
la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
lunedì 27 dicembre 2021
Leggere Sapelli è sempre istruttivo. Si usano vecchi e non più adeguati strumenti per leggere la realtà e che danno obbligatoriamente una falsa visione prospettica. Ancorarsi ad un atlantismo di maniera che anche se conserva intatta la sua forza militare di occupazione del Giappone, Italia e Germania contiene in patria, nella sua società germi di frantumazione, divisione, violenza di una profondità inaudita. Un sistema economico che sfrutta sempre di più masse di individui per arricchire i già ricchi, un sistema infrastrutturale che cade a pezzi, una finanza che guarda solo se stessa dimenticando le comunità a cui dovrebbe dare sostegno per farle evolvere. E non vedere la nascita di Eurasia che non vuole dire una alleanza momentanea tra Russia e Cina ma che va ben oltre e che ormai è la ragione di vita ALTERNATIVA ad un occidentalismo che ha perso la sua carica vitale ed è chiuso a guardare solo se stesso, influenza covid docet

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