L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 28 giugno 2020

I politicanti ci hanno preso gusto vogliono continuare a trattarci come burattini

SPAGNA: “I VACCINATI ANTI-FLU MUOIONO DI PIU’ PER COVID”

Maurizio Blondet 27 Giugno 2020 

C’è relazione fra vaccino anti-flu e morte per coronavirus. L’ipotesi è in un rapporto alle autorità sanitarie spagnole della direzione dell’ospedale di Huesca, Barbastro, che serve una zona rurale con 100 mila abitanti. Vi si legge:

“Dei 20 pazienti morti nel nostro settore, tutti maggiori di 65 anni, 18 avevano ricevuto la vaccinazione anti-influenzale (certificata), mentre degli altri 2 non consta. I vaccinati rappresentavano dunque il 90 per cento delle vittime . Il dato è superiore alle attese secondo il tasso di vaccinazioni nel settore sanitario di Barbastro, che secondo il bollettino epidemiologico settimanale, era del 63% per questa classe di età”. Apparentemente, la vaccinazione antigrippale non solo non aveva migliorato la prognosi degli anziani colpiti da Covid-19, ma l’aveva peggiorata.

L’inconsistenza dei dati di efficacia della vaccinazione antigrippale nella prevenzione di complicazioni come la polmonite, l’ospedalizzazione e la mortalità generale degli anziani con comorbilità è stata segnalata da studi precedenti su un numero di casi molto più elevati” (1)

(1) Si fa riferimento allo studio seguente:

Barbara Michiels, Frans Govaerts, Roy Remmen, Etienne Vermeire, Samuel Coenen. A systematic review of the evidence on the effectiveness and risks of inactivated influenza vaccines in different target groups. (2011). Vaccine. 29. 9159-70. 10.1016/j.vaccine.2011.08.008.

I dati hanno indotto i medici dell’ospedale di Huesca a “sollevare l’ipotesi che la vaccinazione anti-flu della campagna 2019-2020 potesse essere associata a un maggior rischio di morte per Covid-19 nei maggiori di 65 anni”.

Allo scopo di contrastare questa ipotesi, i medici hanno esaminato i decessi di una casa di riposo, che aveva 94 ospiti, di cui 25 deceduti per Covid-19: rispetto al loro settore (20 per 100 mila abitanti) una proporzione mille volte superiore.

S’è scoperto che dei 94 ospiti della casa di riposo, 80 avevano ricevuto il vaccino anti-flu.

“Di questi 80, erano morti il 24, il 30%. Dei 14 non vaccinati, 13 sono ancora viventi, e 1 è morto; ossia il 7%.”

“Pertanto, il tasso di decessi nei vaccinati quadruplica rispetto ai non vaccinati, in un gruppo già importante di 94 individui. Si ha dunque la conferma del sospetto iniziale […]

Lo studio prosegue ipotizzando come causa una “Interferenza immunologica” dovuta al Polisorbato 80, un adiuvante (un detergente, tensioattivo usato per far superare ai farmaci la barriera emato-encefalica, usato nel vaccino anti-flu dalla Glaxo e da Novartis, di cui sono già stati segnalati “gravi effetti collaterali”.

Qui il testo originale:


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