L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 22 agosto 2022

La mente perversa e assassina degli angosionististatunitensi

Assassinio di Darya Dugina, l'FSB russo: "La killer è una donna ucraina"

Di Cristiano Tassinari & Euronews - AP - Ansa • ultimo aggiornamento: 22/08/2022 - 16:27

Mosca, 2022. - Diritti d'autore AFP

In un comunicato, l'FSB - i servizi russi di intelligence - afferma di avere risolto il caso dell'assassinio di Darya Dugina.
"Crimine preparato e commesso dai servizi segreti ucraini"

"Il crimine - si legge nella nota - è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L'esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia Sofia Shaban e uscita dal Paese dalla regione Pskov, da dove ha raggiunto l'Estonia".

Il servizio di sicurezza federale russo incolpa cosi i servizi segreti ucraini per l'attentato in cui ha perso la figlia 30enne di Alexander Dugin, ideologo nazionalista, descritto in Occidente come "la mente" delle azioni di Vladimir Putin.

Pedinata

L'FSB ha dichiarato che la killer aveva affittato un appartamento nell'edificio moscovita in cui viveva Darya Dugina e l'ha pedinata. La donna si trovava allo stesso festival culturale al quale Alexander Dugin e la figlia avevano partecipato poco prima dell'omicidio.

Natalia Vovk sarà inserita nella lista dei ricercati e la Russia ne chiederà l'estradizione: lo riferiscono fonti di sicurezza russe citate dall'agenzia Tass.

L'ordigno esplosivo installato sull'auto di Darya Dugina è stato fatto esplodere a distanza. Lo rende noto la polizia russa.

Il giorno dopo. (Mosca, 21.8.2022)AP/Investigative Committee of Russia

Putin: "Un crimine vile e crudele"

"Un crimine vile e crudele", ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, in un messaggio di cordoglio citato dal canale Telegram del Cremlino.

"Un crimine", ha aggiunto Putin, "che ha spezzato la vita di una persona brillante e di talento, un vero cuore russo, gentile, amorevole, comprensivo ed aperto. Alla Patria ha dimostrato con i fatti cosa vuole dire essere patriota della Russia".

L'Ucraina, subito dopo l'attentato, ha negato qualsiasi coinvolgimento.

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