L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 25 febbraio 2022

Ma se il Passaporto degli inoculati, il green pass, serve solo a obbligare indirettamente ad inocularti, e lo stato d'emergenza finisce a Marzo, perché questo strumento continua a essere mantenuto? Perché è uno strumento politico che serve per continuare a sottomettere la popolazione, di sanità non c'è niente

Green Pass abolito entro quest’estate: i dettagli
-23 Febbraio 2022


Il governo Draghi è al lavoro sulla road map da seguire nelle prossime settimane per arrivare gradualmente al Green Pass abolito entro quest’estate.
Decreto riaperture

La de-escalation sarà graduale. Il governo il 31 marzo farà cessare lo stato d’emergenza per il Covid e poi allenterà progressivamente le restrizioni. Non ci sarà l’immediato addio al Green Pass anche ieri invocato da Matteo Salvini. Comunque, prima dell’inizio dell’estate la maggior parte di obblighi e restrizioni in vigore oggi sarà eliminata. Il decreto che conterrà le ultime riaperture dovrebbe essere varato intorno a metà marzo, quando si avrà maggiore contezza della curva di contagi e ricoveri. Già la prossima settimana potrebbe però essere calendarizzata una cabina di regia per discutere gli atti da adottare. Questo è quanto ha affermato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Le parole d’ordine saranno come sempre gradualità e buon senso per scongiurare una ripresa dell’epidemia e garantire al contempo un ritorno alla normalità.

Green Pass abolito: Draghi si oppone alla Lega

Draghi è intenzionato a opporsi agli strappi dell’ala aperturista della sua coalizione. Ieri Matteo Salvini ha abbozzato un nuovo diktat: “Tutta Europa, anzi tutto il mondo va verso maggiori libertà. Il 31 marzo, per quello che ci riguarda, finisce lo stato di emergenza e tutto quello che ne consegue”. Una posizione, questa, che rispecchia il blitz della Lega sul decreto Green Pass di lunedì sera, contenuto a fatica dagli alleati di governo, ma che fa invece a pugni con la prudenza dei presidenti di Regione del Carroccio, che propendono invece per soluzioni più morbide, essendo ancora alle prese con la campagna vaccinale. Quel che accade è che nella Lega ha ripreso forza la corrente No Vax e No Pass, capeggiata simbolicamente dal deputato Claudio Borghi. Ma il timore dell’anima governista e istituzionale è che le fughe in avanti in Parlamento della Lega contro i provvedimenti dello stesso esecutivo, peraltro non concordati in alcuna sede, possa irritare oltremodo Draghi. «Se continuiamo così il premier molla tutto e se ne va”, diceva lunedì sera un esponente di primo piano del Carroccio. E Salvini, che domenica ha annunciato un incontro con Draghi, rimane in attesa di far visita a Palazzo Chigi.

Il turismo il primo a ripartire

Il premier, dunque, dal 31 marzo in poi intende procedere con lo smontaggio della macchina di difesa dal Covid. Il tutto in modo tale, però, da potere, in un’eventualità ovviamente non auspicata, riproporre lo stesso incastro di misure in autunno. Si comincia con il turismo. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato un’ordinanza che allarga ai viaggiatori che arrivano dai Paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i comunitari. Stop quindi alla quarantena: dal primo marzo per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass “semplice”, cioè certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo. È un atto che, in vista delle vacanze pasquali, riapre le porte a un’enorme massa di visitatori. Sono 35 milioni i viaggiatori extracomunitari, calcola Coldiretti, che durante l’anno prima della pandemia sono venuti in Italia.

Green Pass abolito: le prossime tappe di riapertura

In anticipo, rispetto alla fine dello stato d’emergenza, scatterà il primo marzo l’aumento della capienza di stadi e palazzetti, rispettivamente al 75 per cento e al 60 per cento. Tappa successiva il 10, quando si potrà tornare a visitare i familiari in ospedale. Sempre dal 10 marzo sarà permesso consumare cibo al cinema e negli impianti sportivi. C’è poi la data-valico del primo aprile: da quel giorno dovrebbe essere possibile tornare a mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza dovere esibire il Green Pass, che dovrebbe essere ancora necessario nei locali al chiuso. Nei luoghi chiusi dovrebbe essere confermato l’obbligo della mascherina, che all’aperto è stato abolito l’11 febbraio.

Da aprile in poi

Dal primo aprile, sempre allo scopo di rilanciare il turismo per Pasqua, potrebbe arrivare un allentamento sui trasporti a lunga percorrenza, al momento serve il pass rafforzato, così come sulle regole negli hotel. Per quanto riguarda il lavoro si punta a far riempire nuovamente gli uffici. Ma almeno per qualche mese solo di lavoratori con il pass. E per gli over 50, fino al 15 giugno, resta in vigore l’obbligo di vaccinazione.

Nessun commento:

Posta un commento