L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 5 marzo 2022

L'inflazione "transitoria" si mangia l'economia statunitense

Summers: prossima recessione sarà probabilmente causata dalla FED

Finanza · 02 marzo 2022 - 18.53


(Teleborsa) - L'ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti Lawrence Summers è tornato a criticare l'operato della Federal Reserve, definita fin dall'anno scorso troppo compiacente nei confronti dei mercati finanziari e in ritardo nell'opera di normalizzazione della politica monetaria. La prossima recessione probabilmente ha scritto "politica monetaria sbagliata" dappertutto", ha detto Summers. "La difficoltà di ottenere un atterraggio morbido in cui abbiamo sia abbassato l'inflazione che evitato la recessione è stata sempre molto difficile - ha affermato in un'intervista a Bloomberg Television - Con il petrolio a 110 dollari al barile è molto più difficile.

"Uno dei motivi per cui è costoso quando sei dietro la curva è che a volte puoi subire shock che ti rendono più difficile reagire - ha spiegato - Non credo che la FED abbia alcuna alternativa ora se non quella di organizzare una forte risposta all'inflazione in un momento in cui siamo sull'orlo di una spirale di aumento dell'inflazione".

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