L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 13 aprile 2022

e non dite poi che Mosca non vi aveva avvertito, mentre gli Stati Uniti/NATO continuano a provocare. La Finlandia e la Svezia non possono non essere consapevoli di essere strumenti di provocazione

Finlandia e Svezia nella Nato, Peskov avverte: “Ulteriore allargamento non contribuirà alla sicurezza europea”
-11 Aprile 2022

Roma, 11 apr – “Un ulteriore allargamento della Nato non contribuirà alla sicurezza nel continente europeo“: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov replica alla possibile adesione di Finlandia e Svezia all’Allenza atlantica. Secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax, Peskov in conferenza stampa fa presente che “l’Alleanza atlantica stessa è piuttosto uno strumento indirizzato al confronto. Questa non è un’alleanza che garantisce pace e stabilità. Un’ulteriore espansione dell’alleanza, ovviamente, non porterà ulteriore sicurezza al continente europeo”.

Peskov: “Ulteriore allargamento Nato non porterà sicurezza al continente europeo”

Non si è fatta attendere dunque la risposta di Mosca a quanto riportato dal Times, secondo cui Finlandia e Svezia intenderebbero entrare nell’Alleanza atlantica quest’estate. Al di là delle fonti Usa citate dal quotidiano britannico, a confermare in qualche modo la notizia è il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Il quale ha affermato che la possibile adesione alla Nato di Svezia e Finlandia è diventata uno degli argomenti più discussi durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza atlantica, il 6 e 7 aprile a Bruxelles. A riportarlo è l’agenzia russa Tass.

Finlandia e Svezia vorrebbero aderire quest’estate

Si parla dunque di una domanda di adesione per quest’estate. Anche “il processo della Svezia” per decidere se chiedere l’adesione alla Nato, come quello iniziato dalla Finlandia, “prenderà tempo, ma spero che, se prendiamo una decisione simile, potremo farlo all’incirca nello stesso momento“. Ad affermarlo il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari esteri. “Questa settimana in Finlandia – ribadisce Haavisto – il governo presenterà un Libro bianco” sulla Nato “al Parlamento, il che dà al Parlamento la possibilità di discutere tutti gli aspetti di una possibile adesione alla Nato. Sulla base di quel dibattito, il governo trarrà le sue conclusioni, insieme al presidente della Repubblica”.

Gli Usa si aspettano che i due Paesi aderiscano nei prossimi mesi

Per Helsinki, sottolinea il ministro, “è molto importante vedere che un processo simile è in corso in Svezia”. In Finlandia la discussione verrà fatta nella commissione Affari Esteri e “l’obiettivo è raggiungere un consenso. Poi, se ce ne sarà bisogno, siamo pronti ad andare avanti”, conclude. Dal canto suo, la Nato si aspetta che la Svezia e la Finlandia, storicamente neutrali, prendano le proprie decisioni sulla possibile adesione nei prossimi “mesi e settimane”. Così Julianne Smith, rappresentante permanente degli Stati Uniti.

Ludovica Colli

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