L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 30 dicembre 2021

Follia pura - I tamponi farlocchi che non distinguono il raffreddore, dal mal di gola, dall'influenza ha individuati che degli inoculati con tre dosi erano contagiati, non malati non malati non malati ma raffreddati o influenzati sono diventati covid

I vaccini affondati da Omicron nelle acque delle Faroer



Ci era stato detto da bambini che le bugie hanno le gambe corte, ma non ci è stato detto che hanno anche il portafoglio pieno e la infinita disponibilità dell’idiozia umana che spesso allunga le gambe a chi allunga le mani sulle vite degli altri. Ma con tutto questo ci sono sempre momenti in cui la verità salta fuori prepotentemente. E negli ultimi giorni la variante omicron destinata a confondere le acque e a salvare l’immagine di vaccini ha creato molto brutti scherzi ai suoi tutori. Tra le cose più divertenti c’è la vicenda dei 33 operatori sanitari che ai primi di dicembre hanno tenuto in incontro alle isole Faroer, luogo certo fuori mano e inadatto a qualsiasi tipo di mondanità.. Tutti ,nessuno escluso, era vaccinato con tre dosi di Pfizer ed aveva fatto il test 36 ore prima di arrivare, ma hanno cominciato ad avere i tipici sintomi del raffreddore e 21 di essi sono risultati positivi al test Pcr, con un tasso di reinfezione del 63,6 per cento. Nessuno di loro aveva avuto il covid e dunque non poteva aver sviluppato un’immunità naturale come come è noto è molto più valida contro le varianti. Per carità niente di grave, i tipici sintomi da omicron e da raffreddore, naso che cola, raucedine, al massimo qualche linea di febbre, insomma quello che due anni fa si sarebbe risolto con due pastigliette e oggi invece suscita una pantomima di allarme e di falsa gravità e in qualche caso porta persino in ospedale.

Ma la cosa imbarazzante per i narratori è che in parecchi Paesi, si continua a seguire come i ciuchi lo stesso copione della terribile nuova variante che si era delineata all’inizio e perciò si tenta di imporre con la forza la terza dose come la “migliore protezione contro Omicron“. Una roba tutta da ridere se non fosse da piangere. Anzi a dire la verità la vicenda delle Faroer che è venuta alla luce solo ora, è già entrata a far patre di uno studio pubblicato l’antivigilia di Natale su Nature e che mette in forte dubbio qualsiasi possibilità di efficacia degli attuali vaccini con la nuova variante. Risultati quasi identici si possono vedere in Norvegia, dove la variante Omicron si è diffusa rapidamente tra i frequentatori di feste che erano stati vaccinati più volte . E in Danimarca non è bastata nemmeno una quota di vaccinazione superiore all’80 per cento per salvare il Paese dal diventare uno degli hotspot europei per la variante Omikron: a metà dicembre l’84 per cento dei contagiati dalla nuova variante aveva fatto il booster. Insomma il vaccino è acqua fresca contro il virus mentre è pericoloso solo per gli esseri umani, escludendo da questo novero gli abominevoli individui che cercano di vaccinare tutti spaventandoli con la paura di Omicron. Questi sono soltanto piccoli criminali, grassatori, irresponsabili e imbecilli: chi volesse derivare una politica eugenetica da questa vicenda avrebbe già un elenco bello pronto.

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