L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 20 luglio 2019

Diritto internazionale fottiti - Stena Impero armatore britannico si trova in un porto iraniano

Iran cattura petroliera britannica, prezzi greggio in ascesa

20 Luglio 2019 - 11:17 

Cresce ancora la tensione fra Iran e potenze occidentali, dopo che è stata catturata una petroliera britannica nello stretto di Hormuz per presunte violazioni


Sale la tensione nello Stretto di Hormuz. L’Iran ha catturato una petroliera britannica per presunte violazioni del codice marittimo e ha permesso ad un’altra di procedere dopo un avvertimento. A dare la notizia sono stati gli stessi media iraniani.

Iran cattura petroliera britannica

La nave arrestata dalle Guardie Rivoluzionarie è la Stena Impero, lunga 183 metri e con una ventina di persone dell’equipaggio, nessuna delle quali di nazionalità britannica. La seconda nave batte bandiera liberiana ed è anch’essa proprietà di un armatore britannico. Secondo i media ufficiali di Teheran, la Stena Impero avrebbe compiuto tre violazioni: spento il GPS, attraversato lo Stretto nel tratto sbagliato, e ignorato gli avvertimenti. Oggi è stato precisato che la nave si sarebbe scontrata con un peschereccio. Adesso la Stena Impero è arrivata nel porto di Bandar Abbas, nella provincia iraniana di Hormozgan.

Il ministro degli Esteri del Regno Unito Jeremy Hunt ha giudicato “inaccettabile” l’operato di Teheran, ma sta provando a risolvere la situazione senza l’uso della forza. Intanto Londra ha detto alle proprie navi di non avvicinarsi allo Stretto di Hormuz.

Sale tensione fra Iran e Occidente

Ma si tratta solo dell’ultimo episodio in un’escalation internazionale di tensioni fra Iran da una parte e Stati Uniti dall’altra. I Paesi europei, nel settembre 2018 avevano promesso una mediazione, che secondo la Repubblica islamica non è mai avvenuta. Il Regno Unito, in particolare, tempo fa aveva sequestrato a sua volta nei pressi di Gibilterra una petroliera iraniana, atto cui l’ayatollah Ali Khamenei aveva promesso risposta decisa.

I media ufficiali hanno più volte detto di recente che l’Iran non si fida più dell’Europa. Ma gli atti delle ultime ore contro le petroliere britanniche o l’abbattimento del drone USA potrebbero non essere semplici dimostrazioni di forza. Potrebbero infatti far parte di una strategia più ampia per innalzare il prezzo del petrolio e, contemporaneamente, spingere l’Europa a prendere posizioni più nette. Si stima che attualmente le vendite di oro nero iraniane siano al 10 o al 15% rispetto all’era pre-sanzioni di Trump. Una tattica già rischiosa, combinata all’arricchimento di uranio oltre la soglia prevista dal patto del 2015.

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