
la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 22 maggio 2021
Il vaccino Pfizer è sperimentale come d'altra parte gli altri vaccini con modificazioni genetiche

Tranquilli è la solita ennesima mattanza
USA: “Hanno voluto le bombe più grosse”
La propaganda di guerra israeliana non parla mai del tipo delle munizioni utilizzate nel bombardamento aereo della Striscia di Gaza assediata. Ufficialmente si tratta di bombardamenti mirati. In effetti, gli israeliani lanciano le bombe più grandi nel loro inventario e premono costantemente Washington per accelerare le consegne di armi con una maggiore capacità di distruzione. Una fonte anonima del Pentagono afferma che la frenesia israeliana di acquisire sistemi d’arma statunitensi è molto difficile da definire, anche per i professionisti.


“Vogliono tutto, prototipi compresi, e spesso scavalcano le procedure per ottenerli senza pagare un centesimo”, secondo un manager di un programma di monitoraggio del mercato orientato alla difesa con sede nella capitale federale degli Stati Uniti.Il governo israeliano sembra non avere altra scelta che sganciare bombe e proiettili sulla Striscia di Gaza. Un vicolo cieco strategico totale. Nonostante le pesanti bombe aeree sganciate dall’aeronautica israeliana su edifici governativi e aree densamente urbanizzate a Gaza, la resistenza palestinese non solo è in piedi, ma continua a schernire gli israeliani sottolineando che è un po ‘grazie al recupero degli ordigni inesplosi israeliani che riesce a continuare a produrre razzi fatti in casa. Sembra anche che il famoso database israeliano degli obiettivi di questi bombardamenti includa ospedali, orfanotrofi, uffici stampa, scuole, filiali bancarie, librerie, spiagge e sedi di enti di beneficenza internazionali.


Bombardamenti di tale portata su qualsiasi paese occidentale avrebbero causato la sua resa incondizionata o l’uso dell’opzione nucleare. La resilienza della Striscia di Gaza, un territorio sotto embargo totale e sotto assedio, senza rifugi antiaerei e senza né anti-aerea né o forza aerea dipende più dalla capacità delle popolazioni di sopportare perdite elevate di vite umane ma credendo duro come il ferro della giustizia della loro causa e soprattutto l’inevitabilità della loro vittoria finale. Credete che non toccherà a noi? La situazione nella Striscia di Gaza prefigura come sarà gran parte dell’umanità negli anni a venire. La grande impostura pandemica ve lo ha mostrato. Una popolazione urbana sotto uno stato d’assedio reale o virtuale, la cui libertà di movimento è ostacolata da vari stratagemmi economici o direttamente dalla forza e dalla costrizione e il cui minimo movimento di protesta contro l’ordine stabilito sarà spietatamente represso con tutta la panoplia bellica disponibile sotto il il silenzio complice dei media del sistema e degli artifici di linguaggio dei manipolatori degli spiriti.
Questa eventualità non è più frutto dell’immaginazione. In un certo senso, saremo tutti, nessuno escluso, i palestinesi di domani perché i folli sogni di un’egemonia globale imposta dalla carota o dal bastone alle popolazioni del mondo da un’oligarchia ristretta ed esclusiva non sono mai stati più forti che durante il XX e il 21 ° secolo dell’era cristiana.

Questa oligarchia cerca di terrorizzare coloro che resisteranno nonostante tutte le campagne di guerre ibride e altri mezzi volti ad alienarli dal loro buon senso, dalla loro capacità di discernimento, dalla loro salute e dal loro ambiente promettendo loro di essere schiacciati per l’eternità. Persino gli israeliani sono palestinesi ignari, tenuti in ostaggio, ipervaccinati con esiti letali e strangolati da mutui ipotecari dagli insediamenti su terreni saccheggiati a beneficio di una minoranza corrotta che è in grado di annientare la razza umana per mantenere il potere e godere dei suoi privilegi. Le ostilità cesseranno. Riprenderanno tra pochi anni. È un ciclo infernale. Nel frattempo, gli animatori del grande circo allestiranno una finta scena come quella ambientata all’indomani della Guerra del Golfo a Madrid e Oslo, per anestetizzare le vittime prima della loro immolazione. Alla fine, il sacrificio umano non è scomparso . Il tempio di Baal esiste ancora nella mente di alcuni e sono disperati per renderlo una realtà, anche se ciò significa innescare una catastrofe planetaria.
“portavoce israeliani spiegano i cecchini dell’IDF che hanno deliberatamente sparato e ucciso dozzine di bambini disarmati per il crimine di aver partecipato a una protesta. [Clip da Gaza Fights For Freedom]
https://www.maurizioblondet.it/hanno-voluto-le-bombe-piu-grosse/
Proibito manifestare idee contrarie al pensiero dominante
Scuola inglese denuncia cappellano all’antiterrorismo: “Ha detto agli alunni di opporsi al gender”
di Cristina Gauri
Il Primato Nazionale
Roma, 10 mag — Il Trent College, liceo nei pressi di Nottingham, ha segnalato il cappellano dell’istituto al programma di prevenzione del terrorismo dopo che questi aveva tenuto un sermone in cui spiegava agli alunni che potevano anche non essere d’accordo con l’ideologia gender.
Il protagonista dell’assurda vicenda è il reverendo dott. Bernard Randall, 48 anni. La scuola ha denunciato Randall al programma Prevent che mette sotto la lente d’ingrandimento i cittadini a rischio di radicalizzazione. Dopo accurate indagini, la polizia ha per fortuna decretato che il cappellano non rappresentava alcuna minaccia terroristica. Lo riferisce il Mail on Sunday.
Il parroco cita in giudizio la scuola
Ma l’episodio non finisce qui e tocca ben più alte vette di follia. Secondo quanto riportato dallo stesso cappellano, la scuola lo avrebbe inizialmente avvertito che i futuri sermoni avrebbero subito un’opera preventiva di censura, per poi licenziarlo poco tempo dopo, riducendo così la sua «carriera e vita» a «brandelli». Randal non si è però dato per vinto e ha citato in giudizio la scuola per discriminazione, molestie, vittimizzazione e licenziamento ingiusto.
I fatti risalgono al giugno 2019, mese in cui Randall lesse il sermone davanti agli alunni: «A nessuno dovrebbe essere detto che deve accettare per forza l’ideologia Lgbt». Il cappellano aveva precisato che «dovremmo rispettare le convinzioni degli altri, anche dove siamo in disaccordo». E ancora: «Dobbiamo trattarci l’un l’altro con rispetto, senza attacchi personali: questo è ciò che significa amare il prossimo come sé stessi
Pare che l'ennesima mattanza degli ebrei sionisti a Gaza, nella prigione a cielo aperto, sia terminata

C'è una pericolosa biforcazione tra prezzi degli immobili e reddito medio disponibile dal crollo Lehman in poi, di fatto l’inizio dell’era di emergenzialità permanente. C'é bolla immobiliare in piena regola già in atto in Germania.
Se la Bundesbank minimizza l’inflazione, è il caso di preoccuparsi. E rileggere Sun Tzu
Mauro Bottarelli
22 Maggio 2021 - 13:00








L'impero cinese chiude i rubinetti mentre quello statunitense prende tempo è chiaro che la botta avrà ripercussioni più pesanti su chi non ha agito per tempo, d'altra parte sono nella loro medesima narrazione e gli manca i coraggio di uscirne fuori perchè si sono sempre basati sulla menzogna e le balle spaziali, NON conoscono il valore della VERITA'





Dobbiamo cercare di arrivare alla VERITA' senza sconti altrimenti non ne usciamo fuori da una narrazione che ci vuole prigionieri a disposizione del LORO potere
Altro che covid è crisi economica profonda e duratura baby sancita a settembre del 2019 dall'intervento della fed che ha sparato miliardi al giorno per salvare la finanza, il Casinò di Wall Street a cui mancava i contanti e non erano più solvibili e a tutt'oggi dopo la spremuta di malattia a cui ci hanno obbligato a bere non si vede luce alla fine del tunnel




Diciamolo ai nostri euroimbecilli fanfulla alla Salvini che la porta per euroimbecilandia non è la Torino-Lione, che già esiste e passa per il Frejus, ma è il Brennero dove i nostri amici euroimbecilli austriaci fanno il bello e il cattivo tempo





La voglia pazza della Bce di smettere i panni di banca centrale prestatore di ultima istanza e riprendere il proprio ruolo di protagonista nell'attuazione del Progetto Criminale dell'Euro
Perché la Bce lancia allarmi sul debito?
di Giuseppe Liturri

La Bce avverte che la mole di debito generata dalla pandemia potrebbe minare la stabilità finanziaria, ha titolato ieri il Financial Times. Perché? L’articolo di Giuseppe Liturri
La Bce avverte che la mole di debito generata dalla pandemia potrebbe minare la stabilità finanziaria.
Così ha titolato ieri il Financial Times, riportando dichiarazioni di esponenti della Bce a margine della revisione biennale della stabilità finanziaria. Note che risultano alquanto stonate, poiché provengono da chi ha il potere illimitato di garantirla quella stabilità finanziaria. Avendo il potere di agire, con risorse potenzialmente infinite, sia sul versante del debito privato (attraverso il canale bancario) che su quello del debito pubblico (operando direttamente sul mercato dei titoli di Stato).
Se un medico, che ha tutti gli strumenti per prevenire e curare la malattia, paventa dei pericoli, allora insinua il dubbio che non abbia molta voglia di fare il suo mestiere.
Di seguito, una sintesi di quanto riportato dal quotidiano britannico.
Nonostante si sia potuto osservare un recente miglioramento delle prospettive economiche a causa del calo dei tassi di infezione e dell’accelerazione delle vaccinazioni, la Bce ha affermato mercoledì, nell’ambito della sua revisione biennale della stabilità finanziaria, che l’eurozona è ancora lontana dall’essere al sicuro.
“Siamo ottimisti riguardo ad uno scenario che possa favorire una ripresa delle condizioni economico-finanziarie”, ha dichiarato Luis de Guindos, vicepresidente della Bce. “C’è, tuttavia, un aspetto da considerare: la pandemia lascerà in dote un’eredità fatta di debiti più alti e bilanci più deboli, che potrebbero provocare forti oscillazioni di mercato e stress finanziario o portare un periodo prolungato di debole ripresa economica”.
Il debito aggregato dei governi della zona euro è passato dall’86% del PIL del 2019 al 100% dello scorso anno, ha affermato la BCE, sebbene abbia notato che ciò è stato mitigato dagli attuali bassi tassi di interesse, che hanno ridotto il costo del finanziamento del debito. I livelli del debito sovrano rimarranno elevati il prossimo anno, quando più della metà dei 19 paesi della zona euro avrà ancora deficit di bilancio superiori al 3% del PIL, secondo le previsioni della BCE.
De Guindos ha affermato che la Bce continuerà a mantenere “condizioni di finanziamento favorevoli” per governi, imprese e famiglie e che qualsiasi ritiro degli stimoli di politica monetaria “dovrà essere graduale e molto prudente” e in linea con la ripresa economica.
L’aumento dei livelli del debito societario è stato più elevato nelle società più indebitate, ha affermato la BCE. Le aziende nel 90 ° percentile di indebitamento hanno aumentato il rapporto debito / capitale proprio dal 220% prima della pandemia a oltre il 270% della fine dello scorso anno.
Il numero di società fallite nell’eurozona è diminuito di un quinto lo scorso anno, nonostante la recessione più impattante dai tempi del dopoguerra. De Guindos ha però aggiunto che si stima un aumento dei fallimenti nel corso di quest’anno, la cui entità dipenderà dalla rapidità con cui i sostegni saranno ritirati.
Il mercato degli immobili, indicatore attendibile, ha dovuto affrontare il cambiamento delle abitudini verso il lavoro a distanza e lo shopping online durante la pandemia e la Bce ha affermato che è probabile che il calo dei prezzi degli immobili acceleri, rappresentando una minaccia per le banche della zona euro poiché verso questo settore è diretto il 7% dei prestiti al settore privato.
Notando la “notevole esuberanza” anche dopo il sell-off sui mercati obbligazionari statunitensi iniziato all’inizio di quest’anno, la BCE ha affermato che “la significativa volatilità dei prezzi solleva interrogativi sulla trasparenza e sul grado di leva finanziaria all’interno dei mercati”.
La banca centrale ha affrontato anche l’argomento delle criptovalute, affermando che un recente aumento del prezzo del bitcoin è riuscita ad “eclissare le precedenti, come la bolla finanziaria dei tulipani e la bolla dei mari del sud nel 1600 e 1700”. Pur definendo la criptovaluta “rischiosa e speculativa”, ha concluso che i suoi “rischi per la stabilità finanziaria sembrano tuttavia attualmente limitati”.
L'impero statunitense rifocilla di armi gli ebrei sionisti per meglio distruggere uccidere a Gaza, la prigione a cielo aperto
“Ascolta, Israele”, I difensori della Roccia
Celebrazioni celebrazioni ovunque a #Gaza . Sono le 3:45 del mattino e la gente è ancora in strada a cantare e festeggiare . Sì, siamo sopravvissuti alla quarta guerra in 12 anni e ancora siamo qui in piedi e combattiamo per la nostra libertà. Non molleremo finché non avremo i nostri diritti. Ascolta, #Israele
https://twitter.com/kareemMajjour/status/1395542615265849356
Questo è il missile (JDAM) che rappresenta parte delle armi del valore di 735 milioni di dollari @JoeBiden sta mandando di corsa in Israele per essere utilizzato in una delle città più densamente popolate della terra.