L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 5 marzo 2022

L'Oligarchia finanziaria globale totalizzante con l'influenza covid usa la Paura&Terrorismo come nuovo metodo di terrore di governo e dove non basta alimenta il neonazismo dove in Ucraina ne ha fatto la sua punta di diamante

Gli “eroi” nazisti cominciano a scappare



Sul fronte ucraino ci sono da segnalare tre cose che però sono accadute negli ultimi due giorni: i nazisti del battaglione Aidar, secondo solo al reggimento Azov per numero e prestigio, ha subito una pesante sconfitta nell’Ucraina sudorientale. Più di 5.000 uomini sono in fuga, compresi i loro istruttori americani di Greystone (ex Blackwater) e hanno abbandonato l’equipaggiamento recentemente ricevuto dalla Nato. Questo battaglione nazista si era formato già nel 2014 e all’inizio aveva il suo quartier generale nel golf club di Lugansk che veniva usato come luogo di tortura. Quando le forze di liberazione del Donbass assalirono il covo dell’Aidar, riuscendo a far fuggire a gambe levate i neonazi, trovarono il cadavere di una donna ancora legata mani e piedi che era stata torturata e violentata. Ma nello stesso luogo scoprirono una fossa comune con i corpi di molti torturati e trovarono anche le scorte di viveri tutti offerti dall’esercito americano. Adesso semra che tutto questo sia stato dimenticato e persino degli articoli comparsi a suo tempo sul Manifesto, sono misteriosamente irraggiungibili. Ma che schifo.

Comunque subito dopo la disfatta dell’Aidar il comandante di questa formazione, Maxim Marchenko che si era messo al sicuro già dal giorno prima , è stato nominato governatore di Odessa dove Zelensky spera di poter barattare la popolazione civile con qualche giorno di trattative in più e pensa di aver trovato la persona giusta. Infine i media ucraini hanno tentato di spaventare la gente dicendo che la presa da parte russa della centrale nucleare di Zaporizhia aveva causato un incendio, sottintendendo che poteva esserci un nuovo disastro nucleare. In realtà l’incendio, peraltro appiccato da personale ucraino, riguarda una piccola costruzione, molto lontana dai reattori. E comunque i russi si sono portati dietro tecnici nucleari per gestire le centrali atomiche che sono state fin subito nel mirino delle forze russe. La notizia ovviamente al di là della sua natura emotiva, tende ad accreditare l’idea che esista ancora un Ucraina , ormai di fatto rappresentata solo dai folli con la svastica che tentano il bagno di sangue, preferibilmente altrui come dimostra la fuga di Aidar.

Sul fronte invece della stupidità e della volgarità occidentale, c’è invece da registrare che il senatore Lindsey Graham ha chiesto in diretta su Fox News che Putin venga assassinato. Ma la stessa richiesta è stata fatta poche ore dopo dal conduttore di Fox News Sean Hannity, il quale ha detto che il leader russo avrebbe “perso il diritto di vivere”. Questo signore, si fa per dire, questa merda per essere realisti è quella che vent’anni fa in Irak rivendicava all’America il diritto di uccidere chiunque si opponesse al suo potere e alla sua giusta conquista. Questi sono i nostri padroni, quelli che ci stanno rovinando per separarci dalla Russia.

Del resto cosa ci si potrebbe aspettare da chi ha organizzato, finanziato e armato un regime apertamente nazista che, piaccia o no agli infimi bugiardi dei giornali i quali tentano di minimizzare, appare del tutto in balia di estremisti folli che riescono ad imporre qualsiasi cosa: basti pesare che il 21 luglio 2021 Zelensky ha promulgato la «Legge sui popoli autoctoni», secondo cui soltanto gli ucraini di origine scandinava, i tatari e i karaiti, hanno «il diritto di godere pienamente di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali» una macabra follia che appartiene non solo a chi la mette in atto, ma anche a chi la nasconde su ordine del padrone che gli paga lo stipendio e lo tiene al collare. Se poi qualcuno si chiedesse perché in tanti manifesti e simboli dell’ Ucraina contemporanea compaia la cifra 88, sappia che essa designa l’ottava lettera dell’alfabeto romano, ovvero la “H”. Ripetuta fa HH ovvero Heil Hitler. E di certo stupisce che tanta gente di razza inferiore, secondo gli ex padroni dell’Ucraina, si senta così vicina alla loro causa. Stupisce almeno quanto vedere che le medesime persone inginocchiate per chiedere scusa di essere bianche, poi chiedono la morte per chi combatte il suprematismo bianco. Ma tutto questo dà la perfetta misura della futilità assoluta del discorso pubblico e il senso del nulla che ormai esprime l’occidente.

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