L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 8 febbraio 2022

Come la metti la metti o pianificato o governo pasticcione resta il fatto che una montagna di soldi sono andati alla Pfizer senza un minimo di logicità

Comprati vaccini per 8 punture: corruzione o disegno politico?



Le magagne cominciano a emergere e talvolta vengono messe in luce da documentazioni apparentemente banali che tuttavia si rivelano esplosive solo se si applica qualche neurone. Il 19 gennaio scorso il parlamento tedesco ha pubblicato il risultato di un’inchiesta dalla quale emerge che sono state ordinate 554 milioni di dosi di vaccino prevalentemente tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, una cifra spropositata sufficiente a pungere 8 volte i 70 milioni di tedeschi sopra i 18 anni, ma la stragrande maggioranza degli acquisti è stata fatta quando si diceva che con due dosi il problema era risolto e non si pensava ancora di vaccinare anche i bambini. Allora davvero non si comprende perché acquistarne un quantitativo quattro volte superiore al necessario. Forse c’è stato un fenomeno di corruzione generale che ha indotto a fare acquisti completamente al di fuori delle necessità? O forse già si sapeva che i preparati a mRna in realtà non funzionavano così bene e si immaginava di dover continuare a lungo a iniettare le dosi, dimostrando il dolo e la mistificazione nel presentare i preparati genici come il santo graal? Oppure fregandosene delle conseguenze sulle persone che ora cominciano ad emergere chiaramente, si sono ordinati pseudo vaccini in base alla presumibile durata di una campagna per stroncare le libertà fondamentali?

Sono le stesse domande che gravano su tutta la sgangherata narrazione pandemica e che per ora non trovano per una risposta anche se si può arguire che tutti questi piani di azione e di corruzione abbiano funzionato sinergicamente ai vari livelli. Per una strana coincidenza in Spagna i certificati di vaccinazione sono già pensati per 8 richiami, esattamente quelli possibili in Germania visti i quantitativi acquistati. Con un piccolo particolare però: si tratta di pseudo vaccini che oltre ad avere diverse e sempre più inquietanti conseguenze, dovrebbero proteggere contro un virus che non esiste più, che nel frattempo si è frazionato in diverse varianti. Anche questo pone un problema e non da poco sull’affare vaccini: è noto a tutti infatti che i virus e i coronavirus più degli altri, sono molto variabili per cui le vaccinazioni – come accade per l’influenza – non solo hanno un’efficacia molto bassa, ma devono essere cambiate di stagione in stagione. Che senso ha comprare quantità enormi di vaccini che con matematica certezza non sarebbero stati utili a lungo? Forse qualche esperto di virologia non conosce le bassi della sua materia? O qualche oligarca conosce fin troppo bene come sia facile comprare il consenso di governi ridoti a fantocci dei poteri economici?

Insomma tutto appare così sgangherato da essere sempre meno plausibile a un’analisi razionale e sempre più aderente alle logiche di un copione distopico rispetto al quale alcuni personaggi chiave cominciano a dire sciocchezze allo stato puro come galline che razzolano impazzite. Adesso per esempio il maggiore virologo tedesco Christian Drosten, quello che a suo tempo in 24 ore mise a punto il tampone che poi si è scoperto rilevare qualsiasi tipo di virus o di frammento di esso, permettendo letteralmente di “costruire” la pandemia, adesso dice che i vaccinati per avere un’immunità duratura dovrebbero infettarsi riuscendo nel capolavoro di dire contemporaneamente che i vaccini non servono assolutamente a nulla, ma che ci si dovrebbe vaccinare. Qui si siamo di fronte a fenomeni di corruzione senza precedenti o a casi di stupidità assoluta o forse di entrambi i fenomeni. Ma sapete il vero problema non degli esperti o sedicenti tali che prendono per il naso la gente dicendo sciocchezze come sulle montagne russe, ma di chi ancora crede a queste fesserie da venditori di fumo e non ha capito che la salute non c’entra proprio nulla con quello che sta accadendo.

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