L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 8 agosto 2022

Italia Sovrana e Popolare anche con Rizzo

Elezioni, Rizzo e Pasquinelli candidati con Italia Sovrana e Popolare

L'avvocato osimano guiderà la lista al Senato, invece il leader del Partito Comunista è candidato come capolista alla Camera. Si tratta una coalizione composta da 15 forze dell’antagonismo sociale e politico
Di Redazione - 7 Agosto 2022

Da sinistra Marco Rizzo e Fabio Pasquinelli (immagine di repertorio)

ANCONA – Marco Rizzo, leader del Partito Comunista è candidato come capolista alla Camera, nelle Marche, per la lista Italia Sovrana e Popolare. Si tratta una coalizione composta da 15 forze dell’antagonismo sociale e politico nazionale, che rappresentano «il fronte del dissenso contro le politiche liberiste e antisociali del governo Draghi che sono state appoggiate da destra a sinistra, senza distinzioni» spiega Rizzo. Capolista al Senato l’avvocato osimano Fabio Pasquinelli, già a capo della coalizione comunista che si presentò alle ultime elezioni regionali.

«Stiamo raccogliendo le firme in tutta la penisola, con un grandissimo sforzo di militanza – aggiunge -. Sono sicuro che saremo della partita, noi siamo abituati a stare in piazza, in mezzo alla gente, altri fanno accordi a Roma per elemosinare seggi blindati, spero si vergognino un po’».

Entrando nel vivo dei temi caldi, Rizzo dice «siamo preoccupati per l’esplosione di una vera e propria emergenza sociale che nel prossimo autunno colpirà lavoratori, artigiani, piccole imprese. Il prezzo delle sanzioni economiche e la costante e ininterrotta spesa per gli armamenti gravano sulla condizione dei lavoratori italiani, i quali, a fronte di un forte aumento del costo della vita in tutta la zona Euro, hanno visto il loro reddito pro capite diminuire drasticamente».

Una «condizione sociale, già estremamente compromessa dalle politiche economiche imposte dall’UE, a causa delle sanzioni e delle tensioni internazionali – spiega -, sta precipitando: negli ultimi mesi il costo delle materie prime, delle risorse energetiche e dei beni alimentari ha segnato un aumento complessivo dell’inflazione, che rischia di triplicare il costo della vita per i lavoratori e le loro famiglie, riducendoli in uno stato di povertà assoluta e soggezione totale. L’Italia deve riconquistare la propria autonomia rifiutando i diktat che maturano in seno all’UE e alla NATO e che la condizionano pesantemente».

Il leader del Partito Comunista aggiunge: «Siamo per riportare in mano pubblica gli asset strategici e i monopoli naturali e i servizi fondamentali che sono stati selvaggiamente privatizzati in questi decenni, siamo per garantire il diritto al lavoro e ad un reddito adeguato, contro le crisi industriali pilotate dai governi per soddisfare il grande capitale internazionale a scapito dei lavoratori licenziati. Inoltre ci opponiamo allo smantellamento della sanità pubblica e siamo per il diritto ai servizi sanitari territoriali ed alle cure domiciliari e ribadiamo il nostro no all’obbligo vaccinale ed all’infamia del Green pass, che ha violato i diritti fondamentali dei cittadini e escluso tanti lavoratori dal diritto al lavoro ed al reddito. Italia Sovrana e Popolare – conclude – è l’unico fronte che sta federando una concreta alleanza sociale in grado di contrapporre il governo di chi lavora contro l’oligarchia degli speculatori la cui ultima versione draghiana, fino a pochi giorni fa, era sostenuta di fatto da tutte le forze politiche oggi in Parlamento. Loro, che ora fingono di litigare, si stanno accordando per restare a Palazzo. Noi esistiamo per ricordargli che l’unico sovrano, per la Costituzione, è il popolo».

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