L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 2 luglio 2020

''SE NON CI SARA' NUOVA ONDATA COVID-19, NE INVENTERANNO UN'ALTRA PER CONTROLLARCI''

LO PSICHIATRA E CRIMINOLOGO ALESSANDRO MELUZZI, ''CHI COMANDA NON AMA LE ELEZIONI, MA POPOLO NON REAGISCE. FINIREMO CON UN MICROCHIP NEL C..O''
''SE NON CI SARA' NUOVA ONDATA COVID-19, NE INVENTERANNO UN'ALTRA PER CONTROLLARCI''

Alessandro Meluzzi

di Roberto Santilli
Pubblicazione: 01 luglio 2020 alle ore 07:44

L’AQUILA – “Se non ci sarà un’altra ondata di Covid-19, ne inventeranno un’altra. Il progetto di chi sta dietro il nuovo ordine mondiale è il controllo totale sulla popolazione. Senza passare per le elezioni, magari attraverso dittature sanitarie, lockdown senza fine, eliminazione del contante e alla fine un bel microchip inserito sottopelle o nel culo”.

In pochi minuti di intervista telefonica, il professor Alessandro Meluzzi, psichiatra, criminologo e saggista religioso, oltre che ex deputato nelle file di Forza Italia, ex membro della massoneria del Grande Oriente d'Italia e, in gioventù, militante del Partito Comunista italiano prima e del Partito socialista italiano poi, tira bordate senza fermarsi un istante.

Fregandosene delle reazioni che le sue dichiarazioni suscitano in chi non la pensa assolutamente come lui.

“Quello del Covid-19 è un grande disegno – parte subito in quarta il professor Meluzzi – che viene utilizzato per permettere alle élite mondialiste di ottenere ciò che hanno in mente: una dittatura sanitaria a livello planetario che ‘piloti’ disoccupazione, crisi, rimonetazione, ridistribuzione del debito, controllo geopolitico, eliminazione degli avversari politici tipo Donald Trump e Vladimir Putin”.

“D’altra parte – continua – se questo Coronavirus si è esaurito troppo in fretta, occorrerà ‘liberarne’ un altro. Ed è lo scenario, mi pare, a cui si stanno preparando, tanto che ci sarebbe una nuova ‘suina’ in arrivo dalla Cina”.

“E se l’infodemia e l’aspetto mediatico e geopolitico non dovessero più reggere di fronte alla mancanza di fatti, le stesse élite e i loro ‘apparati’ politici e mediatici reagiranno con la creazione di ulteriori fatti”, afferma ancora Meluzzi.

Che però vede una resistenza e anche una “eterogenesi dei fini”: se la crisi è stata pianificata a tavolino, quella stessa crisi, forse, si sta in qualche modo ritorcendo contro i “pianificatori” che “non si aspettavano una linea di resistenza così forte da parte della società civile, penso agli Stati Uniti d’America” – non solo dell’emergenza Covid-19, ma pure delle rivolte della popolazione di colore – “un Paese federalista con un’abitudine alla democrazia e ai corpi intermedi. Dall’altro lato, è sorprendente la facilità con cui in molti nel mondo si siano piegati a questa dittatura senza reagire. Io, da ex sessantottino, dico che avremmo tirato le molotov per molto, molto meno”.

“Certo – fa notare – va detto che le élite si aspettavano che questo grande complotto ordito da massoneria finanziaria, quella dei Rothschild, dei Soros, dei Rockefeller e dei Gates, residui del regime cinese e col pieno controllo dell’Unione europea, fosse sufficiente a domare il pianeta. Isolato Putin, attraverso operazioni come quelle in Crimea e in Ucraina, credevano che avrebbero avuto facilmente ragione nell’imporre l’agenda del nuovo ordine mondiale”.

“Le cose, però, non stanno andando come progettato e programmato – continua nella sua analisi lo psichiatra – ma alla fine faranno in modo di farle andare come vogliono, anche perché hanno risorse economiche illimitate, controllo degli apparati statali e, attraverso la Cina, l’unica sede della manifattura internazionale”.

“A cosa può portare tutto questo? A una situazione caotica. E se il progetto fallisse, faranno saltare il banco. Il che non significa una guerra, ma un tracollo bio-sanitario e civile con annesso lockdown senza fine”, risponde, glaciale, Meluzzi, prima di affermare che “Chi ha il potere non lo molla facilmente. Qui parliamo di soggetti adusi a pedofilia e satanismo, con un potere senza contrasto da mezzo secolo”.

In una simile situazione, le piccole comunità come quella abruzzese come sono messe?

“Hanno solo la difesa della coscienza, dell’autocoscienza e della resistenza”, commenta il professore, che poi sull’Italia spiega che “Era stata scelta come grande campo profughi, pizzeria a basso costo per tedeschi arricchiti e gerontocomio gestito da fondi internazionali. Il popolo, votando, può far saltare il banco, ma la democrazia in questi casi è una minaccia, devono governare apparati che non vanno verificati dal voto. Infatti sono convinto che in Italia non si voterà fino al 2023, nel frattempo dovranno cercare un altro servo al posto di Sergio Mattarella. Se fossimo in un Paese normale che sceglie secondo democrazia, le elezioni regionali dovrebbero vedere i partiti di maggioranza perdere sei su sei, ma garantisco che non avverrà. Perché gli italiani sono strani, pensano con categorie di un secolo fa, tipo il fascismo. E le élite lo sanno. Sanno che la mente umana è arcaica”.

“Chi governa il mondo – conclude Meluzzi – non ha bisogno dei nostri soldi, perché li stampa, li ‘genera’. Il problema, per loro, è il controllo su di noi. E il massimo del controllo lo si otterrà soltanto con un microchip o sottopelle, o nel culo a tutti, dal quale possano essere liberate sostanze che uno non vuole nel proprio sangue e attraverso cui si riesca a monitorare tutto ciò che uno fa, ecco quindi, ad esempio, l’eliminazione del contante, perché il contante è uno degli strumenti della nostra libertà. Ciò che hanno in mente, alla fine, è il 666. Il segno della Bestia”.

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