L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 15 luglio 2019

La presenza di Siri dimostra come il fanfulla non abbia digerito la sua revoca. E non si smentisce fa un bel minestrone tra azione di governo e azione di partito


Una “scorrettezza istituzionale” il vertice con le parti sociali al Viminale. Conte bacchetta Salvini: “La manovra si fa a Palazzo Chigi e non altrove” 

15 luglio 2019 dalla Redazione

“Se oggi qualcuno pensa che non solo si raccolgono istanze e proposte dalle parti sociali, ma anticipa temi, dettagli di quella che ritiene debba essere la manovra economica, ecco questo non è corretto affatto, si entra nel terreno di scorrettezza istituzionale”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte a proposito dell’incontro al Viminale tra il vicepremier Matteo Salvini e le parti sociali.

“Che un leader di una forza politica voglia incontrare le parti sociali – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, la ritengo una cosa buona e giusta. Anche il ministro e vicepresidente Di Maio potrebbe fare altrettanto per M5S. La manovra economica viene fatta qui, dal ministro dell’Economia e tutti i ministri interessati, e non si fa altrove, non si fa oggi. I tempi, e tengo a precisarlo, li decide il Presidente del Consiglio, sentiti li altri ministri, a partire da quello dell’Economia. I tempi non li decidono altri. Se si tratta di un vertice di partito – ha detto il presidente del Consiglio – la presenza di Siri va bene. Se è un vertice di governo, la presenza di Siri non va bene”.

A proposito di manovra e flat tax, dallo staff del presidente è stato poi chiarito che “da oltre due settimane il Presidente sta sollecitando la Lega a dare i nomi dei delegati che dovrebbero rappresentare la Lega stessa ai tavoli sulla manovra (sono 5 tavoli, tra cui anche quello sulla riforma fiscale). La Lega non ha ancora indicato questi delegati”.

“Non mi turba l’atteggiamento di Conte se uno ha la coscienza pulita. E’ una vicenda non reale” ha replicato, nel corso della conferenza al termine del vertice con le parti sociali, il vicepremier Salvini. “Ho già reinvitato tutti, non mi interessa l’iniziativa spot – ha detto ancora il leader della Lega -, i primi di agosto. Identica riunione, non mi interessa portare via il lavoro ad altri: Tria, Di Maio, Conte. Mi interessa solo portare contributi, noi vogliamo solo aiutare il lavoro di alcuni ministri. I tempi della manovra li detta il presidente del Consiglio, abbiamo piena fiducia, ma prima si fa e meglio è”.

“Ringrazio tutte le 43 associazioni che sono intervenute al tavolo – ha aggiunto Salvini – e che non vanno a offendere nessuno, ma vanno ad aiutare l’azione di governo con proposte che vanno dalla flat tax, allo sblocco delle opere, un’operazione di semplificazione fiscale senza precedenti. La richiesta unanime che è arrivata è sbloccare i cantieri e le opere pubbliche, un grande piano di investimento in opere pubbliche”.

In merito alla presenza di Siri al tavolo, il leader della Lega ha detto che l’ex sottosegretario, recovato da Conte perché indagato nell’ambito dell’inchiesta sul minieolico siciliano, “è uno dei massimi esperti di Flat Tax della Lega, queste sono le proposte della Lega che porteremo al M5S. Mi auguro che faranno lo stesso. Penso di vivere in un paese dove si è innocenti fino a prova contraria, ci sono tre gradi di giudizio, e su Garavaglia è un processo fondato su aria fritta”.

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