L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 8 luglio 2021

Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare le ingiustizie fatte dagli ebrei sionisti ai palestinesi?

Israele abbatte le tende di 63 beduini in un villaggio palestinese: “È la settima volta che accade”

Manifestanti palestinesi tentano di fermare la demolizione del villaggio beduino di Khan al-Ahmar, in Cisgiordania, il 4 luglio 2018. Credit: EPA/ABIR SULTAN

7 Lug. 2021 alle 16:40

ISRAELE ABBATTE LE TENDE DI 63 BEDUINI IN UN VILLAGGIO PALESTINESE: “È LA SETTIMA VOLTA CHE ACCADE”

Israele ha demolito le tende in cui abitavano almeno 63 beduini in un villaggio in Cisgiordania, distrutto a più riprese dalle autorità israeliane negli ultimi anni. Lo riporta Reuters citando un esponente dell’Autorità nazionale palestinese, secondo cui questa è la settima volta che nel villaggio beduino di Khirbet Humsah sono state distrutte tende e altre strutture.

Le autorità israeliane hanno affermato che il villaggio, situato nella Cisgiordania settentrionale è stato costruito illegalmente nel 2012 sul terreno di un poligono di tiro militare e che i residenti hanno rifiutato di trasferirsi in una zona vicina. Gli abitanti, rimasti sul sito dopo le demolizioni, hanno assistito all’abbattimento delle tende da parte delle ruspe, che hanno caricato i resti su alcuni camion.

Muataz Bsharat, funzionario dell’Autorità nazionale palestinese, ha dichiarato a Reuters che le demolizioni hanno lasciato 11 famiglie senza casa, accusando Israele di “terrorismo di stato”.

Il Coordinamento delle attività governative israeliane nei territori (Cogat), un’agenzia militare israeliana che coordina le attività civili nei territori palestinesi, ha dichiarato che Israele ha eseguito una sentenza della Corte Suprema, che ha chiesto di rimuovere le tende erette senza permessi di costruzione. L’assenza di permessi, estremamente difficili da ottenere secondo i palestinesi, è spesso citata per giustificare la demolizione di abitazioni occupate da palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme Est.

Secondo quanto dichiarato dall’ong israeliana B’Tselem negli scorsi mesi, le ripetute demolizioni di Khirbet Humsah farebbero parte degli sforzi delle autorità israeliane per trasferire la comunità di beduini con la forza. “Queste demolizioni fanno parte della politica israeliana, attuata in tutta la Cisgiordania, per rendere insopportabile la vita dei palestinesi, per costringerli a lasciare le loro case, concentrarli in enclave e impadronirsi delle loro terre”, ha dichiarato l’ong che a gennaio ha accusato lo Stato ebraico di apartheid.

Nessun commento:

Posta un commento