L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 10 aprile 2022

Il missile alla stazione dove 50 persone sono morte è dei nazisti ucraini che non si fanno scrupolo di uccidere i civili pur di montare il caso di indignazione che pedissequamente il clero televisivo, il Circo mediatico si impegna a trasmettere più volte al giorno per imbonire le teste delle masse e asservirle all'ideologia di guerra che gli Stati Uniti/NATO perseguono per sviare lo sguardo dal vero problema, la crisi economica da debito dell'Occidente

Le atrocità sono ucraine. E mirano al genocidio.
Maurizio Blondet 9 Aprile 2022

Copia/incolla:

❗️❗️❗️Giornalisti stranieri sono stati fatti entrare per visitare il relitto di Tochka-U, che ha ucciso cinquanta persone alla stazione ferroviaria di Kramatorsk. Hanno fotografato il pezzo di ferro da tutte le angolazioni. Nella cornice era incluso anche il numero di serie del prodotto.

I giornalisti occidentali hanno filmato il numero di serie del missile Tochka U esploso alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che dimostra la sua appartenenza all’esercito ucraino. https://t.me/svezhesti/44576


Il numero del “Punto” di Kramatorsk è solo di poche unità diverso da quei missili che le forze armate ucraine hanno già utilizzato nel Donbass.



Ancora una volta la realtà smentisce l’impostura e la menzogna agitata dai media ossessivamente: che sono stati i russi a fare strage degli inermi viaggiatori in attesa (fra l’altro a russofoni).

La correzione immediata che Wikipedia ha fatto sulla voce riferita al missile usato – ha cancellato il fatto che la Russia non lo usa più dal 2020, testimonia qualcosa di peggio della malafede: la complicità attiva e il favoreggiamento nelle atrocità che la truppa di Zelensky compie impunemente.


Soldati ucraini sparano sui civili ucraini: la verità inizia a venire fuori – Video


6 Aprile 2022

Secondo la testimonianza di una donna ucraina che sta accompagnando il figlio in ambulanza, sono i soldati ucraini che sparano sui civili.

In un video pubblicato dal reporter di guerra Patrick Lancaster sul suo canale YouTube, si vede una madre che accompagna in ambulanza il figlio gravemente ferito da frammenti di granata.

Secondo la testimonianza della donna a colpirlo non sarebbero stati i russi ma gli stessi ucraini.

“Gli ucraini stanno bombardando le nostre case” ha detto la madre del ragazzo ferito. “Ci stanano nelle nostre case con armi incendiarie. Ci fanno uscire con il fumo”.

La donna continuava a guardare il figlio piangendo. Quando le è stato chiesto se era un militare lei ha risposto di no, che erano civili e che, quando gli hanno sparato, si trovavano nel loro seminterrato.

A questo punto Lancaster le ha chiesto come faceva a sapere che a sparare fossero stati soldati ucraini.

“Si trovavano nella nostra zona – ha risposto – sono venuti con i loro mezzi corazzati, o qualunque cosa fossero, e ci hanno lanciato quelle cose incendiarie o come le chiamate voi…”

La madre ha spiegato che il figlio è stato colpito all’inguine e allo stomaco e che si trattava di una scheggia di granata.

“Ieri sono venuti a casa nostra” ha aggiunto. “Sono venuti e hanno cominciato a cacciarci da casa nostra! Erano ucraini e ci hanno detto che dovevamo lasciare la nostra casa. «Operazione di pulizia», così hanno detto”.

La donna ha spiegato che avevano risposto di no, che non avrebbero lasciato la casa dove vivevano e che sarebbero rimasti nel seminterrato.

“Hanno dato fuoco alla nostra casa! L’hanno bruciata con del combustibile. È rimasta solo la porta d’ingresso. Solo una porta…”

Il reporter ha chiesto perché gli ucraini sparavano. “Non lo so” ha risposto. “Probabilmente per farci andare via. Non lo so”. Foto: YouTube

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