L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 23 ottobre 2021

Nessuna correlazione. Per l’Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid

Nessune correlazioni del giorno

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Deve partorire ma scopre che bimba è morta, scatta indagine: si era vaccinata 2 giorni prima

Di 21 Ottobre 2021Cronaca

imperia18

Malori a scuola, una mattina da incubo a Brescia e in provincia

Otto interventi in poco più di due ore.

É stata una mattinata difficile quella di oggi (giovedì 21 ottobre) nelle scuole di Brescia e provincia: nell’arco di poco più di due ore  sono stati otto gli interventi dei soccorritori allertati per una serie di malori accusati da parte degli studenti.

A San Polo

Il primo allarme è stato lanciato alle 10.22 a San Polo in via Violante Ettore 18; ad essere coinvolta una bambina di 12 anni. Come riportato da Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) inizialmente la missione è stata classificata in codice rosso poi, fortunatamente la situazione è risultata meno grave del previsto; l’alunna è stata trasportata in codice giallo all’ospedale pediatrico degli Spedali Civili di Brescia. Sul posto è intervenuta anche l’automedica.

Brescia

Alle 10.23è invece scattato in codice giallo l’allarme per una ragazza di 20 anni al Liceo Gambara; la studentessa è stata trasportata in ambulanza alla Poliambulanza di Brescia dove è giunta alle 11.09. Un’ambulanza e un’ automedica sono poi giunte alle 11.04  in via Aleardi dove una studentessa di 18 anni ha accusato un malore; la ragazza è stata trasportata in codice giallo agli Spedali Civili di Brescia. All’ospedale pediatrico degli Spedali Civili di Brescia è giunto alle 12.42 anche un bambino di otto anni dopo essersi infortunato a scuola, la missione è stata classificata come codice verde. Sempre a Brescia un ragazzo di 17 anni è stato ricoverato in verde agli Spedali Civili di Brescia a seguito di una caduta a scuola e alle 12.39 un ragazzo di 18 anni studente a Brescia è stato invece ricoverato alla Città di Brescia in codice verde per un malore.

Darfo Boario Terme

Vittima di una caduta un ragazzino di 13 anni a Darfo Boario Terme in via Guglielmo Ghislandi 24; il giovane studente è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Esine dove è giunto alle 11.34.

Borgosatollo

Intorno alle 11 anche una ragazza di 13 anni ha accusato un malore mentre si trovava all’interno della scuola secondaria di primo grado di via Matteotti.

Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l’Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid

Franco Bechis

Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell’Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus che ha messo in ginocchio il mondo avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Sembra un’affermazione strampalata e da no vax, ma secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall’istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. Quindi dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé. Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza. Addirittura il 67,7% ne avrebbe avuto insieme più di tre malattie contemporanee, e il 18% almeno due insieme. …

meluz 3 mila

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