, Gaza e i richiedenti asilo saranno liberati, l'incitamento fascista morirà, la posizione dei tribunali sarà assicurata e Israele sarà di nuovo un posto di cui essere orgogliosi. Questo è un sogno irrealizzabile. Ecco perché la campagna contro Netanyahu è importante, ma sicuramente non è fatale. La vera battaglia è molto più disperata e il suo scopo è molto più diffuso. Questa è una battaglia sulla nazione, a volte anche contro di essa".

Se le voci critiche sono il sale di una democrazia, in Israele questo "sale", per fortuna, si sparge ancora. E tocca nervi sensibili. Annota, sempre su Haaretz,Ilana Hammerman, scrittrice e attivista per i diritti umani, guardando alle manifestazioni di queste settimane, a Gaza come in Cisgiordania: "Quali sono gli atti di questi giovani? Terrore? No, questa è una lotta disperata da parte di gruppi e individui, che dal giorno in cui sono nati non hanno nulla da sperare, contro un esercito mille volte più forte di loro. E cosa sta difendendo questo esercito: la sicurezza del suo paese? No, sta difendendo la scelta dei governi israeliani di usare il terrore per imporre lo "stato del popolo ebraico" sull'intera regione tra il Mediterraneo e il fiume Giordano".

Yoav Limor, analista di punta di Israel Hayom, il più accreditato tra i giornali filogovernativi, sposa una tesi opposta a quella di Gideon Levy ma non nasconde le sue preoccupazioni, in questa analisi: "Israele sta affrontando la situazione solo militarmente, dal momento che la diplomazia pubblica si è rivelata fiacca per quanto riguarda la risposta alla nuova sfida che emerge da Gaza. Ciò si è riflesso questa settimana nelle dichiarazioni bellicose dei leader mondiali e nella copertura mediatica che, dopo un lungo periodo di tempo, è stato acutamente anti-israeliano.

Questo – annota ancora Limor - potrebbe essere respinto con il solito atteggiamento "il mondo ci odia' o potremmo decidere di combatterlo e spiegare che non si tratta di proteste civili spontanee ma eventi orchestrati astutamente da Hamas, che ha inglobato dozzine di agenti nella folla con l'obiettivo di effettuare attacchi terroristici e provocare l'IDF. Hamas spera in un numero maggiore di vittime civili, che getterebbe l'IDF e Israele in una luce negativa e aumenterebbe il sostegno internazionale per i palestinesi.

La dissonanza tra il successo tattico dell'IDF e il fallimento strategico di Israele potrebbe aumentare mentre le manifestazioni si intensificano e il numero delle vittime aumenta. A nessuno tranne a Israele importa quanti di quelli uccisi erano terroristi. La comunità internazionale conserva il punteggio dei feriti e dei morti e le immagini dal confine dominano le notizie...". "Ciò richiede a Israele - conclude l'analista di Israel Hayom - di ripensare al modo migliore per gestire la situazione al fine di frenare lo slancio palestinese e impedire che gli eventi si trasformino in qualcosa che spinga la comunità internazionale a costringere Israele ad accettare una soluzione non a suo favore. Il problema è che Israele evita sistematicamente di prendere decisioni strategiche e, in ogni caso, tali processi richiedono tempo che Israele potrebbe non avere, dato che la situazione a Gaza potrebbe sfuggire al controllo in qualsiasi momento". Di fronte a questo scenario, l'organizzazione israeliana per i diritti umani B'Tselem ha lanciato giovedì una campagna intitolata "Mi spiace, comandante, non posso sparare", sollecitando i soldati israeliani a rifiutare l'ordine di sparare ai manifestanti palestinesi disarmati a Gaza.

L'organizzazione ha fatto una mossa insolita, dirigendosi direttamente ai soldati israeliani perché rifiutino gli ordini. "Ai militari non è permesso agire come meglio credono, né Israele può determinare da solo ciò che è ammissibile e cosa non lo è quando si tratta di manifestanti. Come tutti gli altri Paesi, le azioni d'Israele sono soggette alle disposizioni del diritto internazionale e le restrizioni che impongono sull'uso delle armi, ed in particolare l'uso delle munizioni letali", sottolinea Hagal El-Ad, Direttore esecutivo di B'Tselem Ciò che sembra sfuggire di mano non è solo la situazione nella Striscia ma anche la coscienza civile di una Nazione. A lanciare il grido d'allarme è il più autorevole storico israeliano, Zeev Sternhell, membro dell'Accademia israeliana delle scienze e delle lettere, professore all'Università Ebraica di Gerusalemme, specialista di storia del fascismo. "Spesso mi chiedo – scrive Sternhell - come, tra 50 o 100 anni, uno storico interpreterà la nostra epoca. Quand'è – si chiederà – che la popolazione in Israele ha iniziato a realizzare che lo Stato, nato dalla guerra d'indipendenza, sulle rovine dell'ebraismo europeo, e pagato col sangue dei combattenti, alcuni dei quali erano sopravvissuti all'Olocausto, si è trasformato in una tale mostruosità per i suoi abitanti non ebrei? Quand'è che alcuni israeliani hanno capito che la loro crudeltà e la capacità di prevaricazione sugli altri, palestinesi o africani, ha iniziato a erodere la legittimità morale della loro esistenza come entità sovrana?..". "La risposta – prosegue La risposta, potrebbe dire quello storico, è racchiusa nelle azioni di parlamentari come Miki Zohar e Bezalel Smotrich e nelle proposte di legge del ministro della Giustizia Ayelet Shaked. La legge dello Stato-nazione, che sembra formulata dal peggiore degli ultranazionalisti europei, è stata solo l'inizio. Dato che la sinistra non ha protestato contro di essa nelle manifestazioni in Rotchild Boulevard, quella è stata l'inizio della fine della vecchia Israele, la cui dichiarazione di indipendenza rimarrà come pezzo da museo.

Un reperto archeologico che insegnerà alla gente ciò che Israele sarebbe potuta diventare, se solo la sua società non fosse stata disintegrata dalla devastazione morale causata dall'occupazione e dall'apartheid nei Territori. La sinistra non è più in grado di sconfiggere l'ultranazionalismo tossico che si è sviluppato qui, la cui versione europea ha praticamente sterminato la maggioranza del popolo ebraico...". Considerazioni allarmanti, parole alle quali va prestato ascolto. Per capire, non per demonizzare. E per capire appieno ciò che sta avvenendo nel profondo della società israeliana, non bastano le annotazioni "tecniche" fornite dall'esercito israeliano dopo il secondo venerdì di sangue. "Chi ha provocato le vittime è chi ha inviato quelle persone al confine. Hamas è responsabile dei morti": lo ha dichiarato il portavoce militare israeliano, Ronen Manelis, al termine di una giornata di gravi incidenti lungo la linea di demarcazione fra Israele e Gaza. "Hamas - ha aggiunto - ha trascinato la Striscia verso una giornata di violenti disordini. Il nostro esercito ha compiuto appieno la propria missione. Non abbiamo avuto perdite, non si sono verificate infiltrazioni sul confine, e la nostra sovranità non è stata infranta".

Sul piano militare è indubbiamente così. I manifestanti non sono penetrati in territorio israeliano, e la sovranità non è stata infranta. Ma a infrangersi rischia di andare l'identità storica d'Israele. A morire, gli ideali che furono a fondamento del sionismo. L'occupazione sta corrodendo le basi della nostra democrazia, così come la colonizzazione dei Territori occupati alimenta una cultura dell'illegalità. Tutto questo non ha nulla a che vedere con quei valori che furono a fondamento del pionierismo sionista. La politica della forza portata avanti dalle destre è la negazione del sionismo. È la sua morte". Le considerazioni svolte da Sternhell risalgono a una intervista che concesse ad HP tre anni fa. Tre anni dopo, alla luce dei venerdì di sangue a Gaza, le parole dello storico israeliano hanno il valore di una "profezia". Una triste profezia.

https://www.huffingtonpost.it/2018/04/07/dopo-le-morti-di-gaza-israele-fa-i-conti-con-se-stesso_a_23405437/
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Massoneria - Il Bisi conferma che non si muove paglia all'interno delle logge che non sia voluto ergo la commistione con le mafie è voluta, cercata, conosciuta

POLITICA
I massoni: "Da noi non si entra con un click, controlliamo tutti"

Sabato, 7 aprile 2018 - 07:24:57

(Agenzia Vista) Rimini, 07 aprile 2018 L'incontro annuale del Grande Oriente d'Italia ha radunato oltre tremila massoni al Palacongressi di Rimini. Aperto ai 23mila affiliati delle 858 logge italiane, il Gran Maestro Stefano Bisi - vertice nazionale del Goi - dice: "Da noi non si entra con un clic, bisogna avere la fedina penale pulita. Facciamo molti controlli e chi fa la richiesta può attendere anche anni per far parte della massoneria" _ Courtesy Giuseppe Sciortino Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

http://www.affaritaliani.it/coffee/video/culture/index_page_1.html
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Gaza la prigione a cielo aperto - ancora morti palestinesi come dubitare

Gaza: plastica di riciclo contro armi vietate

06.04.2018 - Gaza - Patrizia Cecconi


Sono le 11,30 in Palestina e tra due ore nella Striscia di Gaza forse si cominceranno a contare morti e feriti tra uomini donne vecchi e bambini che parteciperanno pacificamente alla “grande marcia del ritorno” partita venerdì scorso per “la giornata della terra” e che si concluderà il 15 maggio per la commemorazione della Naqba, ovvero la cacciata dei palestinesi dalle loro terre il 15 maggio del 1948.

Il massacro di venerdì scorso era stato annunciato da Israele senza che nessuna organizzazione internazionale si ponesse legalmente come ostacolo al crimine e al criminale. Quindi Israele, potendo contare “oggettivamente” sul silenzio-assenso dell’ONU e sull’assenso diretto degli Usa e di altri suoi sostenitori, ha raddoppiato e per oggi ha minacciato un’ancor più dura risposta ad una marcia pacifica che chiede soltanto il rispetto delle Risoluzioni Onu che lo stesso Israele calpesta.

Questo Stato coccolato in Occidente nonostante tutto, questo Stato che possiede un altissimo numero di testate nucleari e che, ovviamente, non firma il trattato relativo alla loro messa al bando, questo Stato il cui esercito usa regolarmente armi vietate, e lo fa anche per reprimere una marcia pacifica, ha minacciato, anzi il termine giusto è “ha garantito” di usare i suoi gas micidiali oltre ai proiettili farfalla ma l’ONU tace e la stampa servile acconsente. Anzi fa di peggio. Strumentalizza, dietro velina israeliana, anche il minimo aiuto che le autorità locali hanno deciso di dare alle famiglie dei martiri definendo questo sostegno a orfani e vedove come un incentivo al terrorismo. Per similitudine si potrebbe dire che il sostegno italiano alle vittime della mafia è un incentivo alla mafia! A volte ci si vergogna di pensare che nel nostro Paese, quello nato da una Resistenza eroica e dolorosa, possa albergare un servilismo come quello dei nostri media main stream che scade addirittura nel ridicolo oltre che nel sostegno a forme di reale terrorismo di Stato come quello regolarmente attuato da Israele contro il popolo palestinese.

Questa marcia però, è bene ribadirlo, è nata dalla volontà popolare di una popolazione sotto assedio. Ha scavalcato le differenze politiche e solo per adesione strumentale alla vulgata israeliana i media seguitano a dire che è stata organizzata da Hamas. Hamas la sostiene così come tutte le organizzazioni politiche, sociali, religiose (compresi i cristiani) e laiche la sostengono. Proprio perché è un’istanza di popolo.

Ma i palestinesi non hanno voci, se non quelle della poca stampa indipendente e quelle dei social per far conoscere la verità. Non hanno neanche strumenti, ma hanno ingegno e così vediamo che oggi hanno raccolto migliaia di vecchi pneumatici per coprirsi con una cortina di fumo dai proiettili-farfalla, micidiali e vietati, che i cecchini gli spareranno contro. “La marcia si farà lo stesso e sarà pacifica e con noi ci saranno i nostri bambini”. Questo hanno detto. Ma come proteggere i bambini dall’inalazione dei micidiali gas israeliani? A Gaza le costose maschere antigas di cui può disporre Israele non ci sono se non in numero ridottissimo e allora ecco che la creatività gazauna usa il riciclo creativo. La settimana scorsa abbiamo visto bambini protetti dall’inalazione dei gas con mascherine sanitarie in cui era inserita una cipolla. Oggi invece, con vecchie bottiglie di plastica, come mostrato nella foto sono state realizzare maschere protettive per i bambini che passeggeranno insieme ai loro genitori e ai loro amici a 700 metri dal border per provare a dire al mondo che la libertà è un bene irrinunciabile. Anche a costo della vita. La stessa che i gazawi amano come poche altre comunità al mondo.


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NoMuos - è uno strumento di morte non italiano ma statunitense ma che sta nelle nostre terre. Acquistare la Sovranità Territoriale per un paese forte ed autonomo

MUOS DI GUERRA IN ITALIA

L'Italia ha PERSO la seconda guerra mondiale e gli USA l'hanno occupata militarmente. Questo per ricordare la Storia. (gli USA ci hanno lasciato la Sicilia senza annetterla per pura opportunità...

Pubblicato il: 06/04/2018
Gianni Lannes

Ufficialmente il MUOS (acronimo di Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) militari ad alta frequenza (UHF) e a banda stretta, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America. Il sistema bellico è composto da quattro satelliti (più uno di riserva) e quattro stazioni di terra, di cui una ubicata in Italia, in violazione delle leggi del nostro Paese.


I padroni di Washington hanno specificato che il MUOS serve a fare la guerra. La violazione dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana italiana è palese. Dov'è l'inquilino del Quirinale? Sul portale dell'ambasciata USA in Italia era stata pubblicata la seguente dichiarazione (un'ammissione bellica), poi svanita da internet:

«14 febbraio 2013 -- Il MUOS è il programma di comunicazione satellitare a banda stretta di nuova generazione del Dipartimento della Difesa creato per sostenere le operazioni militari USA e NATO in tutto il mondo».


Uno degli obiettivi del MUOS, si legge in un rapporto segreto risalente al 2009, è la creazione di un flusso di vigilanza militare globale.


Via le basi militari straniere dall’Italia? Macchè. Il 17 maggio 2013 il terminale bellico USA in Italia diede il benvenuto ad una delegazione di onorevoli 5 stelle. Oggi i pentastelluti telecomandati dallo zio Sam, hanno ricevuto il plauso dell’ambasciatore Lewis Eisenberg che ha ricevuto Di Maio, subito dopo le elezioni del 4 marzo scorso.

Peraltro uno studio (anno 2011) dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu del Politecnico di Torino ha attestato la pericolosità elettromagnetica del Muos.

Missioni d’attacco e bombardamenti con l’utilizzo di droni comandati da terra, spesso da grande distanza, sono già operative da diversi anni nel Corno d’Africa, nello Yemen, in Afghanistan e altri paesi . Il gigantesco sistema di telecomunicazione che abbraccia tutto il pianeta collegando tra loro diversi satelliti geostazionari e 4 grandi stazioni MUOS terrestri (una delle quali è quella di Niscemi), non ha purtroppo il solo scopo di flusso informativo, ma è particolarmente funzionale anche a dirigere le missioni belliche dei droni in qualunque angolo della terra. L’impianto di Niscemi si inserisce quindi in pieno in un una tecnologia volta alla guerra e precipuamente proprio una guerra messa in atto con i droni.

riferimenti:

http://contropiano.org/img/2013/07/Mobile%20User%20Objective%20System%20Overview%20Brief%204.1.10-S.pdf

http://www.nomuos.org/documents/MUOS-RelazioneProfZucchettieCoraddu.pdf

http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/1011965.pdf

https://www.sbir.gov/sbirsearch/detail/1208105

https://www.lockheedmartin.com/us/products/mobile-user-objective-system--muos-.html

https://www.aerospace-technology.com/projects/mobile-user-objective-system-muos-us/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=muos

https://www.nexusedizioni.it/it/CT/muos-di-guerra-in-italia-5758
Pubblicato da momento Organizzativo e Strategico alle 21:35 Nessun commento:
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NoMuos - e per il tribunale quelle megastrutture nella Sughereta non esistono. La magistratura corrotta come se non di più della politca, esiste il Partito dei Giudici che risponde agli stranieri e dello stato di diritto dell'Italia se ne frega

Sentenza MUOS, per il tribunale l’abusivismo non sussiste


aprile 06 16:10 2018
di Alessio Di Florio

IL TRIBUNALE DI CALTAGIRONE ASSOLVE 4 IMPUTATI NEL PROCESSO PER ABUSIVISMO DEL MEGA SISTEMA SATELLITARE STATUNITENSE. IN PIAZZA PER PROTESTA LE MAMME NO MUOS. MENTRE UN NUOVO PROCESSO È APPENA AGLI ESORDI

“Il fatto non sussiste” e la richiesta di confisca del MUOS va rigettata. È la decisione del Tribunale di Caltagirone, resa nota alle 13.30 del 5 aprile, nel processo contro l’ex dirigente dell’assessorato all’Ambiente Giovanni Arnone, il presidente della Gemmo Spa Mauro Gemmo, e i titolari di due imprese di subappalti: Concetta Valenti e Carmelo Puglisi. Il 23 febbraio il pubblico ministero aveva chiesto un anno di reclusione e 20mila euro di multa per ciascun imputato, la confisca del MUOS e l’abbattimento per ripristinare i luoghi le richieste del pubblico ministero. Secondo l’accusa il sistema satellitare USA non sarebbe mai dovuto essere autorizzato perché nell’area vige l’inedificabilità “assoluta, in un sito di interesse comunitario e senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa e insistono su beni paesaggistici, all’interno della riserva naturale orientata di Niscemi in zona A, di inedificabilità assoluta, in violazione delle prescrizioni del decreto istitutivo e del regolamento inerente”.

Antonio Mazzeo nel libro “Il MUOStro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo”, in un brano ripubblicato su Facebook nelle ore precedenti la sentenza, aveva riportato i dettagli della costruzione. Contrada Ulmo, dove ormai sorge il sistema satellitare, venne definita dal giornalista un girone infernale. Un’installazione realizzata “in spregio alle leggi e al senso comune. Per insediare il cantiere è stata sventrata una collina, mentre i terreni contigui si presentano irrimediabilmente deturpati dal transito dei mezzi pesanti, ruspe, betoniere, camion”. Una “gravissima manomissione ambientale” per il responsabile del Centro di Educazione Ambientale locale Salvatore Zafarana.

Ma la sentenza ha assolto totalmente gli imputati e definito, in sostanza, non abusivo il sistema satellitare. Siamo nella sughereta di Niscemi, è una riserva naturale dove non si potrebbe costruire nulla. Ma l’esercito USA può. Una questione sollevata anche dalle Mamme No Muos. “Non ce l’aspettavamo – spiega Samantha Cinnirella del movimento a MeridioNews – dire che il fatto non sussiste è offensivo per chi ha lottato nella legalità. Siamo demoralizzati, perché speravamo che questa sentenza potesse essere occasione di rilancio della battaglia. Viviamo in un paese dove viene vietato di allargare di un metro il balcone di casa, ma è consentito costruire un sistema di guerra in una zona protetta”. A poche ore dalla sentenza, alle 17, le Mamme No Muos hanno indetto un presidio per protestare contro la sentenza davanti il tribunale. Secondo il Coordinamento regionale dei comitati NOMUOS “al di là delle motivazioni espresse dal giudice, è innegabile che l’assoluzione degli imputati di fronte all’abusivismo conclamato dell’impianto è inaccettabile”. “La lotta – scrivono gli attivisti – continuerà ancora più forte contro le logiche di morte e di devastazione” rilanciando con primi appuntamenti il 19 maggio a Ragusa, a fine giugno a Caltagirone e ad agosto con un nuovo campeggio a Niscemi.

L’Associazione Antimafie Rita Atria ha ringraziato per l’impegno in questi anni la vicepresidente Nadia Furnari, l’Avvocato Goffredo D’Antona e gli altri avvocati del Movimento No Muos, ha ritenuto di non rilasciare dichiarazioni di commento “riservandosi di farlo dopo che il giudice depositerà le motivazioni”. Per l’associazione è una “sentenza dal sapore amaro” e “la lotta non si ferma perché non abbiamo mai associato la giustizia e la verità alle sedi processuali. I tribunali sono strumenti per raggiungerla ma in questo Paese la storia dice che non sempre tribunali e giustizia vanno di pari passo”.

Ma il fronte giudiziario, al di là di possibili ricorsi, non è comunque chiuso. Il 4 aprile un secondo processo si è aperto, sempre a Caltagirone. Imputati Adriana Parisi della Lageco, una delle società dell’Associazione temporanea d’imprese Team Muos Niscemi, il direttore dei lavori Giuseppe Leonardi, e l’imprenditrice Maria Rita Condorello, della Cr Impianti. Dall’inchiesta è stata stralciata la posizione di Mark Gelsinger, cittadino statunitense nei confronti del quale dovrebbero procedere i tribunali d’Oltreoceano. Questo procedimento è stato aggiornato al 18 aprile e, su richiesta dell’Avv. Goffredo D’Antona che rappresenta l’Associazione Antimafie Rita Atria, saranno convocati anche gli ex presidenti della Regione Sicilia Lombardo e Crocetta.

http://www.telejato.it/home/ambiente/sentenza-muos-per-il-tribunale-labusivismo-non-sussiste/
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Bin Salman per anni ha appoggiato la Rivoluzione a Pagamento in Siria che poi è sfociata nel terrorismo tagliagola dell'Isis accusa la Fratellanza Musulmana che tutto è meno che terrorista in quanto vuole imporre la sharia con la legalità del voto e l'attua attraverso il metodo della dissimulazione

Il principe saudita Bin Salman: 'La Fratellanza Musulmana è un nemico'VIDEO
Il principe dell'Arabia ritiene che i Fratelli Musulmani siano ispiratori del terrorismo islamico.

Salvatore Santoru
Esperto di Cronaca

La Fratellanza Musulmana è la più grande 'organizzazione mainstream' dell'#Islam politico. Inoltre, la stessa 'Muslim Brotherhood' è indubbiamente la prima organizzazione che si è basata sull'ideologia islamista contemporanea, incentrata sulla necessità di creare un 'nuovo ordine mondiale' fondato sul potere del 'Califfato globale'. In passato i Fratelli Musulmani si sono macchiati anche di diversi episodi di violenza e spesso sono stati e sono vittime di dure repressioni da parte di stati laici o tendenti ad un'islamismo di matrice diversa.

L'accusa di Bin Salman: 'I Fratelli Musulmani fanno parte del Triangolo del Male'

Recentemente, il principe dell'Arabia Bin Salman ha duramente condannato la stessa organizzazione islamista internazionale nata in Egitto.

Andando maggiormente nello specifico e stando a quanto riportato in un articolo pubblicato sul sito web del Foglio, lo stesso innovatore principe saudita [VIDEO]ha affermato che i Fratelli Musulmani fanno parte del 'triangolo del male' insieme all'Iran e alle formazioni di stampo terroristico come Al Qaeda e l'autoproclamato Stato Islamico. Più specificatamente, Bin Salman ha affermato ciò in un'intervista rilasciata al giornalista Jeffrey Goldberg per il mensile statunitense The Atlantic.
L'accusa del principe dell'Arabia: 'La Muslim Brotherhood è una base per il terrorismo islamico'

Stando a quanto sostenuto in un articolo pubblicato sul sito web della nota emittente Al Arabya, in una recente intervista al Wall Street Journal Bin Salman ha anche affermato che la Muslim Brotherhood rappresenta anche 'un'incubatrice' per gli individui e i movimenti che si rifanno al #terrorismo di matrice islamica.

Tenendo conto del fatto che la stessa organizzazione islamista è vietata in #Arabia Saudita, c'è comunque da dire che le affermazioni del principe saudita non risultano essere propriamente infondate. Difatti, bisogna segnalare che la Fratellanza Musulmana di per sé non è un'organizzazione terrorista e non incita all'estremismo islamico, ma anche che i suoi precetti storici più radicali sono stati utilizzati come base ideologica da Al Qaeda e dalle altre organizzazioni legate al terrorismo islamista [VIDEO].

Inoltre, è altrettanto vero che lo stesso fondatore dello Stato Islamico Abu Bakr al-Bagdhdi e alcune personalità di Al Qaeda abbiano iniziato la propria ascesa islamista proprio militando brevemente tra i Fratelli Musulmani e, d'altro canto, l'idea del 'Califfato mondiale' dell'ISIS e di Al Qaeda deriva proprio da delle interpretazioni estremiste dell'ideologia della Fratellanza.

https://it.blastingnews.com/politica/2018/04/il-principe-saudita-bin-salman-la-fratellanza-musulmana-e-un-nemico-002488235.html
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Guerra - contro qualsiasi logica, per partito preso il gas nervino è stato prodotto in ... Gran Bretagna.

Londra: "È in Russia il laboratorio del gas". E Skripal ora sta meglio

Roberto Fabbri - Sab, 07/04/2018 - 09:14

Il caso dell'avvelenamento con il gas nervino dell'ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia, avvenuto lo scorso 4 marzo nella città inglese di Salisbury, si è ormai trasformato in una battaglia di propaganda.


La Gran Bretagna attacca, forte del sostegno dei suoi alleati occidentali che hanno espulso complessivamente 150 diplomatici/spie russe in segno di solidarietà. E la Russia, accusata di responsabilità diretta in un caso di spregiudicato tentativo di omicidio su suolo britannico che tanto ricorda quello di Aleksandr Litvinenko nel 2006, sceglie il ruolo della vittima, pretendendo che sia Londra a giustificare l'accaduto. Due giorni fa l'indagine condotta in Inghilterra ha concluso che il nervino usato a Salisbury è certamente del tipo novichok creato dai russi, salvo non specificare in quale laboratorio. Tanto è bastato alla Russia e ai suoi sostenitori all'estero per sostenere che l'intero castello di accuse britannico costruito contro di lei non starebbe in piedi. Ieri il Times ha rilanciato rivelando che non solo il laboratorio militare russo è stato identificato - sarebbe quello di Shikhany a sud-est di Mosca - ma che le prove relative sarebbero state mostrate agli alleati europei e della Nato e sarebbero state alla base della loro decisione di sanzionare collettivamente la Russia.

Nel frattempo, l'ospedale di Salisbury ha fatto sapere che non solo Yulia Skripal sta meglio e recupera forze, ma anche suo padre migliora e non è più in condizioni critiche. Mosca ora insiste sul fatto che se gli Skripal stanno meglio significa che il gas novichok non è letale come si pretende in Occidente. Fingendo di ignorare che il destino delle vittime è legato alla quantità e alla modalità di assunzione della dose.

La battaglia verbale continua anche all'Onu. L'ambasciatore russo Vassili Nebentzia ha accusato Londra di «giocare col fuoco» e l'ha minacciata: «Ve ne pentirete». Dall'altra parte, l'ambasciatrice britannica Karen Pierce ha ironizzato sui russi paragonandoli a «incendiari diventati pompieri», e ha sottolineato che in questo caso «gli incendiari arrivano a pretendere di svolgere loro le indagini sull'incendio da loro stessi appiccato».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/londra-russia-laboratorio-gas-e-skripal-ora-sta-meglio-1513109.html
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Prossimo presente governo M5S-Centrodestra. Salvini immobilizza Berlusconi, Di Maio costretto a scendere dal piedistallo e a trattare, le persone non capiscono queste lungaggini sono molto ma molto concrete

Salvini e Berlusconi ai ferri corti: «Così Silvio fuori dai giochi»

A. LA MATTINA - A. MATTIOLI

Salvini. Il leader Matteo Salvini con i due capigruppo Giancarlo Giorgetti (a destra) e Gian Marco Centinaio

Roma - «Berlusconi si sta mettendo fuori dai giochi. Non erano questi gli accordi su cosa dire alle consultazioni». Matteo Salvini è furioso con Silvio Berlusconi: «Capisco la sua reazione agli atteggiamenti e ai veti di Luigi Di Maio ma in questo modo, chiudendo in maniera così netta ai 5Stelle, rende tutto più complicato. Pensa di favorire un’apertura del Pd, ma se i democratici apriranno lo faranno ai grillini, certo non verso di noi».

Il leader leghista vuole presto un chiarimento con l’ex cavaliere e sa di avere dalla sua anche Giorgia Meloni, che invece al Quirinale è stata coerente con gli accordi presi: si parte dal centrodestra e si apre tutti insieme a un confronto sul programma con i pentastellati, senza fughe in avanti. Evitando, spiega Salvini, di cadere nelle provocazioni di Di Maio, «in queste reciproche impuntature da asilo Mariuccia».

L’ex premier, invece, «avrebbe dovuto volare alto - afferma il leghista Armando Siri - e mantenere un atteggiamento da statista: sembra invece che in Forza Italia sia prevalsa una vecchia linea politica, quella di Gianni Letta». Ancora più duro Giancarlo Giorgetti, vicesegretario con delega alle trattative per il governo: «Berlusconi ha messo un punto fermo rispetto al fatto che il M5s non deve andare al governo. Ma hanno preso il 32%, è difficile tenerli fuori in una fase come questa. Secondo me tatticamente Berlusconi ha sbagliato, ha alzato la palla a Di Maio che l’ha semplicemente schiacciata. Di Maio ha avuto gioco facile oggi pomeriggio ed è finito il cinema».

Salvini però vuole continuare a girare il film che dovrebbe avere come finale l’intesa con Di Maio. Ha però bisogno di tempo per cucire gli strappi. Soprattutto, ha bisogno di un chiarimento con Berlusconi.

I due si incontreranno prima possibile, in ogni caso prima del secondo giro di consultazioni. Per far capire come stanno le cose, il capo della Lega accetta di andare a vedere le carte di Di Maio: dovevano vedersi già questa settimana, ma il colloquio è stato rimandato alla prossima settimana proprio perché è necessario farlo precedere da un chiarimento con Berlusconi.

I leghisti hanno l’impressione che il Presidente della Repubblica possa lavorare ai fianchi del Pd per un governo con i 5Stelle, lasciando loro con il cerino in mano. «Ma in questo caso - spiega un autorevole esponente del Carroccio - con quel cerino daremo fuoco alle polveri». In effetti, non sono state le parole di Mattarella a ingenerare l’impressione che al Quirinale si stia lavorando per un esecutivo M5s-Pd. Tuttavia, il capo dello Stato ha fatto capire alla delegazione leghista che di nuove elezioni non vuole sentir parlare e questo, commentano i leghisti, toglie a loro (e ai grillini) un potente mezzo di pressione.

Alta tensione, dunque, tra gli alleati del centrodestra. Berlusconi è preoccupato dall’ipotesi di uno sganciamento di Salvini dalla coalizione per accordarsi con i grillini. E tuttavia non ha intenzione di farsi umiliare da Di Maio. Il suo scatto contro i 5Stelle è stato un moto d’orgoglio che avrebbe ricompattato Forza Italia, racconta chi ha seguito in prima fila la giornata di ieri. «Berlusconi non può accettare di suicidarsi nascondendosi e mandando avanti un altro al suo posto a rappresentare il partito - dicono a Palazzo Grazioli -, come se i suoi voti fossero sporchi. Non è accettabile farsi commissariare e lasciare che altri, Salvini compreso, decidano chi è presentabile e chi no, chi può fare il ministro e chi invece dovrebbe nascondersi per la vergogna».

Lo stesso Berlusconi, al Quirinale, è stato durissimo contro i 5Stelle. «Questi signori hanno solo fame di poltrone - ha detto a Mattarella, che è rimasto impassibile, una statua di sale -. Parlano di programma, ma non abbiamo visto nemmeno un pezzo di carta. Invece quando si è trattato di dividersi le poltrone delle presidenze, delle vicepresidenze, dei questori e dei segretari d’aula delle Camere sono stati velocissimi e famelici. Non parliamo poi di quello che propongono per governare... Ma quale contratto alla tedesca!».

A proposito di Germania e di Europa, l’ex cavaliere ha ricordato al Capo dello Stato di essere considerato da Merkel e dagli altri leader europei una garanzia di stabilità in Italia per evitare avventure che penalizzerebbero l’economia italiana. Ed è stato l’unico momento in cui Mattarella ha precisato che l’Europa ci guarda e che non bisogna mai dimenticare che siamo inseriti in uno scenario internazionale ed europeo, non solo nazionale.

http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2018/04/06/AC4kliiC-salvini_berlusconi_silvio.shtml
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Prossimo presente governo M5S-Centrodestra. Basta veti, i voti di Berlusconi ci servono per resistere all'attacco che la finanza straniera ci farà indiscutibilmente. Cornice politica delineata, programma di legislatura ora adesso subito e TUTTO l'elettorale capisce che è il Bene Comune che indirizza le Vostre azioni

Politica. Il centrodestra si presenterà unito da Mattarella, scacco a Di Maio

Pubblicato il 6 aprile 2018 da Walter Casagrande

Salvini e Di Maio

La fine è ancora lontana, ma il centrodestra ha battuto un colpo. I tre partiti della coalizione si presenteranno uniti al secondo giro di valzer per le consultazioni. E (forse) stavolta saranno Lega-Fi-Fdi a dare scacco al M5S anche perché, nel frattempo, in casa azzurra si registra la timida apertura ai pentastellati da parte di Giovanni Toti.

Andiamo per ordine. Eravamo rimasti ai titoli di questa mattina, che davano il centrodestra ormai al capolinea. Poi Salvini lancia l’idea di presentarsi tutti uniti al Quirinale, davanti a Mattarella, per parlare di un ipotetico governo e come allestirlo. Il leghista raccoglie subito l’entusiasmo di Giorgia Meloni che anzi, in una nota stringatissima, rivendica la maternità dell’idea: “Ringrazio Salvini per aver accettato la proposta di Fratelli d’Italia: presentarsi insieme agli alleati alle prossime consultazioni con il Presidente Mattarella. La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni. Dunque se si intende rispettare la volontà popolare spetta al centrodestra l’incarico di formare il governo”.

Una mossa, questa, che inizialmente pareva aver spiazzato Forza Italia, però nel pomeriggio è arrivata la conferma dell’accordo: gli azzurri saranno con gli alleati, insieme, per le consultazioni. Toti, poi, ipotizza scenari possibilisti su un governo di stretta necessità raddrizzando il tiro alle dichiarazioni rilasciate da Berlusconi proprio sui Cinque Stelle. Secondo la glossa di Toti, il Cavaliere non intendeva porre veti al M5S ma riempire di contenuti antipopulistici l’agenda politica del governo che (forse) verrà.

Intanto il M5S non gradirebbe affatto un’alleanza – per quanto formale e ballerina – che contempli la presenza di Berlusconi. Nel caso di una mano tesa in tal senso, per Di Maio diventerà difficile affrontare la base del suo partito che di certo con Forza Italia non è mai stata tenera.

http://www.barbadillo.it/74032-politica-il-centrodestra-si-presentera-unito-da-mattarella-scacco-a-di-maio/
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Siamo riusciti a buttare nel burrone quel coacervo di euroimbecilli del Pd. Ora ci tocca seppellirli. M5S e Di Maio basta giochi ora intorno al tavolo con il Centrodestra per fare un programma di legislatura. L'Italia deve essere messa in sicurezza

SCENARIO/ Fassina: la sinistra è morta, ecco perché sto con M5s e Lega

La sinistra apra gli occhi, il Pd rinneghi Renzi e faccia un mea culpa per le scelte di politica economica degli ultimi 25 anni. Solo così può salvare il paese. STEFANO FASSINA (LeU)

07 APRILE 2018 INT. STEFANO FASSINA


Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue (LaPresse)

L'Europa, per ora, osserva e tace. Approva la professione di europeismo di Luigi Di Maio appena uscito dallo studio di Sergio Mattarella, ma guarda con sospetto un possibile accordo M5s-Lega, con il partito di Salvini a rappresentare la critica più seria alle politiche austerity e ai trattati europei. Una sfida necessaria anche per il Movimento 5 Stelle, secondo il deputato di LeU Stefano Fassina, se si vuole impedire che l'ordine europeo faccia strame della classe media italiana e della giustizia sociale.

Fassina, la sinistra esiste ancora?

Sì, anche se in una posizione residuale. Se per sinistra intendiamo gli eredi della sinistra storica, quella che fa riferimento al Pse, e gli eredi della sinistra antagonista, entrambi sono stati travolti da un'ondata che non è solo nazionale. In Grecia la sinistra è sparita, in Germania è completamente subalterna, in Francia i socialisti di Hollande sono residuali.

Ma quali sono le ragioni principali di questa marginalizzazione?

L'ordine economico e sociale che la sinistra storica ha contribuito a costruire ha colpito gli stessi interessi sociali che la sinistra era nata per difendere e promuovere.

C'è una diseguaglianza enorme nel mondo, ma la sinistra non ne parla, perché?

Ne parla, ma non ha il coraggio o gli strumenti intellettuali per conoscerne le cause. Quelle cause sono le politiche che la sinistra storica ha contribuito a realizzare. 

Ad esempio?

Il mercato unico europeo è un fattore potentissimo di svalutazione del lavoro e di aumento delle diseguaglianze. Lo stesso vale per la moneta unica, fiore all'occhiello e trofeo dell'Ulivo in Italia.

Il Pd è nel caos e pare che Renzi voglia seguire le orme di Macron. En Marche! è una cosa di sinistra?

No, è una rappresentanza degli interessi più forti con in più una componente relativa ai diritti civili. Il discorso ha una portata più generale: negli ultimi 25 anni la sinistra è stata completamente impotente sul terreno delle condizioni economiche e sociali dei più deboli e si è data un'identità sul terreno dei nuovi diritti. Macron con il 23 per cento ha potuto vincere, il Pd e Forza Italia, che rappresentano interessi simili, insieme sono al 30 per cento ma non hanno i numeri per governare.

Dopo l'incontro con il capo dello Stato, Di Maio ha fatto professione di europeismo e atlantismo. M5s non era una forza anti-sistema o anti-establishment o — a detta di quest'ultimo — "populista"?

Di Maio è stato scelto dagli esperti di marketing politico-elettorale proprio per realizzare la transizione di M5s da forza anti-sistema a forza che sta dentro il quadro delle compatibilità date. Va detto che per chi va al governo il mestiere normalmente si complica e la funzione ridefinisce priorità e linguaggio. M5s è un insieme composito, articolato, con dentro anche rappresentanti di interessi forti che hanno voce in capitolo nel definire la linea. 

Voi di LeU però vi siete detti disponibili a sostenere l'agenda a 5 Stelle.

Saremmo disposti a sostenerne singoli punti. Ritengo che il Pd, e lo dico da cittadino e non da ex esponente di quel partito, commetta un grande errore a non prendere in considerazione questa ipotesi. 

Cosa sta facendo il Pd?

Sta giocando al tanto peggio-tanto meglio. Alcuni lo fanno in modo esplicito, altri subiscono l'offensiva e non hanno la forza di reagire. Renzi appartiene al primo gruppo.

Renzi e i suoi che cosa vogliono ottenere?

Ogni possibile ricaduta del fallimento dell'accoppiata M5s-Lega. Ma si illudono, perché la storia insegna che quando il paese peggiora le proprie condizioni sociali non imbocca una via progressista, quella che potrebbe difendere gli interessi vilipesi anche dal Pd, ma si sposta più a destra. Il Pd fa un calcolo stupido e irresponsabile sulla pelle del paese. 

Nondimeno lei rimane di sinistra.

Sì. E penso che chiunque oggi abbia la possibilità di contrastare il formarsi di un governo M5s-Lega, dovrebbe farlo. Lo dico da cittadino prima che da uomo di sinistra.

La crisi si annuncia complessa. Che cosa dovrebbe fare il presidente della Repubblica?

Garantire il rispetto della Costituzione e del voto popolare. Un voto che ha premiato i partiti che hanno proposto di forzare le norme e i vincoli europei e dell'eurozona.

Lei sa bene, invece, che nello studio alla Vetrata si è parlato e si parlerà anche e forse soprattutto di euro e trattati europei, ma per sapere chi è disposto a rispettarli e chi no.

Senza forzature ai vincoli economici e politici imposti da Bruxelles, gli interessi popolari che la sinistra non è riuscita più a interpretare e che si sono rivolti ad altri non avranno risposte adeguate. 

Ma chi rimane capace di queste forzature, se Di Maio ha detto di guardarsi bene dal toccare trattati e moneta unica?

Oggi può farlo solo la Lega. E' l'unica forza politica, e lo dice uno che sta dall'altra parte, che ha un'analisi economica fondata e condivisibile anche da sinistra delle criticità fondamentali della Ue e dell'eurozona.

E voi vi aggrappate ai 5 Stelle.

M5s è un contenitore onnicomprensivo, ma anche un partito che costruisce la sua posizione sulla base dell'orientamento prevalente dell'opinione pubblica. Ed è flessibile. Ripeto, vediamo le carte. Tridico vuole ripristinare l'articolo 18? Noi ci stiamo. Di Maio vuole potenziare il reddito di inclusione per combattere la povertà? Ci stiamo. Vuole fare una politica di investimenti forzando l'indebitamento e violando il Fiscal compact? La sosteniamo. I 5 Stelle hanno preso un terzo di voti degli italiani e sui punti sui quali siamo d'accordo dobbiamo metterli in condizioni di poter andare avanti.

Altrimenti?

Altrimenti la distanza tra istituzioni e paese diventerà ancora più ampia. 

Lei vede più probabile uno scenario di governo M5s-Lega o M5s-Pd?

Oggi vedo meno improbabile un governo M5s-Lega, anche a causa della scelta del Pd. Però auspicherei un governo di minoranza M5s con un appoggio selettivo da parte del Pd, in modo da consentire di rispondere a quegli interessi che il Pd dovrebbe rappresentare.

Che dovrebbe rappresentare se fosse di sinistra.

Ci vorrebbe un Pd con un nuovo gruppo dirigente che dicesse: scusateci, abbiamo sbagliato tutto, ora correggiamo la rotta e sfidiamo i 5 Stelle sugli impegni presi. Ci vorrebbe una revisione critica degli ultimi 25 anni di politica economica, un mea culpa anche a nome del defunto Ulivo.

La Lega si è proposta di difendere il primato della Costituzione di fronte ai trattati europei, quegli stessi trattati ispirati al pensiero ordoliberista che sta alla base dell'eurozona. E' un obiettivo realistico?

E' un obiettivo difficile, però è irrinunciabile per dare una risposta a quelle classi medie impoverite e a quella parte di popolo che è sempre più insofferente.

Mi aspettavo che avrebbe detto "irrinunciabile per salvare il paese".

Ma il paese è fatto anche di interessi diversi: c'è un pezzo di Italia che sta molto bene con questa Europa e questa moneta unica, perché il lavoro non è mai stato tanto docile e subalterno come in questi anni.

Quindi?

Quindi il fatto che lo dica la Lega non dovrebbe impedire a tanti che stanno dalla mia parte di riconoscere che l'obiettivo è fondato e va perseguito. Se invece continuiamo a pensare che a parte noi il resto d'Italia è fascista, ci metteremo in un angolo e saremo sempre più residuali.

Si va allo scontro con l'Europa franco-tedesca.

Sì. E facciamolo a carte scoperte. Oppure, la sinistra decida che la sua vicenda si chiude con il 900. Non sta scritto da nessuna parte che un movimento politico debba esistere in eterno. Lo stesso vale per i sindacati, che nella loro deriva corporativa ormai tutelano solo i lavoratori più forti.

Come andrà a finire?

Se noi di sinistra non riusciremo a dare uno sbocco progressivo a questo conflitto, che va affrontato nell'interesse di tutti, gli elettori si rivolgeranno ai fautori dello sbocco regressivo. In questo caso vorrà dire che meritiamo di sparire.

(Federico Ferraù)

http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2018/4/7/SCENARIO-Fassina-la-sinistra-e-morta-ecco-perche-sto-con-M5s-e-Lega/815260/
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Il mondo multipolare avanza con determinazione e forza, ha bisogni di stati forti ed autonomi e questo lo si vede con la Cina, Russia, Giappone, Gran Bretagna, Francia, segnali arrivano anche dall'Italia

SPY FINANZA/ I piani "da guerra" degli Stati nell'economia

Mentre in Italia la Cdp entra in Tim, in altri Paesi gli Stati investono soprattutto nelle tecnologie, anche con applicazioni militari importanti. UGO BERTONE

07 APRILE 2018 UGO BERTONE

Lapresse

Provate a immaginare una situazione in cui la Banca d'Italia, oltre a controllare i due terzi dei Bot e dei Btp in circolazione, sia anche il maggior investitore della Borsa italiana, con una presenza complessiva nel capitale delle società quotate superiore all'ammontare delle azioni in mano agli investitori stranieri. Per giunta, il controllo delle leve dell'economia, manovrate dal governatore grazie a un mandato a termine dipendente dal premier in carica, viene rafforzato dalla gestione dei fondi pensione, ovviamente pilotato dall'alto, e amplificato dall'uso della banca centrale di strumenti come gli Etf sull'indice azionario.

È questa la situazione in cui si trova il Giappone, all'inizio del settimo anno dell'Abenomics, ovvero la lunga stagione del premier Shinzo Abe oggi in forte difficoltà per lo scandalo immobiliare che ha coinvolto la moglie. Al di là delle vicissitudini di politica interna, va rilevato che la strategia adottata per sgominare la profonda depressione dell'economia giapponese, oltre all'indubitabile merito di aver risvegliato almeno una parte degli animal spirits di un Paese che invecchia, ha avuto diversi effetti collaterali. Tra cui, non ultimo, l'enorme peso della banca centrale sull'economia privata grazie all'accumulo dal novembre 2012 a oggi, di titoli azionari per 18 mila miliardi di yen (circa 150 miliardi di dollari) contro i 12 mila miliardi (ovvero 111 miliardi di dollari) in mano agli operatori internazionali. 

Una situazione anomala, ma che riflette un generale rafforzamento della sfera pubblica e del dirigismo che riguarda più o meno la governance economica del dopo crisi, caratterizzata dal risorgere di aree mercantiliste che tendono a sostituirsi al libero scambio. L'offensiva sui dazi di Donald Trump è la punta dell'iceberg di questo confronto particolarmente aspro sul fronte della tecnologia. Da una parte la Cina intende diventare leader globale nell'intelligenza artificiale entro il 2025 e sta aprendo alla periferia di Pechino un grande polo interamente dedicato al settore. Sono evidenti, qui, le implicazioni militari e quelle legate alla sicurezza interna. Dall'altra gli Stati Uniti, alle prese con i retroscena che emergono dalla vicenda di Cambridge Analityca. Ma il clamore della vicenda non spegne le proteste di molti dipendenti del motore di ricerca che ha per motto don't be Evil per la partecipazione della società al progetto Maven, ovvero un programma che intende mettere a punto assieme alle forze armate un algoritmo da sviluppare con l'ausilio dell'intelligenza artificiale. 

Grazie a Maven sarà possibile individuare e distruggere obiettivi quasi invisibili con "una precisione impressionante". Accanto alla tecnologia soft rivolta al largo consumo si fa così largo la tecnologia "dura", quella che si svilupperà nei laboratori del Pentagono piuttosto che nei garages della California. Altri Paesi si iscrivono alla gara. Emmanuel Macron si è affidato al matematico Cédric Villani, vincitore della medaglia Phields per realizzare un piano francese piuttosto articolato e ci investirà un miliardo e mezzo, una cifra dignitosa che però scompare di fronte agli stanziamenti cinesi. E così via. 

Il gioco, insomma, si sta facendo sempre più duro: largo agli Stati e alle loro gerarchie. È finita la stagione dell'anarchia fiscale, di cui approfittano ancora (ma siamo agli spiccioli) i grandi della Rete, destinati a esser travolti dai malumori delle vittime, dai piccoli commercianti spiazzati via da Amazon ai bancari in esubero per la concorrenza del Fintech. 

E l'Italia? Tra le giustificazioni più che legittime dietro l'ingresso "di garanzia" della Cdp in Telecom Italia rispunta la nostalgia della stagione dei campioni dell'Iri, un'esperienza finita più per l'ingiunzione di Bruxelles che non per una scelta condivisa della società italiana. Un trauma con cui, comunque vada a finire la partita con Vivendi, prima o poi dovremo fare i conti.

http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2018/4/7/SPY-FINANZA-I-piani-da-guerra-degli-Stati-nell-economia/815139/
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Prossimo presente governo M5S-Centrodestra 7 aprile 2018 mattina

Primo punto Di Maio invita a mettersi intorno al tavolo per un programma di legislatura, secondo punto il centrodestra si unisce, con maldipancia, intorno a Salvini.

Terzo punto. Ora Di Maio, con il maldipancia, deve sedersi intorno al tavolo e deve trattare, finalmente, il programma di legislatura con tutto il centrodestra

L'Italia non può aspettare mentre l'euroimbecille Gentiloni continua a rilasciare veleni


martelun
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Snam di Sulmona - L'euroimbecille Gentiloni non smette di far danni e a spargere veleni

METANODOTTO SNAM: GRIPPA (M5S), ''GOVERNO NON PIU' LEGITTIMATO A DECIDERE''

Pubblicazione: 06 aprile 2018 alle ore 11:03


Carmela Grippa

SULMONA - "Il governo del dimissionario Gentiloni non è più legittimato ad affrontare decisioni su scelte strategiche per il Paese, come può essere l'autorizzazione alla costruzione di un metanodotto, la cui realizzazione fra l'altro è già stata contrastata da una delibera di Giunta regionale, la n.132 del 20 febbraio 2015".

Lo dice in una nota Carmela Grippa, deputata del Movimento cinque stelle che parteciperà oggi alla marcia "No Hub del gas", in occasione della tappa in programma fra Cupello e Scerni.

La carovana "No Hub del gas" seguirà un percorso che si snoderà attraverso tutto il territorio abruzzese, toccando centri importanti come L'Aquila, Chieti e Lanciano, fino alla tappa finale di Sulmona, prevista per domenica 15 aprile.

Il Movimento cinque stelle - si legge nella nota - aderisce all'iniziativa di protesta organizzata dal Coordinamento No Hub del gas contro il metanodotto Snam, il cui progetto prevede la costruzione dell'Hub Sulmona-Foligno. L'autorizzazione si sta avviando al confronto conclusivo con il governo Gentiloni.

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/metanodotto-snam-grippa-m5s-governo-non-piu-legittimato-a-decidere-/654663-268/
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Niger - Il pagliaccio euroimbecille Gentiloni ne ha fatta un'altra delle sue

NIGER: STOP AI MILITARI ITALIANI NEL PAESE




La missione militare italiana in Niger, approvata dal Parlamento a gennaio per bloccare esplicitamente i migranti e foraggiata da 50 milioni di euro, di fatto è naufragata.

Il regime del Niger, uno dei paesi più poveri al mondo, ha infatti detto no all’arrivo delle truppe italiane, una quarantina delle quali già nel Paese. Dietro il clamoroso dietrofront non ci sono però ragioni di tutela dei migranti, ma le pressioni della Francia, già presenti nell’area assieme a truppe Usa e tedesche.

Parigi non gradisce interferenze di Roma in una zona – quella subsahariana – che ritiene di propria influenza, anche dopo la fine dei regimi coloniali. Pure la Tunisia prende…diplomaticamente a schiaffi il governo, dicendo no all’accordo – da 7 milioni di euro – per spedire 50militari italiani nella zona desertica al confine con la Libia.

Anche qui, ci sarebbe dietro il veto francese alla presenza italiana.

Una trasmissione a riguardo con gli interventi di Alberto Negri, giornalista, e Massimo Alberizzi, direttore di Africa-Express. Ascolta o scarica

http://www.radiondadurto.org/2018/04/06/niger-stop-ai-militari-italiani-nel-paese/
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Antonino Caiola

antonino.caiola@gmail.com

Italexit - “Eurodelirio” di Giovanni Passalli

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bisogna stringere le viti e usare gli strumenti di tortura così da far urlare ancora di più il prigioniero… qui non c’è solo un problema di incompetenza, ma anche la volontà di non spendere le risorse per non rischiare di non centrare gli obiettivi sul deficit/Pil. Il Governo ha deciso di essere assolutamente indifferente alla questione fondamentale degli investimenti pubblici e della spesa in un momento strutturalmente e congiunturalmente drammatico per il Paese”. Stanno distruggendo il Paese e sanno benissimo quello che stanno facendo: eseguono un piano altrui

VENTURI NON IMMEMOR AEVI - Costanzo Preve

"Il Capitale non ha inventato il plusvalore. Ovunque una parte della società possegga il monopolio dei mezzi di produzione il lavoratore, libero o schiavo, deve aggiungere al tempo di lavoro necessario al suo sostentamento un tempo di lavoro eccedente per produrre i mezzi di sostentamento per il possessore dei mezzi produzione, sia questo proprietario KALOS KAI AGATHÒS ateniese, teocrate etrusco, CIVIS ROMANUS, barone normanno, negriero americano, boiardo valacco, proprietario moderno , o capitalista. È evidente, tuttavia che quando in una formazione sociale ed economica è preponderante non il valore di scambio, ma il valore d'uso del prodotto, allora il plusvalore è limitato ad una cerchia di bisogni più o meno ampia, ma non sorge dal carattere stesso della produzione nessun BISOGNO ILLIMITATO di plusvalore". - Il capitalismo è un meccanismo sociale riproduttivo anonimo ed impersonale, la cui tendenza di sviluppo è l'illimitatezza distruttiva dell'ambiente ecologico del pianeta e dell'antropologia umana e sociale. - Il presupposto per una credibile prospettiva anticapitalistica futura è, fra le altre cose, il congedo irreversibile dal comunismo, da considerare come un grande fenomeno storico, legittimo ma anche compiuto, cioè concluso. - Il comunismo è stato un tentativo storico, lecito ma impotente, di superamento dei rapporti capitalistici di produzione su scala mondiale, sulla base di due fondamenti indispensabili, la Classe (operaia e proletaria) ed il Partito (comunista). - L'elemento specificamente ILLUSORIO del comunismo storico novecentesco non sta solo nella pretesa, marxista ma non certo marxiana, di edificare per via politica e dall'alto una società comunista, ma sta anche nel presupposto - questo si marxiano assai più che marxista - che la classe operaia fosse per la sua natura produttiva un gruppo sociale capace di egemonizzare globalmente una transizione intermodale.

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Stiamo parlando della liberazione dell’Ucraina. Interamente. Ecco dove ci fermeremo. Putin ha detto questa mattina che tutti i compromessi e le mezze misure non funzionano più. Abbiamo dato l’opportunità di parlare la lingua della pace, abbiamo dato all’Occidente e a Kiev l’opportunità di parlare la lingua della diplomazia. Tutte le nostre proposte sono state respinte. Non c’era altra alternativa. Penso che la prima tappa sarà la liberazione della Novorussia

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Io sano sono punito. Si comincia con le schedature di massa di milioni di cittadini. Serve il passaporto degli inoculati per andare a lavorare, prendere la metro e l'autobus, vietato andare in banca e alla posta, cittadini di serie A e B. Colossale marcia indietro del Governo sull'obbligo di green pass base per tabaccai (esattori delle tasse) e negozi in generale. I titolari delle attività commerciali che non vendono beni di prima necessità, e quindi non solo i tabaccai, non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali. Tradotto, ci siamo resi conto delle saracinesche abbassate e dei locali vuoti, ci siamo resi conto di città commercialmente e turisticamente deserte come durante un vero lockdown ma non abbiamo il coraggio di ammettere che abbiamo sbagliato tutto

Monsignore Viganò

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In prigione senza aver compiuto nessun reato

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    • ►  10/26 - 11/02 (42)
    • ►  10/19 - 10/26 (46)
    • ►  10/12 - 10/19 (45)
    • ►  10/05 - 10/12 (41)
    • ►  09/28 - 10/05 (62)
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    • ►  02/17 - 02/24 (2)
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    • ►  01/20 - 01/27 (1)
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    • ►  01/06 - 01/13 (1)
  • ►  2012 (102)
    • ►  12/30 - 01/06 (1)
    • ►  12/23 - 12/30 (2)
    • ►  12/16 - 12/23 (2)
    • ►  12/09 - 12/16 (2)
    • ►  12/02 - 12/09 (2)
    • ►  11/25 - 12/02 (3)
    • ►  11/18 - 11/25 (2)
    • ►  11/04 - 11/11 (1)
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    • ►  02/19 - 02/26 (1)
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    • ►  01/01 - 01/08 (1)
  • ►  2011 (85)
    • ►  12/25 - 01/01 (1)
    • ►  12/18 - 12/25 (2)
    • ►  12/11 - 12/18 (1)
    • ►  12/04 - 12/11 (1)
    • ►  11/27 - 12/04 (1)
    • ►  11/20 - 11/27 (1)
    • ►  11/13 - 11/20 (1)
    • ►  11/06 - 11/13 (3)
    • ►  10/30 - 11/06 (1)
    • ►  10/23 - 10/30 (1)
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    • ►  09/04 - 09/11 (1)
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    • ►  07/31 - 08/07 (4)
    • ►  07/24 - 07/31 (2)
    • ►  07/17 - 07/24 (4)
    • ►  06/26 - 07/03 (1)
    • ►  06/19 - 06/26 (3)
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    • ►  03/13 - 03/20 (2)
    • ►  03/06 - 03/13 (3)
    • ►  02/27 - 03/06 (3)
    • ►  02/20 - 02/27 (2)
    • ►  02/13 - 02/20 (2)
    • ►  02/06 - 02/13 (4)
    • ►  01/30 - 02/06 (6)
    • ►  01/23 - 01/30 (3)
    • ►  01/02 - 01/09 (3)
  • ►  2010 (63)
    • ►  12/26 - 01/02 (2)
    • ►  12/19 - 12/26 (3)
    • ►  12/12 - 12/19 (5)
    • ►  12/05 - 12/12 (2)
    • ►  11/28 - 12/05 (2)
    • ►  11/21 - 11/28 (2)
    • ►  11/14 - 11/21 (2)
    • ►  11/07 - 11/14 (3)
    • ►  10/24 - 10/31 (2)
    • ►  10/17 - 10/24 (1)
    • ►  10/10 - 10/17 (4)
    • ►  10/03 - 10/10 (2)
    • ►  09/26 - 10/03 (5)
    • ►  09/12 - 09/19 (1)
    • ►  09/05 - 09/12 (3)
    • ►  08/29 - 09/05 (1)
    • ►  08/15 - 08/22 (1)
    • ►  08/01 - 08/08 (1)
    • ►  07/25 - 08/01 (1)
    • ►  07/04 - 07/11 (1)
    • ►  06/27 - 07/04 (1)
    • ►  06/13 - 06/20 (2)
    • ►  06/06 - 06/13 (1)
    • ►  05/30 - 06/06 (1)
    • ►  05/23 - 05/30 (6)
    • ►  05/09 - 05/16 (2)
    • ►  05/02 - 05/09 (2)
    • ►  04/25 - 05/02 (2)
    • ►  03/28 - 04/04 (2)

[Il futuro della vita - Jacques Attali, 1981]

[Il futuro della vita - Jacques Attali, 1981]
SECONDO LA LORO STESSA INFANTILE TEORIA DOVREMO UCCIDERE TUTTI I RICCHI E AUTODICHIARATI OTTIMATI CHE HANNO PIU' DI 60/65 ANNI. "In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione. Inizieremo dal vecchio, perché non appena supera i 60-65 anni, l'uomo vive più a lungo di quanto produce e costa caro alla società. Poi i deboli e poi gli inutili che non portano nulla alla società perché ce ne saranno sempre di più, e soprattutto finalmente gli stupidi. Eutanasia mirata a questi gruppi; L'eutanasia dovrà essere uno strumento essenziale delle nostre società future, in tutti i casi. Ovviamente non possiamo giustiziare persone o allestire campi. Ce ne sbarazzeremo facendo credere loro che sia per il loro bene. Una popolazione troppo numerosa, e per la maggior parte inutile, è qualcosa di troppo costoso dal punto di vista economico. Dal punto di vista sociale, è anche molto meglio che la macchina umana si arresti bruscamente piuttosto che deteriorarsi gradualmente. Non saremo in grado di superare i test di intelligenza su milioni e milioni di persone, puoi immaginare! Troveremo qualcosa o lo causeremo, una pandemia che colpisce certe persone, una vera crisi economica o meno, un virus che colpirà il vecchio o il grande, non importa, i deboli soccomberanno, i timorosi e i lo stupido ci crederà e chiederà di essere curato. Avremo avuto cura di aver pianificato il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione. La selezione degli idioti sarà così fatta da sola: andranno al macello da soli ".

Agli italiani non serve lo stregone maledetto

“Gaza è salda e non si inginocchia”

“Gaza è salda e non si inginocchia”
Gli ebrei nelle terre di Palestina sono un cancro da estirpare - Gaza la prigione a cielo aperto. L'anima del popolo palestinese non è in vendita

Sputnik V SI vaccini con modificazioni genetiche NO

Sputnik V SI vaccini con modificazioni genetiche NO
https://www.tomorrow.io/weather/blog/flu-vaccine/ . L'influenza covid ha soppiantato quella "normale, vaccinarsi ad ottobre per ottenere la migliore copertura

Auschwitz in Palestina

Auschwitz in Palestina
Gaza la prigione a cielo aperto, è una striscia larga qualche chilometro

Politeia - La proposta del 7 settembre 2018 di Savona-governo verde-oro

Politeia - La proposta del 7 settembre 2018 di Savona-governo verde-oro

Alceste il poeta

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L'Euro è un Progetto Criminale

L'Euro è un Progetto Criminale
Ora, adesso, subito bisogna pensare a come uscire dall'Euro con il meno danno possibile. Con l'aiuto della Mosler Economics, obiettivo Piena Occupazione Dignitosa. Investimenti con deficit positivo da parte dello stato. Tre le linee guida di cui tener conto, industria, agricoltura ed energia pulita

creare una moneta fiduciaria per il lavoro, diritti sociali, messa in sicurezza del territorio

La lettera degli economisti

La lettera degli economisti
14 giugno 2010

i sionisti ebrei sono una potenza occupante, basta guardare gli insediamenti

i sionisti ebrei sono una potenza occupante, basta guardare gli insediamenti
Ottobre 2016 - Unesco - La risoluzione si sofferma soprattutto su due aspetti: il fatto che gruppi della destra ebraica sempre più spesso si rechino sulla Spianata delle moschee (e non solo al Muro del Pianto), rivendicando il diritto a pregare sul 'Monte del Tempio', che sorgeva in quel luogo prima di essere distrutto dai romani nel 70 dopo Cristo. L'Unesco deplora fermamente - si legge - "le continue irruzioni da parte di estremisti della destra israeliana e dell'esercito nella moschea di Al Aqsa e nell' Haram al Sharif, e chiede a Israele, potenza occupante, di adottare misure per prevenire provocazioni che violano la santità e l'integrità" della Spianata dello moschee. Secondo punto, il documento denuncia gli scavi fatti e le infrastrutture costruite unilateralmente dalle autorità israeliane nel complesso che riguarda anche la spianata delle Moschee, e agita "il crescendo di aggressioni e di misure illegali contro la libertà di preghiera dei musulmani nei loro luoghi santi". In sintesi, l'Unesco chiede a Israele di accettare il rispetto pieno dello Status Quo, concordato tra lo Stato ebraico e la Giordania dopo la guerra del '67, che però dovrebbe garantire anche agli ebrei la possibilità di visitare la Spianata, ma non di pregare, riservando questo diritto ai soli musulmani. Secondo lo Status Quo, l'esclusiva autorità sulla Moschea di Al Aqsa e sulla spianata dell'Haram al Sharif spetta al dipartimento per gli affari religiosi giordano, il Waqf. Lo Status quo - bisogna ricordare - venne di fatto messo in discussione dalla famosa passeggiata, nel settembre del 2000, di Ariel Sharon sulla spianata, che anticipava chi oggi rivendica il diritto degli ebrei a salire a pregare sul Monte del Tempio (come gli israeliani chiamano l'Haram al Sharif). Il documento dell'Unesco definisce Israele "la potenza occupante" su Gerusalemme est. Un termine corretto da un punto di vista del diritto internazionale e delle risoluzioni Onu post 1967, ma che certo è indigeribile per le autorità israeliane, come anche l'intero tono accusatorio del documento.

la Fratellanza Musulmana si smarca dalle Consorterie Guerrafondaie Statunitensi

la Fratellanza Musulmana si smarca dalle Consorterie Guerrafondaie Statunitensi
Turchia=alla Germania di Hitler, gli islamisti, Fratelli Musulmani, da anni stanno distruggendo germi e focolai di democrazia e il processo per giungere alle elezioni di novembre lo dicono. 4 novembre 2015

La strategia della paura è voluta dal potere per impedire che ci sia opposizione

La strategia della paura è voluta dal potere per impedire che ci sia opposizione
I mass media, la televisione, la stampa e la radio si sono scatenati per incutere paura e terrore negli individui, nelle comunità nei popoli europei. La strage di Parigi serve per annichilire qualsiasi opposizione che mette in rilievo le contraddizione degli euroimbecilli a cominciare da Draghi e dal comportamento della Bce. La paura ancestrale che i mass media stanno inoculando in maniera massiccia nel corpaccione degli euroimbecilli serve per annichilire il pensiero e dirigerlo solo per mantenere l’istinto di sopravvivenza, da qui sproloqui e cretinate a non finire. Questa modalità di agire è stata usata in Italia abbondantemente dal 1975 con le Brigate Rosse, le stragi di stato, le stragi di mafia. L’Italia è stato il paese precursore in cui è stato sperimentato in maniera nazionale questa strategia, ma di converso è l’unico paese nel mondo che ha acquisito sufficienti anticorpi per smascherare bugie e le azioni che portano all’applicazione di questa strategia. L’11 settembre del 2001 con tre torri che cadono per due aerei è la menzogna più grande della storia, la Consorteria Guerrafondaia Statunitense ha ucciso deliberatamente migliaia di suoi cittadini per instaurare la strategia della paura. Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Mali sono i segni evidenti di quello che si è ripromesso la Consorteria Guerrafondaia Statunitense con i suoi alleati-servi, Gran Bretagna e Francia. Charlie Hebdo è servito per iniziare ad inoculare agli euroimbecilli il terrore, la paura ancestrale. La Francia ha ucciso deliberatamente degli uomini per questo scopo, dei suoi figli. Il ministro degli interni, cominciò a parlare di tre uomini quando tutti i filmati dicevano due, il terzo uomo è comparso il giorno dopo, ma il ministro già sapeva (lapsus). Hollande che sulla scia di Bush applica leggi speciali per prevenire ma che di fatto servono per impedire che si formino opposizione a questo regime chiamato di libertà ma che ha dentro il suo corpaccione malato ingiustizie&diseguaglianze enormi e incompatibili con la libertà. L’opposizione deve essere eliminata, perché tutti dobbiamo accettare il credo in cui pochi diventano sempre più ricchi e molti diventano sempre più poveri. L’opposizione deve essere eliminata perché non dobbiamo vedere e non dobbiamo denunciare le manovre per mantenere l’economia Capitalistica in cui l’unico credo è il profitto e ignora bisogni ed esigenze di milioni di uomini. L’opposizione deve essere eliminata perché non si organizzi e ponga una Progettualità Alternativa in cui tutti gli uomini hanno dignità e si valorizzi le moltitudini di capacità che sono connaturate nell’essere umano. Ma noi siamo forti, temperati da mille battaglie vissute anche sulla nostra pelle e insieme tessiamo il filo rosso della speranza, dei sogni, delle prospettive per noi, i nostri figli, i nostri discendenti.

Barbadillo

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Il corrotto Pd ha elevato la corruzione a Sistema, è nel suo Dna

Il corrotto Pd ha elevato la corruzione a Sistema, è nel suo Dna
il corrotto Pd è un insieme di consorterie, di mafie, di clan, di famigli, di massonerie, di clientele, di cordate, uniti da potere e soldi

Non si porta al voto il popolo quando questo ha una pistola puntata alla tempia

Non si porta al voto il popolo quando questo ha una pistola puntata alla tempia
Ci sono diritti umani indisponibili di cui nessuna maggioranza può legittimamente disporre: non si può cedere la propria umanità per contratto o a colpi di maggioranze democraticamente rappresentate.

L'Euro è distruzione dell'agroalimentare e dell'industria italiana

L'Euro è distruzione dell'agroalimentare e dell'industria italiana
"Comunque sia, tesi centrale di questa ricerca è che nè gli euroscettici, nè gli euro moderati riuscirono ad influire sulle scelte perchè furono - quasi tutti - tolti di mezzo, in un modo o nell'altro: Moro, Baffi, Caffè, Craxi, Donat-Catin... E Andreotti, forse, fece solo da notaio all'accettazione di un male che - erroneamente - venne ritenuto minore, l'adesione all'euro pilotata dagli estremisti.

Traditori, 12 febbraio 1981, con lettera Andreatta sanziona indipendenza della Banca Centrale

Traditori, 12 febbraio 1981, con lettera Andreatta sanziona indipendenza della Banca Centrale
"Da allora in avanti sarebbe stato il Mercato a decidere. E chi era il Mercato? Erano le grandi banche, che avrebbero comprato sì, e volentieri, i titoli pubblici, ma a tassi d'interesse sempre più alti. Si spiega così come il debito pubblico italiano sia potuto passare in soli dieci anni, dal 1980 al 1990, da 20 mila miliardi di lire a 127 mila milardi di lire".

l'Euro ha fatto arrichire il Capitale tedesco

l'Euro ha fatto arrichire il Capitale tedesco
solo degli imbecilli possono pensare che la Germania dia la possibilità all'Italia di fargli concorrenza ricreando il tessuto industriale che gli stessi imbecilli hanno concorso a distruggere

Genova 2001. Il corteo e' stato caricato a freddo . . .

"Io ero a Genova nel luglio di undici anni fa. Ero dietro la prima fila di scudi di plexiglass in via Tolemaide, quando il corteo è stato caricato a freddo e asfissiato col gas, in un tratto di percorso autorizzato. Con alle spalle diecimila persone non era possibile arretrare, e l’unica soluzio

ne per salvarci e impedire che la gente venisse schiacciata è stata respingere le cariche come si poteva, e alla fine, dopo il disastro, dopo la battaglia, dopo la morte, proteggere la coda del corteo che tornava indietro sotto i getti degli idranti. E c’ero anche il giorno dopo, insieme a tanti altri, a inerpicarci su per stradine e sentieri con gli elicotteri sulla testa, fino sopra la città, per riportare tutti alla base".

Yemen, mondo impazzito, tutti si sentono in diritto di bombardare umanamente paesi sovrani

Yemen, mondo impazzito, tutti si sentono in diritto di bombardare umanamente paesi sovrani
All'Arabia Saudita non basta il terrorismo per uccidere gli sciiti dovunque si trovino in Medio Oriente, non basta dare soldi e armi alla Rivoluzione a Pagamento in Siria, non paga dell'appoggio politico all'Isis del Califfato ora bombarda umanamente il popolo yemenita, in una guerra civile che dura da anni, che ha cacciato con le armi Abd Rabbih Mansur Hadi, il referente saudita in questo paese.

Io non sono #CharlieHebdo e ne sono orgoglioso

Io non sono #CharlieHebdo e ne sono orgoglioso

Francesco sta cambiando la Chiesa, ma in meglio?

Francesco sta cambiando la Chiesa, ma in meglio?
Francesco sbaglia, l'Italia non può sfamare tutti i migranti. Ad Aleppo ci sono dai 1000 ai 2000 mercenari tagliagola degli Stati Uniti che tengono prigionieri una parte della popolazione

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Costanzo Preve "Una nuova storia alternativa della filosofia"

Costanzo Preve "Una nuova storia alternativa della filosofia"
la filosofia si occupa di ciò che è, ed è eternamente che deve trovare la sua specifica determinazione in una società concreta, che è appunto il luogo ideale del presente storico in cui vive il filosofo

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Progetto Alternativo

Progetto Alternativo
inventare il lavoro per tutti, come produrre, cosa produrre, quanto produrre. Una comunita' che da profitti a pochi e non il lavoro a tutti e'da rottamare

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comunismo e comunità

comunismo e comunità
..."universalità dell'idea di Uomo, come animale politico, sociale e comunitario e come animale dotato di capacità di linguaggio, ragionamento e calcolo geometrico equilibrato delle relazioni sociali, economiche e politiche".

La centralità dell'azione politica: LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO

La centralità dell'azione politica: LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO
Documento delle Global Unions (1) al Meeting Annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale Washington, 23-25 settembre 2011. Separare Banca d'investimento e banca commerciale

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i siciliani - giovani

i siciliani - giovani
I Siciliani giovani - marzo 2015 - numero 24 UNA GIORNATA PARTICOLARE. O meglio una giornata qualunque, scelta a caso. Prendiamo il due marzo, per esempio. Roma. Clochard pestato a sangue a Trastevere da cinque giovani annoiati. Vittima un italiano sulla cinquantina. Napoli. Immigrato preso a calci nella sede dei vigili urbani. Salta dalla finestra per scappare. Cirò Marina (Calabria). Divieto di circolazione per gli im-migrati. Il sindaco: “E' per evitare la scabbia”. Cosenza. Crolla un viadotto dell'autostrada. Muore, dopo un volo di 80 metri, l’operaio che ci stava lavorando su. Si chiamava Adrian Miholca, rumeno,e aveva venticinque anni. Milano. Secondo un studio condotto dalle università di Milano, Roma e Bari, molti italiani usano Twitter per insultare categorie “inferiori”: due milioni di messaggi l’anno, concentrati in Lombardia, Veneto e Roma. Di essi, circa metà sono insulti rivolti alle donne, centodiecimila agli omosessuali, centocinquantamila agli immigrati, 479mila ai disabili e infine gli ultimi seimila, per non dimenticare le tradizioni nazionali, sono per gli ebrei.

I siciliani giovani

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Kurdistan - http://vejin.wordpress.com/

Kurdistan - http://vejin.wordpress.com/
http://qijikares.blogspot.it/

questo stato, questo governo vende la Sicilia alla guerra

questo stato, questo governo vende la Sicilia alla guerra
è dannoso, militarizza, è strumento di morte

Falcone e Borsellino

... "non abbiamo bisogno di parole false e vuote o di presenze di due giorni l'anno da parte delle Istituzioni. L'unico modo che hanno per rendere omaggio alla vita e al valore di questi due magistrati e quello di far luce sulle stragi. Togliete i segreti di Stato sulle loro morti e raccontate quello che sapete e tenete nascosto da più di vent'anni. ... sulle stragi del '93".

Costanzo Preve - Gli Usa, l'Occidente, la Destra, la Sinistra, il fascismo ed il comunismo

La democrazia non è solo l'affermazione del principio di maggioranza ma è anche la tutela istituzionale delle minoranze ed il mantenimento di un libero spazio pubblico di confronto di opinioni critiche ed informate da flussi informativi veritieri. L'attuale democrazia occidentale ultracapitalista ed anglobalizzata non è una democrazia, ma è una oligarchia di miliardari avallata elettoralmente da plebisciti fatti da cittadini dimezzati, perchè privati della base informativa necessaria a giudicare dalla gigantesca manipolazione mediatica. Il punto sta nel fatto che non c'è futuro se non nell'accettazione del problema storico della democrazia, inteso come perseguimento dell'eguaglianza attraverso la libertà. Libertà che a sua volta non è solo un mezzo per perseguire scopi, ma è un fine in sé, perché la liberazione dell'individuo sono infatti due aspetti prismatici della stessa realtà politica e morale

laboratorio filosofico politico culturale

vogliamo uno schieramento che fa Opposizione.
dobbiamo costruire una Politica partecipativa.
dobbiamo coinvolgere i cittadini.
dobbiamo confrontarci con i movimenti.
dobbiamo toglierci la spocchia di intellettuale di Sinistra.
dobbiamo ascoltare.
dobbiamo informare.
dobbiamo sviluppare un modello economico nuovo.





Fronte Unico per uscire dall'Euro è il primo mattone

Noi ci riteniamo capaci di sognare, per noi è fondamentale accudire tutti i componenti della nostra comunità, veniamo da lontano e andremo lontano.

La luce che vediamo in fondo al tunnel consiste nel riprenderci la Sovranità Nazionale,Monetaria, Politica e Territoriale per fare politiche che non trascurino nessuno.

Nessuno ci regalerà niente, quello che riusciremo a fare dipende solo da noi, dalle nostre idee, convinzioni, tenacia, pazienza, umiltà, capacità di comunicare e capacità di trasmettere tutto ciò.
Sarà una lotta dura e dolorosa che non lascerà le cose nella maniera con cui partiamo.

Dobbiamo costruire e far vivere un FRONTE UNICO
per la NUOVA LIRA ampio e vasto per uscire fuori dall’Euro.

Uscire fuori dall’Euro sarà problematico e NON indolore, soprattutto nella fase iniziale, in cui il Fronte Unico dovrà prendere provvedimenti forti ed estremi, importante è non smarrire la bussola: Costruire una comunità che inventi il lavoro per tutti.

L'Isis strumento della Strategia della Paura e del Caos

Zagrebelsky un piano culturale elevato che ha messo a nudo il niente di Renzi

la Nuova contabilità bancaria raccordata con la Moderna Teoria Monetaria

Moneta Complementare, obbligati a uscire dall'Euro, fatta in maniera dolce, in 4-5 anni

15 settembre 2015 - Vladimir Putin - Intervento all'assemblea generale dell'ONU in italiano

11 settembre 2001 - Inganno Globale. Mai dimenticare tre torri, due aerei

la Francia e la Germania hanno voluto la deindustrializzazione dell'Italia - Nino Galloni

la freccia del tempo è irreversibile

4. In principio ci fu il tempo, e la freccia del tempo è irreversibile. Lo spazio simbolico in cui scorre il tempo (immagine visivamente deformata dell’unità materiale fra spazio e tempo genialmente concepita da Einstein) è uno spazio della perdita, dell’implosione e dell’entropia, lo spazio cioè del nulla. Il tempo corrode il corpo umano, nostro principale luogo di identità, portandolo inesorabilmente dall’adolescenza alla vecchiaia. Il tempo corrode ed annulla la memoria delle generazioni, vincolandola a supporti materiali fragili come il papiro, la pergamena, la carta, i dischetti. Il tempo vanifica infine tutti i valori costitutivi delle comunità umane di tipo individuale e collettivo, morale e sociale. Il nesso terribile fra tempo e nulla, temporalità e nichilismo, ha costretto quell’animale simbolico che è l’uomo a cercare nell’Origine del Tempo sottratta al Tempo stesso la sola base stabile della sensatezza della propria esistenza segnata dalla consapevolezza anticipata e conosciuta della propria morte. Lo spazio simbolico dell’Origine del Tempo deve dunque essere sottratto alla temporalità stessa intesa come distruzione nichilistica permanente di ogni stabilità. A mio avviso, se non si parte da questo punto, e si parte invece da una fantomatica “materia” originaria come matrice del mondo (dall’acqua di Talete al (big bang dei fisici moderni), si parte con il piede sbagliato, ed è allora del tutto inutile parlare di filosofia, marxismo, comunismo ed altre parole vuote di questo tipo.
Da http://www.comunismoecomunita.org/?p=4044

Nino Galloni vogliono la terza guerra mondiale se continuano così !!

2015 crisi economica peggiore della 2007/08

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