L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 16 agosto 2022

e il Nord Stream 2 li aspetta con pazienza se la dirigenza tedesca riesce a scrollarsi il ricatto degli Stati Uniti

Lo Spiegel grida: “Apriamo il Nord Stream 2!”
Maurizio Blondet 16 Agosto 2022

Un mezzo che più mainstream non si può, chiede, in un articolo incredibilmente tortuoso, una revisione rivoluzionaria della politica anti-Putin. “Il 66% dei tedeschi vuole che il NS2 venga aperto, e siamo in estate”.

Una colonna di Nikolaus Blome

E le sanzioni? Spiegel ci informa che

“Contrattualmente concordato è l’approvvigionamento senza sanzioni di una quantità di gas molto maggiore di quella attualmente in circolazione (attraverso il Nord Stream 1). Se dal Nord Stream 1 uscisse più gas russo di adesso, lo daremmo per scontato

Le sanzioni contro il Nord Stream 2 avevano originariamente lo scopo di ridurre le vendite di gas di Putin, ma non all’attuale livello molto basso. Perché altrimenti la Germania non sarebbe autorizzata a chiederne di più e anche a prenderlo. Inoltre, le sanzioni a lungo richieste dovrebbero impedire che la dipendenza della Germania dal gas russo cresca ulteriormente

[…]

Non è possibile porre fine a una dipendenza del 55% dalle importazioni di gas russe dall’oggi al domani, ma è dimostrato che la Germania vuole allontanarsi dal gas russo il più rapidamente possibile e ha già ridotto la dipendenza di circa 20 punti percentuali. Quindi si può ancora affermare che aprire il Nord Stream 2 se necessario va contro lo spirito delle sanzioni?

Resta l’argomento che non bisogna cedere al ricatto politico di Putin. L’Occidente deve restare fermo, tenere chiuso il secondo tubo, perché altrimenti perderesti ogni credibilità morale. Nord Stream 2 aperto, sarebbe un “trionfo” per Putin, dicono. Da solo: ​​Secondo me, non è la scelta del tubo ad essere moralmente riprovevole, ma comprare gas russo e riempire la cassa di guerra di Putin. Il “ricatto” nella scelta dei tubi è un’inquadratura che nasceva da una costellazione fuori produzione da tempo, quando l’apertura del Nord Stream 2 avrebbe significato aumentare ulteriormente le importazioni di gas russo. Non si può più parlare di questo. Quindi è una questione d’onore o è più una complessa compensazione per attenersi a ciò che non è importante quando sei debole in cosa è importante? Il vero obiettivo sarà raggiunto solo quando smetteremo di importare quantità significative di gas russo. L’obiettivo non sarà raggiunto se blocchiamo un gasdotto mentre imploriamo che altro fluisca attraverso l’altro. Questo è poco dignitoso, contraddittorio e inutile.

Ripeto: se il veto su Nord Stream 2 accelererà il divieto totale alle importazioni di gas russo, sarò lì senza se e senza ma. Ma non è così. Invece, anche con un’apertura temporanea, sarebbe possibile assicurare e garantire a tutti gli scettici il mantenimento della massima velocità nell’allontanarsi dai combustibili fossili dalla Russia. La Germania dovrebbe continuare ad acquistare gas a livello internazionale a qualsiasi prezzo e Robert Habeck dovrebbe inchinarsi in Qatar.”

Attendiamo sviluppi politici


Berlino annuncia un sovrapprezzo in bolletta da 2,4 cent/kwh: “Medicina amara ma non ci sono alternative”. Famiglie e imprese in allarme, l’inflazione potrebbe superare il 10%. Oltre il 60% dei cittadini vuole l’apertura del Nord Stream 2

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