L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 16 ottobre 2021

16 ottobre 2021 -

 

Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.

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E' il Passaporto dei vaccini sperimentali che tiene alto il Pil dell'Italia mentre quelli degli altri paesi crollano. Se crollerà sarà colpa di quelli che si sono rifiutati di fare da cavia ai vaccini sperimentali

Il Pil di mezzo mondo crolla, il nostro no. «Variabile Crisanti» anche sulla crescita?

16 Ottobre 2021 - 13:00

Come il microbiologo mette in dubbio i numeri dei contagi, così il quadro macro - dagli Usa alla Cina - pare contraddire l’outlook del governo. E Berlino dice «no» alla riforma del Patto di stabilità


I conti non tornano. Così Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di microbiologia molecolare dell’Università di Padova, stronca con un semplice esercizio di razionalità matematica i numeri della pandemia in Italia. A detta del microbiologo, a fronte di 30-40 decessi al giorno, dovremmo avere un numero di nuovi contagiati sei volte superiore a quello attuale. Evidentemente c’è una discrepanza ingiustificabile, perché in tutti gli altri Paesi d’Europa e del mondo il rapporto è di uno a mille rispetto ai numeri dei casi e dei decessi, conclude il professore.

E se lo stesso valesse per il Pil? Questo grafico

Andamento delle stime sul Pil Usa del terzo trimestre Fonte: Atlanta Fed/Bloomberg

mostra il trend delle rilevazioni del tracciatore in tempo reale della Fed di Atlanta, il GDPNow, relativo alla crescita economica Usa del terzo trimestre: due mesi fa era al 6%, oggi è all’1,2%. Già, perché questa immagine pubblicata da Bloomberg solo il 14 ottobre scorso è già vecchia: nel suo aggiornamento di ieri, il proxy è ulteriormente sceso di uno 0,1% rispetto solo alla rilevazione dell’8 ottobre. Un tracollo. Il tutto, poi, alla luce del taglio netto inferto dai 5 istituti economici del Paese anche alle prospettive del Pil tedesco per l’intero 2021, passato dal 3,7% al 2,4%.

Possibile che soltanto in Italia regga il 6%? E, anzi, ogni settimana il ministro Brunetta aggiunga qualche decimale di ottimismo, spinto dall'entusiasmo per il ritorno in presenza della Pubblica Amministrazione? D'altronde, siamo anche l’unico Paese - a parte due staterelli a stento riprodotti sugli atlanti - ad aver imposto il Green pass per lavorare: tutti stupidi gli altri e fenomeni soltanto noi? E’ la variabile Crisanti: cosa stiamo fattorizzando nel computo del Pil per l’anno in corso, quale magico moltiplicatore sta garantendoci traiettorie cinesi, mentre i colli di bottiglia sulla supply chain stanno facendo deragliare alla velocità della luce tutte le altre economie?

Possibile che il caro-energia stia colpendo senza pietà tutti quanti, mentre l’Italia pare essere stata sfiorata solo da un buffetto, cui il governo ha subito posto rimedio con il cerotto dello stanziamento di fondi per alleggerire le bollette di ottobre? Questo grafico

Correlazione fra prezzi alla produzione cinesi e futures sul carbone Fonte: Bloomberg/Zerohedge

mostra una dinamica in atto in Cina: le rilevazioni dell’altro giorno hanno confermato come i prezzi alla produzione del Dragone siano già oggi al massimo da 26 anni ma a far paura è stato il dato di chiusura dei futures del carbone per riscaldamento con scadenza gennaio scambiati a Zhengzhou. Qualcosa come qualcosa 2.226 per tonnellata, un aumento del 200% da inizio anno. Se la correlazione del grafico risulterà confermata, dove finiranno i prezzi alla produzione in Cina? E con essi, quelli al dettaglio, su cui ovviamente prima o poi occorrerà scaricare parte delle componenti che comprimono i margini delle aziende? In parole povere, dove rischia di precipitare il Pil cinese, trascinato al ribasso anche dai consumi in picchiata causa inflazione?

In Italia, invece, 6%. Fisso. La sola presenza di Mario Draghi sembra garanzia di successo, come testimoniato dalle titolazioni adoranti di gran parte della stampa rispetto all’intransigenza mostrata da Palazzo Chigi nei confronti delle proteste no-green pass dei portuali. Insomma, siamo il Paese del Pil miracoloso e della scoperta delle virtù del thatcherismo con 50 anni di ritardo. Ma c’è poco da sorridere. Perché questo grafico

Andamento del Commodity Research Bureau BLS/U.S. Spot Raw Industrials Index Fonte: Bloomberg

ci mostra come la cosiddetta inflazione transitoria non paia destinata a essere tale. quantomeno rispetto alle commodities: se infatti l’altro giorno a Londra lo zinco ha raggiunto valutazioni massime da 14 anni, divenendo il nuovo osservato speciale dopo carbone, gas naturale e petrolio, ecco che a sfondare il suo record storico ci ha pensato anche l’indice delle commodities più vecchio del mondo, il Commodity Research Bureau BLS/U.S. Spot Raw Industrials Index, nato addirittura nel gennaio 1934.

E particolare perché esclude proprio i prodotti energetici, focalizzandosi su quelli più di nicchi come pellame, tela da imballaggio, grasso animale, colofonia (una resina vegetale) e scarti metallici. Il suo plus rispetto agli altri indici? La gran parte delle componenti è trattata solo sul mercato fisico e non tramite futures: tradotto, impatto dell’attività di speculazione finanziaria pari a zero. Eppure, siamo ai massimi storici. Possibile che solo l’industria italiana non paghi dazio a una situazione simile?

Davvero siamo i più bravi di tutti o siamo nel pieno di una variabile Crisanti per quanto riguarda i numeri della crescita? Qualche dubbio sorge. Quantomeno, alla luce di due realtà. Mentre tutti gli osservatori prendevano atto del flop delle proteste di portuali e camionisti, il nostro spread saliva. E non di poco, stante il quadro macro spacciato dalla narrativa e il sostanziale successo della linea della fermezza governativa. Il motivo? In Germania, Olaf Scholz scioglieva la riserva: di fatto, il governo con Verdi e Liberali è cosa fatta. Mancano ufficialità e particolari ma tre punti fermi sono emersi. Primo, abbandono del carbone entro il 2030. Ovvero con otto anni di anticipo sul previsto, chiara concessione agli ambientalisti. Secondo, ritorno alla politica interna di debito zero, dopo due anni di scostamenti obbligati per rispondere alle sfide della pandemia.

Terzo, nessuna concessione sul Patto di stabilità europeo. Il quale, quindi, resta tale e quale. Esattamente il contrario di quanto sperasse Mario Draghi e di quanto prospettato dal PD nell’immediatezza della vittoria socialdemocratica in Germania del 26 settembre. Detto fatto, lo spread ha reagito. Nettamente. Seconda realtà: non sarà che quei numeri sui contagi un po’ troppo discrepanti siano una sorta di assicurazione sulla vita per giustificare il crollo del Pil da qui a fine anno, sciorinando al momento giusto un’impennata di contagi quotidiani - come quella appena registrata in Gran Bretagna - che scarichi su no-vax e no-green pass la responsabilità per la battuta d’arresto?

“ non abbiamo bisogno di fare niente, niente, basta guardare come si autodistrugge l’Occidente ”

I russi sono esterrefatti dalla stupidità suicida dell’Occidente

(Traduzione automatica)

La crisi energetica si autoimposta in cui l’UE sta simultaneamente cercando di fermare la carbonizzazione mentre ALLO STESSO TEMPO chiede alla Russia di aumentare la sua produzione di energia?

Per quanto riguarda gli ucraini, Putin ha appena offerto loro, ancora una volta, non per $ 1500/metro cubo ma per $ 175. Ma questo stato vassallo degli Stati Uniti rifiuta con orgoglio tali offerte.

Il fatto che lo zio Sam-uel abbia promesso le sue “molecole di libertà” – gas liquefatto americano – all’UE ma ora le sta vendendo all’Asia (che ha i mezzi per pagare molto di più). Eppure l’UE rimane sottomessa agli USA come sempre…

O il fatto che tutti, uniti, consolidati media occidentali accusino la Russia di aver creato la crisi energetica mentre, in realtà, la Russia non solo ha adempiuto a tutti i suoi contratti ma ha addirittura AUMENTATO (del 10% ) le sue vendite al di sopra del suo contratto? Putin ha ripetuto più volte “dicci di cosa hai bisogno, dacci un contratto da firmare e noi ti consegneremo tutto ciò di cui hai bisogno!”

Poi c’è Victoria “fanculo l’UE” Nuland che è andata in visita ufficiale a Mosca dove, a quanto pare, ha chiesto ai russi di revocare unilateralmente le controsanzioni russe mentre gli Stati Uniti non lo avrebbero fatto.

Ecco come le élite occidentali sembrano “pensare” (sono generoso qui).

  1. Accusiamo la Russia di tutto e di niente
  2.  Quando questi bastardi russi hanno il coraggio di chiedere prove
  3. Li accusiamo un po’ di più
  4. E poi questi bastardi russi hanno il coraggio di riferirsi ai fatti
  5. Poi loro diciamo che li sanzioneremo
  6. E poi questi bastardi russi hanno il coraggio di contro-sanzionarci
  7. Poi ci impegniamo in esercitazioni militari proprio lungo il confine russo
  8. E poi questi bastardi russi hanno il coraggio di impegnarsi anche in esercitazioni militari proprio lungo il confine russo
  9. Quindi, cerchiamo di spaventarli per “negoziare da una posizione di forza” con le nostre parole vuote sull’essere invincibili
  10. E poi questi bastardi russi progettano e dispiegano sistemi di armi che possiamo solo sognare
  11. Quindi diciamo ai russi mentre che vogliamo che no neutrali affrontiamo la “minaccia cinese” (a chi?)
  12. E poi questi bastardi russi ridono a crepapelle

Mi fermo qui, ma voglio sottolineare ciò che Putin e molti analisti russi stanno dicendo: l’Occidente consolidato è così totalmente fuori dal contatto con la realtà che sta, in sostanza, suicidarsi. Putin e altri hanno già detto molte volte anche quanto segue: “ non abbiamo bisogno di fare niente, niente, basta guardare come si autodistrugge l’Occidente ”.

Sull’Ucraina: leggere attentamente l’articolo di Medvedev. Alcuni dicono che non è stato scritto da lui, ma da Putin. La spiegazione più probabile è che questo testo sia stato preparato, vagliato e approvato dal Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa (dove Medvedev ricopre la carica di vicepresidente) e che il motivo per cui Medvedev lo ha firmato sia stata la diplomazia: potrebbe essere molto più diretto di Presidente Putin, ma puoi star certo che questo articolo esprime il punto di vista di Putin.

I russi ora chiamano apertamente l’Ucraina uno stato vassallo degli USA e dicono che non ha senso parlare con gli ucraini, solo con i loro padroni, da qui la visita di Nuland in Russia.

I russi non stanno (ancora?) ufficializzando apertamente l’intera UE uno stato vassallo degli USA, ma lo suggeriscono con forza.

Quindi, dal punto di vista russo, solo gli Stati Uniti conservano almeno un po’ di agenzia e, quindi, vale la pena parlare.

Eppure gli Stati Uniti pre-2021 sono morti e se ne sono andati.

Ciò che resta è una società profondamente disfunzionale in cui le élite al potere sembrano preoccuparsi solo della fluidità di genere e dei diritti delle transessuali, della positività del corpo, dell’ideologia di Woke, della “matematica inclusiva” e persino di un Superman omosessuale ( che quindi dovrebbe essere ribattezzato “superpersona” suppongo! ). Tuttavia, i russi parleranno con questa aspirante entità Wakanda, se non altro perché quest’ultima ha ancora armi nucleari (e un bel po’ di slancio rimasto, anche morto), ma non ritrovato ALCUN bisogno di prenderla molto sul serio o di fare molto per esso.

Come ho scritto molte volte prima, il futuro della Russia non è in Occidente, ma nel Sud (Asia centrale, Medio Oriente), nell’Est (Cina) e nel Nord (Artico).

Per quanto riguarda il manicomio chiamato “Europa”, i russi lasceranno che il “generale Inverno” se ne occupi e cercheranno di riportarli dalla “loro terra multiculturale di lala” e il culto di Greta Thunberg alla realtà.

La speranza muore per ultima, suppongo…

Concludo con un aneddoto personale. Mentre studiavo alla School of International Service ( SIS ) dell’Università americana ho avuto un insegnante assolutamente fantastico, un ex agente della Marina di origine polacca. Le sue lezioni erano assolutamente superbe, ogni volta. Un giorno, abbiamo fatto qualcosa di veramente interessante (e divertente!): per metà della classe abbiamo letto lettere di ufficiali tedeschi della seconda guerra mondiale che prestavano servizio sul fronte orientale nelle prime fasi dell’invasione: erano pieni delle soli cose sui subumani russi che si i loro culi sono stati presi a calci dalla “razza principale portatrice di cultura” (Kulturträger Herrenvolk ).Nella seconda metà della lezione abbiamo letto anche lettere scritte da ufficiali tedeschi, ma dopo Stalingrado, in cui chiamavano in realtà dei quasi-superumani russi. Il contrasto era assolutamente incredibile.

Nulla fa rabbrividire qualcuno ubriaco di ideologia come un confronto brutale con una realtà che non può essere negata.

Lo stesso è successo ai francesi, tra l’altro. La parola russa shval’ (шваль) significa approssimativamente feccia/spazzatura/senza valore deriva dalla parola francese “cheval”, che significa cavallo. Riesci a indovinare perché? Perché i francesi in ritirata hanno dovuto usare i loro cavalli morti come cibo! Per i dettagli, consiglio vivamente questo libro “ Les Cahiers du capitaine Coignet ” – queste sono le note di diario di Jean-Roch Coignet , che partecipò a tutte le guerre napoleoniche. È una lettura affascinante e apre gli occhi su come ha vissuto un soldato francese in tutti questi anni.

Posso solo immaginare come l’attuale follia di massa in Occidente entrerà nei libri di storia. Forse come la più stupida e incredibile autodistruzione della storia?

—Andrei


https://www.maurizioblondet.it/i-russi-sono-esterrefatti-dalla-stupidita-suicida-delloccidente/

La sanità pubblica sempre più nelle fauci di quella privata. Altri se miliardi in meno, non poteva mancare l'apporto di Draghi allo smantellamento dello stato sociale

Draghi accelera lo smantellamento dello Stato Sociale

Maurizio Blondet 16 Ottobre 2021

Come prescritto dal Grand Reset di Davos – tagliando ancora più fondi alla Sanità: verso la privatizzazione della salute, solo chi potrà pagarsela si farà curare. Ma gli italiani non se ne accorgono perché la TV non glielo sta dicendo.

(Da Gianluca Marletta):

A Draghi frega così tanto della vostra salute (che, secondo voi, intenderebbe tutelare a botte di sieri genici e Marchi Verdi pure per andare al gabinetto) che taglia ulteriori miliardi proprio alla Sanità!
Ma a voi che ve frega? Tanto adesso siete “immunizzati” (giusto?), quindi in ospedale non ci andrete mai e avrete pure la vita eterna seduta stante! 😂😂
POVERA PATRIA, cantava qualcuno…


Il governo Draghi è pronto ad indebolire ulteriormente la sanità con quasi 6 miliardi di tagli: è quanto emerge dalla Nadef…

I Killer al servizio permanente dello Stato profondo italiano non passano a Trieste

Trieste respinge i fascisti di governo



Ci hanno provato ancora polizia e servizi a servirsi dei loro fascisti da manifestazione, ma i portuali di Trieste hanno respinto i gruppuscoli di Casa Pound provenienti i da Verona, città nella quale godono notoriamente di molte complicità istituzionali, impedendo loro l’accesso all’area portuale. L’aver lasciato libera la teppaglia di devastare la sede della Cgil – come ha sostenuto lo stesso ministro degli interni – per poter poi accusare di fascismo tutti i manifestanti, è stata di lezione: non si può più permettere che l’avversario faccia questi giochini tutti tesi a dare l’impressione alla parte di popolazione intellettualmente più sguarnita del Paese che contro l’obbligo vaccinale ci siano i fascisti e quelli che non credono nella Scienza con tanto di virgolette perché si tratta di scienza per gonzi.

Ed è anche significativo che Casa Pound cerchi di negare le circostanze sostenendo che “Nessun nostro militante è stato allontanato dalle proteste che si stanno svolgendo al porto di Trieste”. Forse hanno capito di trovarsi in una posizione scomoda, che il giochino di sponda col governo è stato troppo scoperto e rischiano di non essere più gli utili fascisti da manifestazione con tutto quello che ne segue. Così non potendo sputtanare con la violenza la lotta che i portuali triestini stanno portando avanti per tutti i lavoratori cercano in qualche modo di farlo attraverso l’appoggio esterno: “Da parte nostra non ci sono tentativi di strumentalizzazione ma solo sostegno attivo a chi in questo momento sta difendendo i diritti di tutti i lavoratori”. Bene se proprio vogliono dare un appoggio attivo non si facciano vedere anche a costo di perdere guarentigie e vantaggi acquisiti di essere divenuti l’alibi di un sistema corrotto e per altro fascistissimo.

Bisogna aspettarli sulla via di Damasco per accoglierli e ascoltarli

Il Covid e l’arte della conversazione



Nell’ultimo mese e mezzo sono andato un po’ in giro e fatalmente, viste le condizioni in cui ci ha precipitati la narrzione del Covid precipitati, ho avuto l’opportunità di scambiare impressioni sulle misure di segregazione e distanziamento , green pass e vaccinazioni obbligatorie con le persone più disparate. E mi sembra di qualche interesse riferirne. Quasi sempre ci vuole un po’ prima che le persone si aprano e comincino ad esprimere le loro idee per paura di apparire degli eretici rispetto alla verità imposta o magari per paura di contrastare le convinzioni dell’altro dal che si deduce che questo è un Paese dove l’ abitudine allo scambio delle idee e al dibattito reale è scomparso da tempo salvo laddove non conta nulla ed è persino fastidioso, ossia sulle gradinate degli stadi. Molti ristoratori, baristi, albergatori hanno poi un problema in più, temono che qualche concorrente mandi loro dei controlli e quindi non si fidano facilmente a parlare: ho capito che la delazione dei mediocri e degli incapaci nei confronti di chi ci sa fare è molto più estesa di quanto non si pensi. Chi infatti ha dei dubbi sulle misure e sulle vaccinazioni è più probabile che sia incline a non osservare le regole, specie quelle più assurde che vengono imposte e allora può diventare vittima del concorrente che non ha altra chance se non la delazione, per vincere la partita.

Ma spesso accade che qualche critica alla narrazione pandemica, magari ascoltata al tavolino all’aperto di un bar, sia sufficiente a far saltare il tappo e far sgorgare una consapevolezza che prima era incerta, trattenuta e quasi incredula di poter contestare qualcosa a cui tutti sembrano fermamente credere, che la televisione ripete ad ogni minuto e che persino sedicenti filosofi e gallinelle col tacco 20 ripetono all’unisono come un sol idiota. E’ insomma quantomeno un’ora d’aria nella camera a gas dell’Italia contemporanea. Ma una cosa mi ha colpito più di tutte ed è l’accanimento con il quale alcuni allontanano da sé la realtà. Parlando di vaccinazione alcuni solo dopo aver tentato di tacere se ne escono parlando delle reazioni avverse che hanno avuto pochi giorno dopo l’iniezione. Si tratta di persone che hanno introiettato la paura di essere presi per negazionisti e che si nascondo a vicenda le loro disavventure sanitarie che i medici negano sempre che siano dovute al vaccino benché queste persone non abbiano mai avuto disturbi paragonabili, siano essi la stanchezza inspiegabile e invincibile, i dolori agli arti, soprattutto le gambe, evidentemente dovuti a micro embolie, il risveglio di virus prima silenti come quello dell’herpes e del fuoco di Sant’Antonio, la comparsa del lupus che è una malattia gravissima o di altre patologie autoimmuni. Ci sono un’infinità di questi casi e in effetti nessun vaccinato che io conosca è uscito indenne da questa prova a cui avrebbe rinunciato se non fosse stato ricattato col lavoro sia esso dipendente o autonomo.

Molti, tranne quelli che operano nel settore sanitario dove non è casuale che ci siano le resistenze più inattese, si convincono o sperano sulla scorta di quanto viene detto e affermano ogni minuto, ossia che i vaccini ancorché non sperimentati siano assolutamente sicuri, che si sia trattato di disturbi passeggeri per i quali non vale la pena ribellarsi all’omertà indotta. E non vi dico la loro reazione quando capiscono che probabilmente qualcosa è cambiato nel loro organismo, che i preparati ad mRna, non sono propriamente vaccini, ma programmatori genetici e che potrebbero essere soggetti a nuovi episodi o vittime di un indebolimento non episodico del sistema immunitario. Quando si rendono conto di essere stati invitati a un tavolo di scopone scientifico e si sono trovati in una roulette russa se ne stanno a metà tra la rabbia e la rassegnazione, ma si rendono comunque conto che le cose non stanno proprio come sono state raccontate. In ogni caso una conversazione aperta cambia molte cose e può mettere in crisi atteggiamenti fideistici: è come nell’esperimento di Solomon Asch, nel quale si dimostra che non si può tenere viva una menzogna palese se essa e contestata da una minoranza che non se ne sta zitta a subire. Ma bisogna stare attenti e ricordare che come diceva Ernst Jünger che una buona conversazione è un compromesso tra parlare e ascoltare.

Il suo essere stregone maledetto!

Il primo tra i vili



Anna Pulizzi per il Simplicissimus

Si vede proprio che al vile affarista sono stati offerti i panni di lanzichenecco di turno affinché sia smantellata ogni residua resistenza all’opera di saccheggio che pure procede in crescendo ormai da un trentennio. I padroni da servire sono tanti e lui si dà un gran da fare nel risultare a gradito a ognuno, alzando la mano come il primo della classe ogni volta che gli chiedono qualcosa: il primo della classe nel riconfermare l’acquisto degli F35 (e pure il ministro che aveva caldeggiato la prosecuzione del programma) nonostante perfino il Pentagono abbia ufficialmente rinunciato a spendere soldi per migliorare un progetto chiaramente fallimentare. Il primo, sempre riguardo all’arte di ammazzare il prossimo, a promettere quattrini per armare i droni, per acquistare centinaia di nuovi blindati tedeschi, per aderire al programma britannico del nuovo caccia Tempest e per dotare la marina di missili americani Cruise.

No, non è che sia anche un vile guerrafondaio. E’ solo che i paesi che contano sono contenti di aver piazzato al posto giusto qualcuno che invece di usare soldi pubblici, che so, per potenziare il servizio sanitario o la flotta di aerei antincendio, li spende ossequiente per acquistare le loro mercanzie letali. Ma la sua solerzia diviene lampante nella redazione del Pnrr secondo le linee guida della commissione europea, cosa indispensabile all’accesso ai fondi europei, con cui si spegne quel che rimaneva del potere decisionale del Parlamento in politica economica, si annunciano inedite mazzate sui ceti già instradati verso la proletarizzazione forzata e inoltre si va ad aumentare ancora di un poco il debito pubblico, che è il babau agitato per giustificare lo smantellamento di diritti e servizi. Primo della classe, per di più, nell’imporre la controriforma Cartabia sul processo penale, per la soddisfazione delle multinazionali che non dovranno più temere grane con la giustizia ogni volta che un operaio avrà il pessimo gusto di morire sul posto di lavoro.

Il primo, inutile dirlo, nel rispetto dei divieti che ci sono imposti in ambito commerciale, utilizzando il golden power per bloccare gli investimenti cinesi in alcune aziende italiane, così come pretende Washington, uno strumento che si inceppa in automatico quando a beneficiare della svendita del nostro potenziale produttivo sono le società euroatlantiche. Ma primo con lode anche per i diecimila posti di lavoro cancellati come effetto dello smantellamento di Alitalia, così come desiderava la Ue e naturalmente le compagnie di bandiere che sono un po’ più influenti della nostra.

Primo con bacio confindustriale per lo sblocco dei licenziamenti, ma anche per la messa in discussione del reddito di cittadinanza, nonché per gli interventi correttivi sul fisco e sul catasto, di cui presto vedremo le amare conseguenze. E infine, quasi dimenticavo, affannosamente in gara per il primato di miglior piazzista di sieri dall’incerto e inquietante effetto ma spacciati per vaccini, una sfida planetaria dove risulta gradito al bel mondo della speculazione finanziaria chi riesce ad imporre l’obbligo di inoculazione anche ai bambini e per di più in barba ai dettati costituzionali.

Molti padroni molto onore, potrebbe essere il suo motto, distorcendo quello erroneamente attribuito ad un altro vile, anch’egli consacrato al Quirinale

Sulla Terra gli sciienziati espertoni non ci vogliono, vorrà dire che ci trasferiremo in massa su Marte. Ma la cosa buffa e che non lo vogliono rendere obbligatorio, risolverebbero un casino di problemi

 "Esperto" chiede di negare il trattamento ospedaliero salvavita ai non vaccinati

Tyler Durden's Photo
DI TYLER DURDEN
VENERDÌ 15 OTT 2021 - 15:43

Scritto da Paul Joseph Watson via Summit News,

Un "esperto" il cui lavoro sulla sicurezza informatica è stato citato dal NY Times e dal Washington Post ha annunciato su Twitter che ai non vaccinati dovrebbero essere negate cure ospedaliere salvavita perché "non sono adatti alla vita sulla terra".

Chris Vickery, che si descrive come un "cacciatore di violazioni dei dati", si vanta anche di come le sue "scoperte abbiano contribuito alle indagini condotte da FTC, FBI, SEC, Secret Service, HHS, SSCI e altro ancora".

Durante uno sfogo su Twitter, Vickery ha affermato che un limite di tempo del 1 ° dicembre dovrebbe essere posto alle persone che si rifiutano di prendere il vaccino COVID-19.

"Stabilisci una data ora. Dopo quella data, nessun servizio ospedaliero per i non vaccinati volontariamente", ha urlato.

"Quindi, dopo la data scelta, chiunque scelga di rifiutare il vaccino covid-19 può affrontare da solo le conseguenze di quella scelta", ha aggiunto Vickery.

Dopo aver affermato che non c'era alcuna ragione "legittima" per chiunque di rifiutare lo sparo, Vickery ha concluso la sua invettiva con un demente appello a tali persone a "separarsi dal mondo sopravvissuto".

"La società umana non è un patto suicida. Se sei troppo stupido per ottenere il vaccino covid, allora non sei adatto per continuare la vita sulla Terra. "

"Questa è la tua scelta, ma le conseguenze del rifiuto di ottenere il vaccino è che devi salutare affettuosamente e separarti dal mondo sopravvissuto".

Alcuni hanno scherzato sul fatto che questo fosse l'ennesimo esempio della tendenza familiare dei segni di spunta blu su Twitter che mostrano aggressivamente la loro virtù mentre in realtà chiedono un genocidio di massa.

Altri hanno attaccato direttamente Vickery per la sua disumanità senza cuore.

"Quando eri un bambino, hai mai pensato che persona terribile saresti stata in età adulta?" chiese uno.

"Tanto per "l'assistenza sanitaria è un diritto umano", ha scherzato un altro.

Vickery in seguito si è vantato del numero di persone che aveva bloccato su Twitter all'indomani dei suoi commenti.

Che coraggio da parte sua.

Come abbiamo precedentemente evidenziato,numerosi ospedali in tutta l'America stanno già negando trapianti di organi salvavita ai pazienti non vaccinati.

Nel frattempo, nel Regno Unito, ai pazienti ritenuti "razzisti", "sessisti" o "omofobi" può anche essere negato il trattamento secondo le regole del NHS.

Come documentiamo nel video qui sotto, una retorica simile viene vomitata da Keith Olbermann e altri che sono intenti a montare i membri della setta "New Normal" in un frenetico e isterico odio che prende di mira coloro che scelgono di non prendere il colpo.

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https://www.zerohedge.com/political/expert-calls-denying-life-saving-hospital-treatment-unvaccinated?utm_source=&utm_medium=email&utm_campaign=154

Dei vaccini sperimentali che hanno bisogno di uno due tre... richiami, una due tre volte all'anno? più che un vaccino è una medicina permanente. Le multinazionali del farmaco ringraziano commosse i decisori politici, gli sciienziati espertoni già da tempo li hanno in busta paga

Venerdì "Umorismo": spiegata la "scienza" dell'efficacia del vaccino

Tyler Durden's Photo
DI TYLER DURDEN
SABATO 16 OTT 2021 - 06:10

Dall'efficacia al 100%, "nessun decesso, nessun ricovero" all'imminente necessità di una dose di "richiamo" semestrale, semestrale, bimestrale, ecco la devoluzione dell'efficacia del vaccino COVID esposta a tutti tranne che ai ciechi intenzionali da vedere ...

... e non dimenticare "segui la scienza".

O "segui i soldi"...

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17 settembre 2021 - Il BOOM del PIL spiegato in 7 punti

Quell'Euroimbecille di Draghi, lo stregone maledetto, a Dicembre prolungherà sempre per legge la validità del Passaporto vaccinale portata già da nove mesi ad un anno? La SCIIENZA viene prolungata e validata dalla legge, come ci prendono in giro

Perché il green pass potrebbe essere abolito molto prima del previsto

15 Ottobre 2021 - 12:45

L’abolizione del green pass in Italia potrebbe avvenire prima del previsto. Vediamo quali sono i parametri da considerare e quali potrebbero essere le date per l’addio alla certificazione verde.


Dal 15 ottobre il green pass è obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro. Neanche il tempo dell’entrata in vigore dell’estensione del certificato verde che c’è già chi pensa a una data per la sua abolizione. Il primo a farlo è Matteo Salvini: il leader della Lega ipotizza un addio al green pass anticipato rispetto a tutte le previsioni.

L’augurio di Salvini è che il green pass possa essere eliminato il prima possibile. Partendo dal presupposto che la curva epidemiologica resta sotto controllo il leader della Lega ipotizza una data: “Se la situazione sarà questa penso che a novembre dovremo archiviarlo”. D’altronde il segretario del Carroccio si è sempre schierato contro la certificazione verde e ogni estensione dell’obbligo di esibirlo nei locali o sul lavoro.

La speranza di Salvini è supportata da due fattori. Il primo proviene dall’estero e dalla Francia, dove si discute di eliminare l’obbligo di certificazione già dal 15 novembre. L’altro è invece interno: se si dovesse raggiungere una buona soglia di persone immunizzate (forse del 90%) anche Draghi potrebbe essere d’accordo sull’eliminazione dell’obbligo al lavoro.

Cosa dicono gli esperti sull’abolizione del green pass

Il microbiologo Andrea Crisanti prevede un’abolizione del green pass nel momento in cui la copertura vaccinale degli italiani raggiungerà l’85%. Il suo è un suggerimento al governo partendo dal presupposto che oggi siamo all’81% di vaccinati e questa soglia non è poi così lontana.

Meno ottimista Guido Rasi, consulente del commissario straordinario Figliuolo. A suo giudizio il virus inizierà a circolare di meno in primavera. E per l’addio al green pass bisogna considerare una serie di variabili che fino alla primavera non sembrano lasciare possibilità di eliminazione del certificato verde. Però la sua convinzione è che si possa discutere di un addio al green pass una volta raggiunto il 90% degli over 12 vaccinati.

Quando il governo Draghi potrebbe abolire il green pass?

[Finora per il presidente del Consiglio Mario Draghi è prevalsa la linea dura. Il green pass per il momento resta e nessuna concessione è stata fatta neanche sui tamponi: per i lavoratori non vaccinati non saranno gratuiti né verranno ulteriormente ridotti i prezzi.

Draghi però potrebbe iniziare a ragionare sull’eliminazione del green pass proprio a partire dalla soglia indicata da Rasi, quella del 90% dei vaccinati. Secondo quanto riportano alcuni ambienti vicini al governo se si dovesse raggiungere questo dato entro la metà di novembre allora si potrebbe davvero iniziare a ridiscutere dell’obbligo di green pass.

Se le pensioni saranno sempre più basse a questo governo non gli ne frega niente. La pensione è uno di quei diritti sociali che Draghi, lo stregone maledetto, come Monti il suo Predecessore e i governi intermedi vogliono abbassare abbassare per limitarlo fino all'estinzione

Pensioni a rischio svalutazione per effetto PIL negativo, cosa succede

15 Ottobre 2021, di Mariangela Tessa

Brutte notizie per i pensionati, che rischiano di dover fare i conti con pensioni “svalutate” a causa della dinamica negativa del Pil. Questo perché l’assegno pensionistico, calcolato con il metodo contributivo, è legato alla crescita economica.

Spieghiamo meglio. Il montante contributivo è il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni lavorativi. La determinazione del suo valore, che contribuisce al totale pensionistico, viene calcolata anche sulla base del tasso medio annuo di variazione del Pil nei cinque anni precedenti.

Nella nota del 7 ottobre del ministero del Lavoro, l’Istat ha comunicato che il tasso medio del prodotto interno lordo degli ultimi cinque anni è risultato pari a -0,000215 e, pertanto, il coefficiente di rivalutazione dei montanti contributivi è pari a 0,999785, quindi inferiore a 1. I sindacati hanno chiesto al governo di fare lo stesso. la questione dovrebbe essere affrontata nella prossima legge di bilancio, quando si stimano misure in ambito pensionistico pari a 5 miliardi.
Montante contributivo svalutato: è la seconda volta nella storia

Non è la prima volta che accade. L’indice di rivalutazione dei montanti contributivi era risultato negativo anche a fine 2014, ma allora il Governo aveva stabilito che, in ogni caso, il coefficiente non potesse essere inferiore a uno.

L’utilizzo del coefficiente pari a 1 consente di non penalizzare i montanti contributivi. Infatti, in assenza di tale previsione, i montanti accantonati subirebbero una decurtazione pari all’andamento negativo dell’economia.

Pertanto, per le pensioni con decorrenza successiva al 1° gennaio 2022, i montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020 non subiranno rivalutazioni, per effetto della sterilizzazione all’unità.
In assenza di ulteriori interventi legislativi, il coefficiente che sarà reso noto alla fine del 2022 dovrà tener conto del recupero dello 0,0215%, attualmente congelato.

Pensioni: montante contributo, come si calcola

Per determinare il montante individuale dei contributi delle pensioni occorre:
individuare la base imponibile annua (cioè la retribuzione annua, per gli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori dipendenti; il reddito annuo, per gli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi) corrispondente ai periodi di contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto, da ricongiunzione) fatti valere dall’assicurato in ciascun anno;
calcolare l’ammontare dei contributi di ciascun anno moltiplicando la base imponibile annua per l’aliquota di computo del 33 per cento, per i periodi di contribuzione da lavoratore dipendente, ovvero per l’aliquota di computo del 20 per cento, per i periodi di contribuzione da lavoratore autonomo; per i parasubordinati l’aliquota varia dal 17% al 27%.
determinare il montante individuale dei contributi sommando l’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato annualmente sulla base del tasso annuo di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo nominale (PIL), appositamente calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.

L’importo così ottenuto costituisce la quota di montante individuale dei contributi per i periodi maturati successivamente al 31 dicembre 1995. La rivalutazione del montante contributivo su base composta deve essere operata al 31 dicembre di ciascun anno con esclusione della contribuzione dello stesso anno e ha effetto per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio dell’anno immediatamente successivo.

7 miliardi per regalare la banca pubblica Monte dei Paschi di Siena a Unicredit banca privata. Ma non faccio prima a tenermela? sarebbe anche certamente più economico. Governo di mer.a

Mps: per il deal con UniCredit necessario aumento capitale fino a 7 miliardi

15 Ottobre 2021, di Alessandra Caparello

Mps potrebbe aver bisogno di un aumento di capitale superiore ai 3 miliardi per veder andare in porto il deal con UniCredit. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’impegno per agevolare la cessione alla banca di Piazza Gae Aulenti potrebbe andare oltre i 3 miliardi di euro per il Mef che detiene il 64% della banca senese, in quanto il risultato della due diligence “non è scontato”, visto che l’ad Andrea Orcel ha ribadito più volte che un’ipotetica integrazione del Monte deve avvenire con un “accrescimento dell’utile per azione” e con “impatto neutrale sul capitale”.
Mps: occorre ricapitalizzazione fino a 7 miliardi

Nonostante voci di mercato che volevano un’accelerazione delle trattative dopo il risultato delle elezioni suppletive di Siena e una conclusione entro fine mese, come scrive il sito, se la proposta del Mef non rispetterà le condizioni stabilite dall’inizio delle trattative, il gruppo bancario guidato da Andrea Orcel potrebbe prendere in considerazione la possibilità di ritirarsi. L’aumento di capitale necessario a Mps per portare a termine l’incontro con UniCredit “potrebbe essere compresa tra i 5 e 7 miliardi”, sempre secondo le fonti citate da Bloomberg.

Le trattative tra i due gruppi nel frattempo pare procedano e già ieri i team tecnici sarebbero stati coinvolti in un lungo meeting, giudicato “molto costruttivo”. Rimangono sul tavolo una serie di nodi da sciogliere come la qualità dei crediti, gli esuberi, i rischi legali che ammonterebbero ad oltre 6 miliardi, e la questione del marchio storico di Mps.

Tra le soluzioni più accreditate al momento troviamo quella di uno ‘spezzatino‘, con le filiali del Sud che dovrebbero passare al Mediocredito Centrale, già in data room con Gae Aulenti, che potrebbe portare nel suo perimetro tra le 100 e 150 filiali. Dal canto suo UniCredit porterebbe con sé la banca online Widiba e gli sportelli del Centro e Nord Italia. Fuori dal perimetro Mps Capital Services.

Il CROLLO CLIMATICO è spinto da motivazioni economiche GRANDI GRANDI dove tutti ci si fiondano per avere la loro parte del GNAM GNAM

Ecco l'agenda nascosta da 150 trilioni di dollari dietro la "crociata" contro il cambiamento climatico

DI TYLER DURDEN
GIOVEDÌ 14 OTT 2021 - 08:44

Ora viviamo in un mondo, in cui titoli bizzarri come quelli qui sotto, sono diventati un evento quotidiano se non orario:
* TESORERIA PER STUDIARE L'IMPATTO DEL CLIMA SU FAMIGLIE, COMUNITÀ
*IL TESORO LANCIA SFORZI SUI RISCHI FINANZIARI LEGATI AL CLIMA
*BRAINARD: L'ANALISI DEGLI SCENARI CLIMATICI AIUTERÀ A IDENTIFICARE I RISCHI
BRAINARD: IL CAMBIAMENTO CLIMATICO POTREBBE AVERE PROFONDI EFFETTI ECONOMICI
*MESTER: LA FED GUARDA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO DAL PUNTO DI VISTA DEI RISCHI PER LE BANCHE
*LA FED STA SEGUENDO LA STRADA GIUSTA PER MONITORARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI
*LA FED DOVREBBE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL RISCHIO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO PER IL SISTEMA FINANZIARIO

Ora, nel caso in cui qualcuno sia ancora confuso, nessuna di queste istituzioni, e non uno solo dei funzionari eruditi che le gestiscono, se ne frega del clima, sui rischi del cambiamento climatico o sul destino delle future generazioni di americani (e certamente non sull'innalzamento del livello dell'acqua che spazza via le loro enormi dimore sul lungomare): se lo facessero, il debito totale degli Stati Uniti e le passività sottofinanziate non sarebbero solo timidi di $ 160 trilioni.

Quindi cosa sta succedendo, e perché praticamente ogni argomento in questi giorni ha a che fare con il cambiamento climatico, "net zero", energia verde ed ESG?

La ragione - come si potrebbe giustamente sospettare - è il denaro. Circa $ 150 trilioni di esso.

All'inizio di oggi, Bank of America ha pubblicato uno dei suoi massicci tomi di "Ricerca tematica", questa volta che copre il mondo "Transwarming",e funge da enorme primer per la realtà Net Zero di oggi. Il rapporto (che è disponibile per tutti i sub ZH pro)è in realtà una lettura obbligata, interessante, pieno zeppo di dati e grafici come questi ...


... e pratici cheat sheet...


... nessuno dei quali menziona il ruolo della Cina nella crisi del "cambiamento climatico globale", naturalmente (dopo tutto, non può offendere Pechino e perdere il più grande flusso di entrate ora possiamo) e arriva in un momento molto precario per la causa verde, proprio quando i prezzi dell'energia in tutto il mondo aumentano a causa dell'escalation della crisi energetica globale, minaccia di schiacciare qualsiasi sostegno di base per combattere il "riscaldamento globale". Come scrive l'autore del rapporto Haim Israel:

Questo è il decennio dell'azione per il clima e la COP26 sarà il punto di svolta della corsa per raggiungere le emissioni nette zero – l'equilibrio tra ridurre e rimuovere le emissioni di carbonio dall'atmosfera. Per raggiungerlo, sarebbe necessaria una transizione verso tecnologie pulite in tutti i settori a un ritmo senza precedenti, con la guida dei governi e la volontà della società. Questo è l'ultimo decennio per agire. La scarsità d'acqua assoluta è probabile per 1,8 miliardi di persone, 100 milioni affrontano la povertà e 800 milioni sono a rischio di innalzamento del livello del mare entro il 2025. La migrazione climatica potrebbe raggiungere i 143 milioni dai mercati emergenti, trainata da condizioni meteorologiche estreme.

Niente di tutto ciò è nuovo, ovviamente - e mentre è utile avere un compendio centralizzato dei dati, una ricerca su Google di 5 minuti può fornire tutte le risposte che sono dogma "accettate" dalla lobby verde.

Ma mentre non ci interessano i grafici, quei fogli di trucchi o la propaganda, ciò che ci interessava era la linea di fondo - quanto costerebbe questa utopia verde, perché se la narrativa "net zero", "ESG", "verde" viene spinta così forte 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sai che costerà molto.

Si scopre che lo fa. Molto, molto.

Rispondendo retoricamente alla domanda chiave,"quanto costerà?", BofA taglia il caso e scrive $ 150 trilioni in 30 anni - circa $ 5 trilioni di investimenti annuali - pari al doppio dell'attuale PIL globale!

A questo punto la relazione diventa buona perché, poiché deve essere presa sul serio, deve anche essere almeno superficialmente obiettiva. E qui, i dettagli dietro i numeri, impariamo finalmente perché la lobby dello zero netto è così intenta a spingere questa utopia verde - risposta semplice: perché fornisce un flusso infinito di "investimenti" finanziati dai contribuenti e dal debito che a loro volta hanno bisogno di un altrettanto costante grado di monetizzazione del debito da parte delle banche centrali.

Considera questo: la pandemia di covid ha finora portato a circa $ 30 trilioni di stimoli fiscali e monetari in tutto il mondo sviluppato. Eppure, nemmeno due anni dopo, l'effetto di questi 30 trilioni di dollari sta svanendo, eppure nonostante l'amministrazione Biden abbia tenuto a bada la crisi del Covid, minacciando di bloccare la società in un attimo con l'aiuto della stampa complice, la popolazione ha chiarito che non rispetterà più quella che è una chiara tirannia della minoranza.

E così, l'establishment ha bisogno di una nuova fonte perpetua (e uso) di finanziamenti, una sorta di crisi, ma avvolta in una facciata virtuosa e nobile. È qui che entra in gioco la crociata contro il cambiamento climatico.

Molto inchiostro digitale è stato versato sulla filosofia e sul dibattito dietro il movimento verde, e non vi annoieremo con i dettagli, ma ci concentreremo invece sulle conseguenze finanziarie molto chiare e molto tangibili di un mondo in cui l'establishment accetta, con il sostegno democratico o meno, di stanziare $ 5 trilioni di nuovi capitali per qualche causa nebulosa di "lotta al riscaldamento globale". Ecco i punti salienti di Bank of America:
  • Sarà inflazionistico? Sì, aspettatevi uno shock dell'1-3% pa. Questo è per i prossimi 30 anni ... al di sopra e in cima a qualsiasi inflazione già presente!
  • Quali sono i colli di bottiglia? Geopolitica, guerre climatiche ed EM.
  • Abbiamo le risorse? Nichel e Litio sono solo due che potrebbero essere in deficit già nel 2024.
  • La tecnologia verde è davvero verde? Non proprio (vedi sotto).
Approfondire i costi assolutamente sbalorditivi, stimati in $ 150 trilioni in 30 anni, aumentare le fonti di finanziamento a $ 5 trilioni all'anno equivale all'intera base imponibile degli Stati Uniti, o 3 volte lo stimolo COVID-19 in questo decennio. Ecco i dettagli:

La transizione energetica verso un'economia a zero emissioni nette di gas serra (GHG) entro il 2050 sarà un esercizio molto costoso, stimato dall'AIE a 150 trilioni di dollari di investimenti totali, per un periodo di 30 anni. A $ 5 trilioni all'anno, l'IEA vede che costa tanto quanto l'intera base imponibile degli Stati Uniti ogni anno per 30 anni.

Non abbastanza alto per te? Aspetta allora perché...

BNEF ha una stima più alta che l'investimento totale necessario per l'approvvigionamento energetico e le infrastrutture potrebbe arrivare fino a $ 173 trilioni fino al 2050, o fino a $ 5,8 trilioni all'anno,che è quasi tre volte l'importo investito su base annua oggi.

Segue il passo obbligatorio di BofA che ricorda un discorso stalinista kolhoz pep del 1950, per dire:

... Ma si può fare, con la tecnologia, l'economia, i mercati e i fattori ESG che uniscono le forze. Le riduzioni esponenziali dei costi nelle tecnologie eoliche, solari e delle batterie hanno reso le energie rinnovabili la forma di energia più economica nelle aree che producono >90% dell'elettricità globale. Anche l'appetito del mercato sta scheggiando. Le obbligazioni e i prestiti etichettati sono balzati a > $ 3 trilioni quest'anno, con $ 3 ogni $ 10 di flussi in azioni globali che andranno in ESG, che sosterranno investimenti rispettosi del clima, oltre a finanziarne di nuovi necessari per decarbonizzare ulteriormente il nostro pianeta come l'estrazione verde, l'idrogeno verde o la cattura del carbonio.

Lasciamo il meglio per ultimo perché alla fine della giornata, si trattava sempre di più debito e più monetizzazione, un processo che ormai anche il lustrascarpe sa rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri. Solo che questa volta il piano più ricco del mondo per derubare quel poco che è rimasto della classe media con il pretesto di una nobile crociata per sconfiggere il riscaldamento globale ... una crociata che richiederà oltre 500 miliardi di dollari di monetizzazione annuale del debito da parte delle banche centrali ogni anno, portando all'iperinflazione negli asset rischiosi o nell'economia in generale, o in entrambi.

Quindi, se sembra che "la crociata contro il cambiamento climatico" sia un gigantesco gioco di truffa destinato ad arricchire una manciata di cleptocrati qui e ora, mentre i benefici nebulosi - e il debito e l'iperinflazione fin troppo certi - di questa rivoluzionaria revisione dell'economia globale sono ereditati dalle generazioni future, è perché è proprio quello che è.

Ecco la sorprendente ammissione di BofA di quanto sopra, come estratto dalle domande e risposte del rapporto sulla Conferenza sui cambiamenti climatici (COP 26):

D: Qual è l'impatto economico dello zero netto?

R: L'impatto sull'inflazione di elevati finanziamenti netti pari a zero non sarà insignificante, ma l'impatto sembra gestibile dall'1% al 3% all'anno a seconda dei tassi di monetizzazione della banca centrale, in particolare se la spesa pubblica è mirata e contribuisce ad accelerare il tasso di crescita del PIL globale. L'AIE ha anche una prospettiva produttiva per il loro scenario di zero netto, in cui la variazione del tasso di crescita annuale del PIL accelera da qualche parte tra lo 0,3% e lo 0,5% su base sostenuta nei prossimi 10 anni a seguito del passaggio a un'economia verde.

Molto più QE per i prossimi 30 anni, controlla. E l'inflazione? Oh, ci sarà anche molto di questo. Come ammette BofA, "gli acquisti di obbligazioni verdi potrebbero comportare uno shock dell'inflazione dall'1% al 3% all'anno"

Per rispondere a questa domanda, esaminiamo tre casi separati. Nel nostro primo caso, la Fed, la BCE e altre banche centrali avrebbero sovvenzionato tutta la spesa infrastrutturale necessaria per decarbonizzare (traduzione: stampare il denaro).. In un secondo scenario, supponiamo che assorbirebbero solo la metà della nuova emissione obbligazionaria. E in un terzo caso, supponiamo che le banche centrali occupino solo un quinto di tutta la spesa per la decarbonizzazione nel loro bilancio. Qual è la nostra scoperta chiave? Se le banche centrali devono pagare solo il 20% del conto o meno, l'impatto della decarbonizzazione sembra abbastanza gestibile rispetto all'inflazione (Figura 108).

E solo così i lettori sanno cosa per BofA sembra "gestibile" eccolo qui: questa è l'inflazione in cima a qualsiasi inflazione sia già nell'economia. Certo, se le banche centrali devono "pagare" il 50%, l'80% o più, beh... peggiora molto.


Ed è qui che arriviamo alla battuta finale: come ammette BofA, si tratta di dare il via libera al più grande episodio di QE della storia!

Vediamo solo un picco di inflazione aggiuntiva del <1% all'anno su un orizzonte di tre decenni. In scenari più aggressivi in cui le banche centrali scelgono di assorbire la metà o la piena decarbonizzazione attraverso il quantitative easing, i rischi di uno shock inflazionistico crescono. Tuttavia, riteniamo che il nostro terzo caso sia lo scenario più probabile, in quanto sarebbe politicamente difficile giustificare un impulso monetario molto più espansivo. È vero, mentre i banchieri centrali hanno espresso il desiderio di aiutare l'economia verde, i loro acquisti di obbligazioni societarie sono stati storicamente limitati alle politiche del tempo di crisi attraverso il quantitative easing e rimangono ben al di sotto degli acquisti di debito sovrano. Pertanto, qualsiasi acquisto di obbligazioni verdi societarie sarebbe probabilmente limitato sia dalle dimensioni dei futuri programmi di acquisto che dalla loro proporzione rispetto al mercato complessivo delle obbligazioni societarie, con allocazioni leggermente più elevate nell'ambito di politiche di acquisto più progressive che evidenziano preoccupazioni ambientali.

Ed ecco fatto: proprio come il covid è stata una gigantesca cortina fumogena per "permettere" alle banche centrali e ai Treasury di fondersi e portarci a Helicopter Money e MMT, creando circa $ 30 trilioni di liquidità nel processo, il mito del "Net Zero" è ciò che perpetuerà questa stampa infinita per i prossimi 30 anni, un periodo durante il quale gli unici benefici saranno concessi a coloro che beneficiano del QE e della stampa di denaro. Questo sarebbe il più ricco. Come per tutti gli altri, beh, voi pronipoti o i loro nipoti potete (o non potete) vivere in un mondo più pulito. Davvero non lo sappiamo, ma se non iniziamo a stampare denaro ora sarà troppo tardi.

Se questo suona più spaventoso e più manipolativo di qualsiasi religione nella storia umana, è perché lo è.

Il rapporto completo di 114 pagine, che consigliamo a chiunque voglia sapere cosa sta arrivando, è disponibile per i sub professionisti nel solito posto.