L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 10 agosto 2021

I vaccini sperimentali Pfizer, Moderna e Astra Zeneca non impediscono la trasmissione del virus da persona a persona e i vaccinati sono trasmettitori come i non vaccinati


L’appello di Montagnier

Montagnier scrive: “Questo è un appello ai leader che stanno promuovendo nel loro paese e a livello internazionale una vaccinazione massiccia per la prevenzione della diffusione del coronavirus Covid-19.

Sulla base di dati ancora sperimentali, hanno permesso e incoraggiato massicce campagne di inoculazione di nuovi tipi di vaccini.

Questi vaccini trasportano una parte dell’RNA del virus che codifica per la sua proteina superficiale permettendone la fissazione sulle cellule bersaglio. I produttori di questi vaccini credevano ingenuamente che gli organismi iniettati avrebbero montato una forte risposta anticorpale neutralizzando questa proteina superficiale e quindi prevenendo la trasmissione del virus.

Tuttavia, i fatti contraddicono questa speranza: i vaccini Pfizer, Moderna e Astra Zeneca non impediscono la trasmissione del virus da persona a persona e i vaccinati sono trasmettitori come i non vaccinati.

Pertanto la speranza di “immunità di gregge” da un aumento del numero di vaccinati è completamente vana.

La spiegazione di questo fallimento è semplice: l’elevata capacità di mutazione del virus legata alla sua elevata trasmissibilità consente la selezione di varianti resistenti ai vaccini. (https://www.francesoir.fr/societe-sante/une-erreur-strategique-qui-impacte-lavenir-de-lhumanite-appel-du-pr-luc-montagnier)

tratto da 

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