L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 20 agosto 2022

Elezioni in Italia: deve essere chiaro che ogni voto dato a uno qualsiasi dei partiti presenti in Parlamento è un voto dato alla certa rovina del Paese per la quale del resto è stato ingaggiato Draghi

Ultimo ballo sul Titanic



Non so se gli italiani che se sono andati in massa in vacanza siano degli incoscienti o invece siano così saggi da capire che i soldi varranno di meno al loro ritorno, che tanto vale spenderli e che una tempesta si addensa sopra la loro testa, che dopotutto conviene fare l’ultimo ballo mentre il Titanic urta contro l’iceberg: persino qualche politico in questa Europa stupida e desolata, sta cominciando a vedere la trappola in cui l’Unione è caduta prima aderendo in maniera quasi oscena alle “misure” anticovid e alle vaccinazioni sperimentali che hanno indebolito il sistema produttivo e la spina dorsale delle piccole imprese, poi già intontita come una zanzara che sorvola la piastrina di piretro, si è data il colpo di grazia con le sanzioni alla Russia che hanno funzionato magnificamente, ma disgraziatamente al contrario aiutando Mosca e penalizzando l’Europa. Di tutto questo vediamo solo le avvisaglie, il brutto arriverà durante l’inverno quando i prezzi dell’energia finiranno col salire ancora e determineranno reazioni che è difficile prevedere.

Del resto se volessimo fare un quadro oggettivo della situazione potremmo mettere in fila alcuni fatti che sono sin troppo eloquenti riguardo alla totale sconfitta della politica europea: La Russia trova acquirenti nella maggior parte del mondo per il suo gas e petrolio
Sempre più paesi in Asia, Vicino e Medio Oriente, Africa e America Latina aderiscono all’alleanza BRICS
L’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO), che in precedenza era composta da Russia, Cina e gli -stan dell’Asia centrale sarà affiancata a settembre da altri 10 stati come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, Sirua, Cambogia, Birmania.
Cina, India e Russia terranno esercitazioni militari congiunte in Russia
Gli stati che hanno quasi l’intero stock di materie prime necessarie per l’elettronica moderna sono ostili all’Occidente e soprattutto all’UE
Non è possibile convertire l’approvvigionamento energetico in Europa perché mancano le materie prime necessarie. Ci sono già enormi ritardi nella consegna della merce ordinata. Ma qualsiasi altra risorsa energetica cui si potrà attingere sarà comunque molto più costosa.
Gran parte del settori produttivi trainanti, come l’industria automobilistica, risentono dei componenti di alta qualità che dovrebbero provenire dagli alleati di Russia e Cina.

Questa situazione si era cominciata a delineare quasi subito dopo l’inizio dell’operazione russa, tra la fine di marzo e i primi di aprile quando si era arenato miseramente il tentativo della “comunità internazionale” basata sulla mancanza di regole e sui doppi standard. come Borrel non ha esitato a dichiarare, di isolare la Russia e dunque di dare alle sanzioni un peso economico significativo. A quel punto doveva essere chiaro che la strategia di seguire gli Usa in ogni loro disegno di caos e di morte non aveva pagato, anzi era costato un prezzo altissimo e dunque bisognava in qualche modo fare dei passi indietro. Ma questo non è avvenuto anzi si è andati avanti in un’escalation folle come se premendo più forte su una leva senza fulcro il risultato potesse cambiare. Archimede se la ride perché non esiste forza che possa sollevare un coglione dalla sua condizione. Ora che le cose sono chiare a tutti, compresi gli idioti russofobi, non si può più tornare indietro: la massiccia fornitura di armi al regime ucraino ha trasformato l’operazione di Mosca in aiuto delle popolazione del Donbass in una guerra con la Nato che ha definitivamente fatto capire ala Russia che non c’è nulla da spettarsi dai ceti politici europei, e men che meno che mantengano la parola data visto che di fatto sono dei burattini di Washington e dei poteri finanziari.

L’unica strada praticabile per poter non dico azzerare la situazione, ma renderla meno dura e salvare il nucleo produttivo dell’Europa l’hanno in mano i cittadini che possono quando ne capita l’occasione o imponendola con la piazza, mandare a casa questa miserabile plebaglia politica insignificante da ogni punto di vista come appunto si addice a dei portavoce o a dei servi e distruggere il teatrino che ad ogni elezione viene messo in piedi. E’ una regola generale, ma per l’Italia vale ancora di più: deve essere chiaro che ogni voto dato a uno qualsiasi dei partiti presenti in Parlamento è un voto dato alla certa rovina del Paese per la quale del resto è stato ingaggiato Draghi. In questo senso, anche con tutti i dubbi e le perplessità che si possono avere, l’ incerto, ossia le nuove formazioni politiche tempratesi nel corso della dittatura sanitaria, per quanto piccole, litigiose e persino poco definite nelle idee, diventano assolutamente preferibili se non altro in base alla teoria delle probabilità.

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