L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 22 aprile 2022

Gli oligarchi russi sono brutti e cattivi si possono togliere patrimoni e soldi ma non si possono uccidere. La pietà pelosa ipocrita dell'Occidente che racchiude in se la verità

Coincidenze russe. Oligarchi e omicidi tra Lloret de Mar e Mosca
Di Rossana Miranda | 21/04/2022 -

L’imprenditore russo Sergey Protosenya è stato trovato impiccato nel giardino della sua villa in Costa Brava, insieme ai corpi della moglie e della figlia. La porta della casa era chiusa dall’interno, circostanza che sta spingendo la polizia locale ad ipotizzare un caso di omicidio-suicidio. Come nel caso della morte dell’ex funzionario del Cremlino ed ex vicepresidente di Gazprombank, Vladislav Avayev, anche lui trovato morto con moglie e figlia

Due misteriosi omicidi, accaduti lo stesso giorno a 3500 chilometri di distanza, sembrano legati da tanti fattori comuni. Uno dei crimini scoperti nelle ultime ore è avvenuto a Lloret de Mar, provincia di Girona, Spagna.

L’imprenditore russo, Sergey Protosenya, è stato trovato impiccato nel giardino della sua villa, insieme ai cadaveri della moglie Natali e la figlia, uccise con armi bianche. A lanciare l’allarme è stato il figlio, che dalla Francia non era riuscito a comunicare con i genitori e ha chiesto ad un amico di entrare nella proprietà.

Vicino ai corpi sono stati trovati un coltello e un’ascia. La prima ipotesi della polizia di Lloret de Mar è che l’uomo avrebbe ucciso la figlia e la moglie per poi suicidarsi. Protosenya era da sette anni vicepresidente del Consiglio di amministrazione dell’impresa di distribuzione di gas russo Novatek. Aveva un patrimonio di 400 milioni di euro e, anche se era residente in Francia, aveva spostato il domicilio recentemente a Girona, Spagna.

L’imprenditore non aveva alcun precedente per violenza domestica e pubblicava molto frequentemente fotografie di momenti di svago con la famiglia sui social network. I vicini di Lloret de Mar hanno raccontato alla stampa locale che non c’era nulla di strano in quella famiglia russa ed erano sempre molto gentili ed educati.

Due giorni fa sulla stampa era stata annunciata la morte di Vladislav Avayev, ex funzionario del Cremlino ed ex vicepresidente di Gazprombank. Il cadavere è stato trovato nel suo appartamento a Mosca, insieme a quelli della moglie Yelena e della figlia di 13 anni.

Secondo i media internazionali, è stata la figlia maggiore Anastasia a trovare i corpi. La giovane si era allarmata perché non riusciva a mettersi in contatto con la famiglia e avrebbe trovato una pistola in mano al padre. Una volta entrata in casa si è accorta che la porta era chiusa dall’interno, circostanza che sta spingendo la polizia ad ipotizzare un caso di omicidio-suicidio, come quello di Lloret de Mar.

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