Morte della figlia di Dugin, diversi punti oscuri
Riicevo eposto:
Buongiorno Direttore,
>
> mi permetto di disturbarla perche’ riguardo alla faccenda della morte
> della figlia di Dugin piu’ leggo notizie e piu’ avanzo sospetti,
>
> del resto e’ anche grazie a lei che noi lettori del suo blog abbiamo
> imparato a non fidarci di nessuno, specie le notizie ufficiali.
>
> Veniamo al dunque, la versione ufficiale ci racconta che una spia
> ucraina si infiltra in Russia come profuga ed inizia a pedinare la >
> figlia di Dugin, andando addirittura ad affittare un appartamento
> nello stesso condominio ove risiedeva la figlia dell’intellettuale
> russo.
>
> In seguito ad un festival a cui entrambi hanno fatto parte, sulla via
> del ritorno una bomba posizionata nell’auto esplode a comando.
>
> Dopo poco piu’ di 24 ore i servizi segreti russi annunciano di aver
> individuato la responsabile, mostrando foto, portando come prove
> addirittura i numeri di targa delle auto utilizzata dall’attentatrice.
> Gia’ questo a me fa ricordare gli attentati alle Torri quando dei
> Boeing si schiantarono contro le Torri Gemelle ma, misteriosamente,
>
> o meglio, fortunosamente, i passaporti degli attentatori rimasero
> intatti e si pote’ scoprire chi erano i mandanti.
>
> Oppure agli attentati di Parigi (evento che tra l’altro mi porto’ a
> scoprire il suo blog), anche qui i terroristi si erano dimenticati i
> documenti.
>
> Circolano alcuni video in rete dove si vede Dugin a bordo strada e
> disperato attendere i soccorsi di un’auto in fiamme, visibile in
> lontananza.
>
> Leggendo pero’ le varie notizie riportate dai media ho voluto fare
> delle ricerche e per andare sul sicuro sono andato sul sito della TASS
> per verificare.
>
> Innanzitutto la TASS ci dice che sull’auto era stato applicato
> dell’esplosivo dalla parte del guidatore, per l’esattezza tipo 400
> grammi di tritolo.
>
> https://tass.com/society/1496643
>
> Ora vediamo questo video di Euronews, non presto attenzione a cosa
> sento ma solo a cosa vedo :
>
> https://www.youtube.com/watch?v=13zYmsSd1Wo
>
> Si vedono minuscoli rottami di auto, asfalto pressoche’ intatto e la
> zona circonstante, diciamo 10 metri partendo da centro strada sembra
> integra,
>
> tanto che alla fine del video si vedono delle lamiere usate a mo’ di
> muro divisorio che sono tranquillamente al loro posto.
>
> Ho voluto provare a cercare in rete se si trovava quanto danno puo’
> fare mezzo chilo di tritolo, ed ho trovato questo :
>
> https://www.researchgate.net/figure/Overpressure-in-case-of-05-kg-TNT-open-explosion-and-isolated-by-Fountain-3MK-50_fig1_241037744
>
> come puo’ verificare anche lei, in un’area di 3 metri, quindi ben
> entro i limiti di una normale strada a doppio senso e doppia corsia
> (come si vede chiaramente nel video) la sovrapressione e’ ancora considerata nella
> zona pericolosa. eppure l’asfalto sembra quello dopo un pauroso frontale tra due
> macchine, con detriti ovunque, e la palizzata di lamiere al loro posto
> senza aver subito danni dall’onda d’urto provocata dall’esplosione e lo stesso
> dicasi per i pali (segnaletici o della luce) sempre fermi e ritti.
>
> pero’ come disse Agatha Christie, un indizio non fa una prova, per cui
> procediamo.
>
> questa e’ una notizia della TASS uscita stamattina :
>
> https://tass.com/society/1496927
>
> secondo le forze dell’ordine russe, l’attentatrice avrebbe seguito
> attentamente le abitudini di Darja Dugina prima di compiere
> l’attentato.
>
> torniamo un attimo indietro a quest’altra notizia riportata dalla TASS
> :
>
> https://tass.com/emergencies/1496355
>
> secondo il leader di un movimento sociale che conosceva bene entrambi
> i Dugin, Darja aveva una sua auto personale ma la sera dell’attentato
>
> ha guidato quella del padre mentre quest’ultimo ha deciso all’ultimo di rientrare con un altro mezzo.
>
> questa ovviamente, come ci insegna Agatha Christie, e’ solo una> coincidenza, ovvero la somma di due indizi.
>
> ma ritornando a leggere la news di questa mattina
> (https://tass.com/society/1496927) sempre secondo le forze dell’ordine
> non era Dugin l’obiettivo
>
> bensi’ proprio la figlia.
>
> Ora, se l’attentatrice segue per diverso tempo Darja annotando le sue
> abitudini in modo da poter agire a colpo sicuro perche’ piazza
> l’esplosivo sotto
>
> l’auto del padre e non della sua ?
>
> Certo, mi posso sentir rispondere che evidentemente quella sera padre
> e figlia decisero di andare al festival con l’auto del padre
> (purtroppo questa
>
> informazione non ci e’ stata data) ma allora perche’ se vanno insieme
> poi Dugin decide all’ultimo di rientrare con un mezzo diverso ?
>
> Dugin sapeva qualcosa ? Dugin presagiva qualcosa sulla propria
> incolumita’ ? O e’ solo una semplice coincidenza ?
>
> E ancora, sempre lo stesso articolo piu’ avanti riporta : “chi ha
> effettuato la detonazione era certo che Darjia fosse da sola perche’
> non era Dugin l’obiettivo”
>
> E qui adesso non siamo piu’ alle coincidenze ma i dubbi affiorano in
> gran quantita’… vanno insieme con la stessa auto al festival,
> all’ultimo Dugin
>
> decide di ritornare non con la figlia e guarda caso la sua vettura
> salta per aria ?
>
> E poi, se l’attentatrice ha seguito per diverso tempo Darja, non
> poteva semplicemente, sapendo dove viveva, usare del veleno ?
>
> Personalmente ho molti dubbi, anche se la versione ufficiale potrebbe
> anche essere giusta, ma cosi’ come e’ accaduto per l’attentato ad Abe
> il mese scorso (e tenga conto che vivo in Giappone quindi so come vanno le
> cose qui) a guardare le immagini e sentire le ricostruzioni degli
> eventi trovo diversi punti che non coincidono; e questo mi fa pensare.
>
> La ringrazio per l’attenzione e per il tempo concessomi.
>
> Luca
MB – Sì, è evidente la volontà dei servizi di mostrare, maldestramente, che il bersaglio era proprio Daria, personaggio secondario nella vicenda, e non il padre Aleksander Dugin. Anche la conoscenza delle targhe successivamente poste sulla Mini lascia il sospetto che i servizi seguissero da tempo la sospetta. Il sospetto di complicità interne è sempre presente in Russia.
https://www.maurizioblondet.it/morte-della-figlia-di-dugin-diversi-punti-oscuri/
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