L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 13 maggio 2022

L'ideologia è per sua intrinseca natura è incapace di vedere la TOTALITÀ, e la Siemens paga lo scotto

SIEMENS LASCIA LA RUSSIA. IMPATTO SUI CONTI ANCORA INCERTO


(Teleborsa) - Siemens, colosso tedesco attivo nei settori delle tecnologie, della mobilità e dei servizi, uscirà dal mercato russo a seguito della guerra in Ucraina. La società ha affermato oggi di aver avviato un procedimento per la liquidazione delle attività industriali e di tutti i business. "Condanniamo la guerra in Ucraina e abbiamo deciso di avviare un processo ordinato per chiudere le nostre attività industriali in Russia - ha spiegato il CEO Roland Busch - Non è stata una decisione facile, visto il nostro dovere di attenzione per i nostri dipendenti e le relazioni di lunga data con i clienti, in un mercato in cui siamo attivi da quasi 170 anni".

Nel secondo trimestre dell'anno fiscale 2022 (terminato il 31 marzo), Siemens ha dovuto sostenere 600 milioni di euro di svalutazioni e altri oneri, per lo più registrati nel settore della mobilità ferroviaria a seguito delle sanzioni contro la Russia. L'utile netto è stato di 1,2 miliardi di euro.

Il CEO ha detto che l'azienda si attende ulteriori impatti, soprattutto a causa di oneri non monetari legati alla liquidazione di soggetti giuridici, alla rivalutazione di attività finanziarie e ai costi di ristrutturazione. "Al momento prevediamo ulteriori rischi potenziali per l'utile netto nell'ordine di centinaia di milioni, anche se non siamo in grado di definire un arco temporale esatto", ha sottolineato Busch.

(TELEBORSA) 12-05-2022 12:52

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