L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 23 gennaio 2019

Lazio - Sanità - calmi il burocrate Zingaretti in prossimità delle prossime elezioni europee a maggio, aprirà i cordoni della borsa e con un pochino di soldi a infermieri e medici, facendogli fare straordinari suppletivi farà funzionare macchine tipo ecografo, ferme in quanto c'è carenza di personale per l'abbattimento delle liste. Se non si assume in pianta stabile le liste d'attesa aumenteranno

Regione Lazio – Fratelli d’Italia: “Sanità con liste d’attesa fuori tempo massimo”


POSTED BY: REDAZIONE CENTRALE 22 GENNAIO 2019

Roma – “Denunciamo lo scarso senso sociale e la pochezza di idee del governatore del Lazio che gli consentono di ignorare il dramma di migliaia di malati accertati che hanno urgente bisogno di sottoporsi a diagnosi in strutture convenzionate e si sentono rispondere che devono aspettare mesi e mesi. I colpi di scure inflitti dalla giunta PD al sistema sanitario regionale hanno prodotto l’aumento delle compartecipazioni alla spesa sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie ed un forte incremento delle tasse, l’addizionale regionale Irpef (I,73%), la più alta d’Italia, l’aliquota Irap al 4,82% (tetto massimo) a cui i pazienti devono aggiungere gli alti costi per le prestazioni sanitarie presso strutture private. Esborsi di denaro che costituiscono la prima causa di impoverimento per i cittadini del Lazio.
Come avevamo previsto, l’abbattimento delle liste d’attesa, l’uscita dal commissariamento si rivelano oggi solo false promesse elettorali. Del resto in sei anni di presidenza il “latitante” Zingaretti non è stato capace di evitare la chiusura di ben sedici ospedali, la riduzione del 14% del personale, la perdita di 3600 posti letto.

Questa cattiva gestione porta Il Lazio ad essere la seconda regione d’Italia per la lunghezza dei tempi di attesa dei codici gialli, la seconda nella classifica nazionale dei viaggi della speranza fuori dai confini laziali.
E’ giunto il momento per l’aspirante segretario PD di farsi da parte e rimettere il suo mandato alla volontà degli elettori”.

Così in un comunicato Fabrizio Ghera e Chiara Colosimo, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, alla Regione Lazio.

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