L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 28 novembre 2020

e se non basta il covid-19 è già pronto il covid-21. L'imperativo di distruggere l'OFFERTA deve essere rispettato

Il G20 spiegato da Shamir

Maurizio Blondet 28 Novembre 2020 

L’OMS al G20 ha preconizzato “che questo virus non sarà l’ultimo; ci saranno più pandemie e solo le vaccinazioni, le mascherine e i generosi contributi al suo bilancio ci salveranno. Hanno anche promesso una nuova ondata di Covid a gennaio, e poi un’altra, e così via fino a quando la terra non sarà coperta di vaccini”.

Questo traggo dal magistrale resoconto fatto da Israel Adam Shamir del G20 online che si è tenuto nei giorni scorsi. Ne stacco questo capoverso per mostrare che la “previsione” OMS, ci sarà un’altra ondata a gennaio, coincide col ruolino di marcia della crisi programmata sfuggito negli ambienti di potere del Canada, e ovviamente bollato come fake news. Di cui un sito benemerito ha fatto la traduzione in italiano, così che i non covidioti (che sperano che il governo, che imponendo le mascherine, ci lascerà tornare alla “vita normale”) si preparino.


Dopo le feste, ci diranno che i pranzi di Natale e i veglioni di Capodanno (“Veglioni, Fabbriche di Covid“, ha detto il primo ministro francese) li obbligano – colpa nostra – a procedere al confinamento completo e totale, molto più rigido del primo, progettato nel ruolino per gennaio.

L’inizio del pezzo di Shamir (sto traducendolo)


“I leader del G20 hanno raggiunto un consenso di una ampiezza precedentemente osservata ai vertici del Patto di Varsavia. Notizie in breve: vogliono vaccinarci e poi, prima di ricominciare a muoverci, passare alla lotta al riscaldamento globale. Se sopravviviamo a maschere e vaccini, l’austerità ucciderà i sopravvissuti.

Ricordi? prima della pandemia c’era Greta. Greta tornerà non appena tutti avremo ricevuto la punturina [vaccino] . Questo programma Save the World – Salva il mondo – coinvolge una parte significativa dell’umanità, inclusi russi, europei e americani. Prima, una punturina per salvarci; subito dopo, salviamo il pianeta dal riscaldamento. Gran parte di questo salvataggio del mondo è uscito direttamente da un fumetto. Ora prendiamoci del tempo per osservare cosa sta succedendo.

Mentre passavi il fine settimana a prepararti per il Ringraziamento e Black Friday, i leader di venti dei principali paesi del mondo hanno tenuto il loro vertice online. Di solito si incontrano, parlano, discutono di problemi a margine – questa volta era tutto online. Sebbene il vertice sia stato formalmente ospitato dall’Arabia Saudita, Zoom is Zoom: gli ospitanti del vertice hanno avuto poche opportunità di mostrare la loro ospitalità. E c’erano poche polemiche. I leader generalmente erano d’accordo tra loro.

Il principale dissidente – il mostro arancione, alias il presidente Trump – avrebbe potuto infilare un bastone nei raggi del carro troppo veloce, ma non aveva tempo per loro. Era immerso nella sua battaglia per la Casa Bianca nei campi e nel tempo libero giocava a golf.

Il precedente vertice del G20 si era svolto a marzo, e lì hanno deciso di aprire le porte ai confinamenti e distruggere il mondo come lo conoscevamo. Prima di marzo, l’ossessione Covid era ancora un interesse di minoranza. I russi ne hanno riso. Dopo la decisione del G20 di marzo, è diventata la massima priorità. Il Vertice di novembre ha confermato le decisioni di marzo e si è spinto oltre, molto oltre.

Mentre il presidente Putin al vertice ha sottolineato che il principale pericolo per il mondo è la disoccupazione, la povertà e la depressione economica di dimensioni senza precedenti, altri oratori hanno dato l’impressione di essere soddisfatti della situazione attuale, perché consente di ricostruire tutto. Ricostruisci meglio, è lo slogan di Joe Biden:


Build Back Better = Grand Reset

Per alcuni Covid è una pestilenza; ma per i nostri leader è una finestra di Overton. Consiglierei loro di mangiare una fetta di limone prima di parlare. Questo, ovviamente, non aiuterà contro Covid, ma almeno cancellerà i sorrisi beati dai loro volti…..

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