L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 17 febbraio 2022

è più di un anno che la Cina cerca di controllare le bolle speculative e i risultati si vedono

CINA, L'INFLAZIONE FRENA E LASCIA SPAZIO A POLITICA MONETARIA PIÙ ACCOMODANTE


(Teleborsa) - Rallenta l'inflazione in Cina a gennaio. Secondo il National Bureau of Statistics, l'inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,9% dopo il +1,5% di dicembre e risulta inferiore alle attese degli analisti che indicavano un incremento dell'1%. Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un aumento dello 0,4%, a fronte del +0,5% del consensus, dopo il -0,3% precedente.

Frenano anche i prezzi alla produzione ai minimi da sei mesi. A gennaio si è registrato infatti un incremento tendenziale del 9,1%, sotto le attese (+9,5%), a fronte del +10,3% del mese precedente.

A fare rallentare la crescita dei prezzi hanno contribuito la frenata dell'immobiliare, le nuove restrizioni approntate per frenare la diffusione del Covid e gli sforzi del governo per ridurre l'impatto dell'aumento dei costi delle materie prime.

Gli analisti ritengono che il raffreddamento dell'inflazione potrebbe fornire spazio per una politica più accomodante della Banca popolare cinese (PBOC), volta a contrastare il rallentamento dell'economia, in contrasto con la tendenza delle altre banche centrai volta a inasprire la politica monetaria.

(TELEBORSA) 16-02-2022 08:45

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