L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 5 gennaio 2020

La Francia in Euroimbecilandia è il paese che più ha sposato la Strategia del Caos e della Paura nata nelle viscere dell'11 settembre 2001

Attentato vicino Parigi, accoltella i passanti urlando Allah Akbar: convertito all’Islam e con problemi psichici, ucciso dalla polizia [FOTO]

Un giovane di 23 anni ha accoltellato diversi passanti vicino a un centro commerciale di Villejuif: un morto e due feriti, ucciso l'assalitore

A cura di Beatrice Raso 3 Gennaio 2020 20:35

A 5 anni dall’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, la Francia inizia il 2020 all’insegna della paura. A Villejuif, alle porte di Parigi, un giovane con problemi psichiatrici – sembra convertito di recente all’Islam – ha accoltellato diversi passanti vicino a un centro commerciale. La polizia lo ha ucciso ma non ha potuto evitare che il giovane, Nathan, che indossava una djellaba e che secondo alcuni testimoni avrebbe gridato Allah Akbar, uccidesse un uomo e ferisse altre due persone, una in modo grave. Non era schedato Nathan, 23 anni, residente a Parigi, ma la polizia lo aveva fermato per comportamento sospetto nel 2018 e lui aveva spiegato di essere affetto da una forma di schizofrenia. Al momento non sembra fosse in cura ma gli inquirenti stanno indagando sull’eventualità che fosse sotto l’effetto di farmaci.

Oggi alle 14, senza alcun preavviso, ha accoltellato diverse persone nel parco delle Hautes-Bruyeres, vicino a un supermercato Carrefour e a un centro commerciale di Villejuif. Nathan ha cominciato ad aggredire diverse persone con un coltello: alcune hanno evitato i colpi e si sono date alla fuga, gridando. L’uomo ucciso, abitante a Villejuif, “aveva 56 anni. Stava passeggiando con la moglie, e quando la donna è stata presa di mira dall’assalitore, ha tentato di proteggerla. E si è preso la coltellata al suo posto”, ha spiegato il sindaco Franck Le Bohellec. I coniugi abitavano a poche centinaia di metri. La donna, 47 anni, è stata ricoverata all’ospedale di Kremlin-Bicetre in gravi condizioni. La terza vittima è una donna di 30 anni, ricoverata per ferite alla schiena, ma non è in condizioni gravi.

Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha espresso “riconoscenza” alle forze dell’ordine per la loro “reattività, il sangue freddo, la professionalità”. Chiamati sul posto dai passanti terrorizzati, gli agenti hanno tentato di utilizzare le pistole di servizio per fermare Nathan, che stava fuggendo in direzione della vicina Hay-les-Roses ma che rischiava di finire nel centro commerciale, che a quell’ora era affollatissimo. Non riuscendoci, due di loro sono tornati verso l’auto di servizio, hanno preso il fucile d’assalto e hanno fatto fuoco 5 volte, uccidendo il fuggiasco. Al momento, l’inchiesta è stata affidata alla procura di Creteil, vicino a Parigi, ma il procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard, è arrivato sul posto dopo pochi minuti, insieme con il sottosegretario all’Interno, Laurent Nunez. In serata il presidente Emmanuel Macron ha espresso sostegno alle vittime di fronte a una “violenza cieca“.

Nell’aprile 2015, all’inizio dell’ondata di attentati di matrice islamica, Villejuif fu al centro del caso di Sid Ahmed Glam, studente di informatica algerino, sospettato di aver ucciso una donna e di star preparando un attentato contro una chiesa. Nell’anno appena trascorso, 3 casi sono finiti sul tavolo del procuratore antiterrorismo: l’accoltellamento di due secondini da parte di un detenuto radicalizzato, l’attentato all’esplosivo nel centro di Lione che fece 14 feriti a maggio e la strage nella questura di Parigi, a ottobre, da parte di un dipendente convertito all’islam e radicalizzato. In 5 anni, gli attentati commessi in Francia hanno provocato la morte di 255 persone.

http://www.meteoweb.eu/2020/01/attentato-parigi-accoltella-passanti-convertito-islam-problemi-psichici/1369334/#1

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