L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 3 marzo 2022

È il clero televisivo la punta di diamante per asfaltare le opinioni e metterle tutte in sintonia sulla volontà delle oligarchie totalizzanti globali

La cricca dei finti moralisti
di Giorgio Bianchi
23 febbraio 2022

Sentire ieri sera il sionista-atlantista David Parenzo fare candidamente la morale alla Russia (anche se lui si riferisce al solo Putin, come se una nazione di 145 milioni di abitanti possa essere espressione della volontà di uomo solo) sul “definire i confini con la violenza”, ci dà l’esatta misura dell’ipocrisia e della malafede dei personaggi che stanno dominando in questa fase il dibattito pubblico.

La morale a senso unico di chi punta il dito contro la Russia e nel contempo fa finta di ignorare i crimini della Nato (che ha cambiato i confini della ex Jugoslavia a suon di bombe e raso al suolo stati sovrani sulla base di menzogne costruite ad arte) e dello stato di Israele (che ha trasformato la Palestina in un lager a cielo aperto), è sicuramente ripugnante ma in fin dei conti non stupisce, visto che tali personaggi sono lì per fare esattamente questo lavoro.

Tuttavia ciò che lascia sinceramente basiti, è il fatto che gente che per anni ha combattuto questo pattume umano considerandolo, a ragione, parte integrante dell’apparato propagandistico atlantista, per un periodo si sia trovata al suo fianco contro di noi, senza farsi venire il minimo sospetto che la risposta alla pandemia fosse nell’alveo del medesimo disegno egemonico.

Cosa c’è di diverso tra il moralismo d’accatto che legittima l’imperialismo e il finto moralismo che ha distrutto la vita di centinaia di migliaia di famiglie e che ha spinto intere popolazioni sull’orlo di una epocale crisi energetica?

Non a caso, nel momento stesso in cui si è reso necessario accendere i riflettori sull’Ucraina (dove, ricordo, la situazione era congelata da almeno cinque anni e ignorata da tutti, nessuno escluso) per giustificare le sanzioni che dirotteranno su Putin le colpe dell’imminente shock energetico, l’emergenza ha di fatto cessato di esistere e come per incanto l’apparato propagandistico si è trasferito armi e bagagli sul fronte orientale.

Dopo otto anni di guerra civile, oggi la gente incredibilmente mi ferma per strada per chiedermi notizie sul Donbass; segno che il freno a mano su morti e contagi e le prime pagine occupate da finte notizie di finte invasioni, hanno raggiunto lo scopo.

Se il signor Parenzo e la sua cricca sono convinti che le sanzioni alla Russia siano buone e giuste, se le pagassero di tasca propria. Perché i casi sono due: o le sanzioni si applicano a tutti, quindi anche a Stati Uniti e Israele per il loro ripetuti crimini e violazioni dei diritti umani, o non si applicano a nessuno, e si ritorna a considerare la forza come unico metodo per dirimere le controversie geopolitiche.

Com’era? Se non ti vuoi vaccinare ti paghi le cure?

Bene, se vuoi le sanzioni le paghi di tasca tua, visto che creano un danno alla collettività.

Fare il propagandista per conto della Nato deve avere dei costi, non è possibile che questi soggetti continuino impunemente a trarre benefici e privilegi per la loro attività e poi socializzino le perdite sulla pelle di chi non ha soldi per mangiare, figurarsi per pagare i rincari astronomici dell’energia.

Ti piacciono i neonazisti di Pravy Sector? Bene, sostienili a spese tue, non con i nostri soldi.

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