L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 10 aprile 2022

Bisogna aver paura della Polonia e dei polacchi - 11 - ma non tutti -

Putin con un cappio al collo: striscione choc alla partita in Polonia. I tifosi del Legia Varsavia: «Pu**ana russa»
Il presidente russo viene rappresentato con la maglia dello Spartak Mosca, squadra gemellata con il Lech Poznan


10 Aprile, 10:26

Nel corso della partita fra Lech Poznan e Legia Varsavia, valida per il campionato polacco, i tifosi ospiti hanno esposto uno striscione che raffigura il presidente russo Vladmir Putin con un cappio al collo. Un'immagine molto forte, nella quale lo "Zar" viene rappresentato con la maglia dello Spartak Mosca, squadra gemellata con il Lech Poznan.

I tifosi del Legia sono riusciti così, in una sola volta, a condannare l'invasione russa dell'Ucraina e a criticare il legame degli ultras rivali con quelli della squadra moscovita. Dalle tribune del settore ospiti, inoltre, si è levato il coro "Ruska kurwa", ovvero "pu**ana russa". Scene molto forti, soprattutto per un campo di calcio, che danno la misura della tensione che si respira anche negli altri paesi dell'est Europa.





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